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Struttura del paesaggio 1
Le strade del Piceno: la forma simbolica della città
le ville storiche_Simeg srl_Vini DOC
La lettura del contesto storico, paesaggistico e ambientale delle ville storiche, ci conduce all’apice di un sistema di relazioni spazio-temporali, funzionali alla rappresentazione della città che, al mutare delle proprie ragioni, propone e rinnova compiutamente il proprio valore simbolico, ponendo in risalto lo stretto rapporto esistente con il paesaggio e con la natura circostante.
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Struttura del paesaggio 2
Le strade del Piceno: l'arte meravigliosa
i paesaggi della pittura_NovaVetro_Fondazione Salimbeni
Il movimento, posto alla base del concetto stesso di tempo, connota un vasto territorio dove gli insediamenti umani e la città, nel loro continuo spostarsi, hanno dato vita ad una “forma del tempo”, non frutto di sovrapposizioni indistinte ma segnata dalla presenza di nuclei e centri ancor oggi visibili (M.te Penna, antica Septempeda, Castello al Monte, etc).
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Struttura del paesaggio 3
Le strade del Piceno: i luoghi dello svago
il chiostro, la piazza, il giardino_Grandinetti srl_Centro Commerciale Naturale_MuseImpresa
La piazza del Mercato, dalla forma ellittica, introduce nel contesto urbano un forte dinamismo: lo spazio definito della piazza si muove e fugge, oltre quella finestra nel vuoto, verso la spazialità aperta del paesaggio. Siamo in uno spazio, dove batte il tempo del mercante, dove le relazioni, gli incontri avvengono sempre in senso orizzontale. Le ampie curve dei palazzi realizzano uno spazio che muta di continuo e vive in funzione della luce e dello scorrere del tempo; non esistono spigoli vivi e l’ombra convive con la vibrante luminosità cromatica dello spazio. La luce solare, diffusa dal cielo o diretta, è captata dalle curve e ampie superfici e indirizzata anche in quei punti che altrimenti vivrebbero di sola ombra.
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Struttura del paesaggio 4
Le strade del Piceno: il paesaggio agrario
le rocche e i castelli_Soverchia Marmi srl_Fondazione Claudi_Associazione Coldiretti - Campagna Amica
Sul colle sorgono i resti dell'antico Castello di Pitino, con l'imponente torre del sec.XIII, visibile da un ampio e vasto raggio: una costruzione imponente, di severa bellezza che, malgrado il lungo abbandono, si erge ancora come sintesi di forza e di architettura. Questo castello, ideato e ricostruito come fortezza e tipica dimora feudale da qualche abilissimo architetto del sec. XIII, era praticamente imprendibile. Il luogo, a causa della sua posizione doveva essere abitato per scopi militari fin dalla fase picena.
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Struttura del paesaggio 5
Le strade del Piceno: la natura dei luoghi
le vie dell'acqua_Assem-spa_SanSeverinoBlues e Gran Galà della Moda_MarcaVillage
La sovrabbondanza d’acqua consentì al Comune di concedere l’utilizzo del Canale del Vallato anche a vari privati attraverso l’apertura di bocche di presa lungo le sponde del vallato per azionare le loro officine, imponendo un corrispettivo dei canoni che costituivano una delle entrate più consistenti per le casse comunali. Attraverso il migliore sfruttamento della forza idraulica delle acque, in corrispondenza del Borgo Conce, dotato di una fitta rete di canali, si favorivano la produzione e lo sviluppo degli opifici destinati alla concia delle pelli, alla tintura della lana, alla molitura dei cereali e dell’olio, alla produzione di vetro, colori, carta e gesso.