"Stay hungry, stay foolish" project
Raccolta degli esiti di un progetto curriculare di lingua inglese incentrato sul discorso tenuto da Steve Jobs alla Stanford University nel 2005prof.ssa Maria Grazia Tundo
Liceo Scientifico "Fermi" di Bari
2011-2012
FINALITA' OPERATIVE
"Tradurre" il discorso di Steve Jobs in forma grafica e /o multimediale (traduzione intersemiotica) lavorando in gruppi di cinque persone.
COMPETENZE:
A partire da una sollecitazione linguistico-culturale, essere in grado di costruire dei prodotti multimediali con modalità cooperative utilizzando abilità linguistico-comunicative e strategie cognitive per mostrare come “comprendere” e “comunicare” siano sempre operazioni di mediazione linguistica e culturale.
OBIETTIVI
Obiettivi trasversali:
- Saper strutturare una progettazione di gruppo, con suddivisione dei compiti
- Saper negoziare le decisioni comuni
- Essere flessibili
- Riuscire a comunicare nel gruppo in maniera adeguata, controllando le dinamiche relazionali in vista di un obiettivo comune
- Sviluppare autonomia organizzativa
- Saper rispettare le scadenze
Obiettivi disciplinari:
- Saper cogliere il senso complessivo del discorso di Steve Jobs
- Capire il discorso in modo analitico
- Saper selezionare le frasi più pregnanti
- Saper interpretare e tradurre in forma analogica e multimediale il linguaggio verbale da lui usato
- Saper relazionare in lingua inglese sull'argomento e motivare le proprie scelte
TEMPI
Dicembre 2011 - Dicembre 2012
MODALITA' ORGANIZZATIVE
Tranne che per la classe 1B, i gruppi erano composti da uno studente o studentessa con compiti di "tutor di progetto", cioè coordinamento, organizzazione e mediazione, che si sono proposti in forma volontaria prima della formazione dei gruppo, e da membri aggregati in seguito intorno al tutor tramite sorteggio.
STRUMENTI
Cartelloni, power point, video, Internet
VALUTAZIONE
Ogni membro del gruppo deve mostrare consapevolezza e padronanza in relazione al prodotto del lavoro di gruppo, sapendo illustrare il senso e le motivazioni alla base delle diverse scelte.
Ogni membro del gruppo deve conoscere il discorso analizzato dal punto di vista più strettamente linguistico.
RIFERIMENTI TEORICI:
"Didattica della mediazione linguistica" di C. Dell'Ascenza e Anna Maria Curci