"Nell'ora che non immaginate I DOMENICA di AVVENTO -30 Novembre 2025
viene il Figlio dell'uomo". Matteo 24,37-44
Se non avete capito quasi nulla di questo Vangelo non vi preoccupate, probabilmente non avevano capito nulla nemmeno quelli che lo hanno scritto, cerchiamo di vedere come si sono formate queste parole e cosa possono dirci per il tempo che viviamo, debbo fare in fretta, ma sono discorsi molto complessi, spero di riuscire a comunicarvi qualche cosa.
Queste parole vengono messe in bocca a Gesù, ma con ogni probabilità non le ha mai dette, vedete il Vangelo si forma in un tempo drammatico per la terra d'Israele, i Romani incombono, quando queste pagine si scrivono, Gerusalemme è devastata, il Tempio distrutto, è venuta la grande catastrofe.
Per chi scrive non c'è soltanto questo, c'è una domanda che si ripetono molto spesso: cosa dobbiamo aspettare, quale futuro ci spetta? Conoscete un po' il Vangelo, sapete che coloro che lo scrivono erano stati discepoli, come Gesù, di Giovanni Battista e Lui, lo ricordate, predicava la necessità di conversione, perché sta per venire il giudice, colui che viene con il fuoco a distruggere il male e a mettere da parte e salvare tutti i giusti, quelli che si convertono, si aspetta il grande momento della chiusura della storia, ormai questo mondo è diventato insopportabile, deve venire qualcuno e distruggere tutto.
Gesù ha ascoltato Giovanni ma, non parla quasi mai di questo, Lui dice che aspetta che venga il Regno di Dio sulla terra, che questo mondo cambi, che finalmente si apra a cercare il bene, la giustizia, però Gesù è finito sulla croce.
Dopo alcuni dei suoi, che lo credono risorto, cominciano a pensare che adesso è Lui il giudice, è venuto gli uomini non l'hanno accettato, l'hanno inchiodato sulla croce, ma Lui verrà, è Lui il Figlio dell'uomo, si tratta di una figura mitica di cui si parla diffusamente in Israele a quel tempo, per questi primi cristiani è Gesù che deve venire a giudicare il mondo.
Ma quando verrà, di questo si discute continuamente, sappiamo che Paolo l'apostolo, sapete che per i primi discepoli ha una particolare importanza, era convinto che non sarebbe morto, prima della sua morte sarebbe venuto finalmente il Figlio dell'uomo, con il fuoco, a fare il giudizio e noi i viventi, dice Paolo, andremo incontro al Signore sulle nubi del cielo.
Ma Paolo è morto e non è successo niente allora cosa dire, cosa pensare e cosa fare, si discute e le parole che abbiamo ascoltato oggi è quello che ci resta della discussione che c'è tra questa gente, come avete sentito c'è una strana insistenza in queste parole, in cui si ritorna ad antiche catastrofi, avete sentito parlare del diluvio, nel Vangelo di Luca si parla anche della distruzione di Sodoma, al tempo di Lot, avete sentito: mangiavano, bevevano, prendevano moglie e marito, e poi ci sono due uomini che stanno nel campo, due donne che macinano, sembra che si insista sulla vita quotidiana, questo perché, secondo me, in queste pagine c'è il ricordo di qualche cosa che Gesù avevano detto loro, se leggete il Vangelo con attenzione vedrete che una delle parole che Gesù più ripete ai suoi è: non abbiate paura, perché avete paura gente di poca fede, ricordate la tempesta sul lago e invita i suoi a pensare all'oggi, senza temere il domani, ci penserà chi vive domani, li invita a guardarsi intorno, a conservare la fede, ma occorre credere fino ad avere la capacità di fare miracoli, bisogna crederci veramente perché possiamo fare il mondo diverso, migliore e dipende da noi.
Ed ecco allora quello che cercheremo di fare quest'anno, leggendo il Vangelo, cercheremo cosa Gesù ci suggerisce, ma non aspettatevi da Gesù né cosa dobbiamo fare, né cosa aspettarci domani, me lo sono sentito domandare tante volte nel corso della mia vita di prete: perché Gesù non ci ha detto chiaramente quello che dobbiamo fare, perché non ci ha dato delle regole? Perché non ci ritiene imbecilli, i Papi, i vescovi, i preti ci credono stupidi, Gesù no, i capi di Stato ci credono stupidi Gesù no, affida a noi il coraggio di guardarci intorno, di costruire la vita e ci ripete non abbiate paura, vedete quello che potete fare e se una cosa vi sembra tanto difficile, se vi sembra difficile in famiglia fare pace, se vi sembra difficile dare una mano ad un ragazzo, sappiate che potete fare miracoli, mi viene in mente Don Milani, c'era un bambino che non sapeva parlare, Milani ci ha perso ore e ore perché i prodigi si fanno così, credendoci, impegnandosi, cercando.
Perché è bene che nessuno ci dia regole? perché non siamo stupidi, perché non siamo fatti per un ubbidire, chi ci dice soltanto: dovete ubbidire è perché vuole comandare, Gesù non vuole comandare, ci vuole uomini liberi e allora quest'anno non venite qui cercando la verità, cercando regole, cercando di sapere cosa dobbiamo fare, ognuno di noi può fare qualcosa, forse molto poco, siamo qui per cercare insieme, per trovare insieme il coraggio di credere nel bene, per sentire che lo facciamo insieme, che insieme non abbiamo paura e ci stringiamo la mano e ci diciamo: coraggio Gesù cammina con noi, siamo qui per nutrirci di Lui, della sua Parola, non ci risolve i problemi, non ci rende le cose facili, non ci spiana il mondo, ma cammina con noi, lo sentiamo vicino per comunicarci la sua Parola, ha inventato un segno, diventa pane per nutrirci, ci vuole nutrire del suo coraggio di vivere, di amare, di credere, qualche volta non è facile, ma siamo qui proprio per stringerci la mano e dirci che non è stato facile nemmeno i primi cristiani, anche loro avevano una gran confusione, non sapevano che cos'era il domani, ma si ritrovavano insieme, mangiavano insieme come facciamo noi, si stringevano le mani, si davano un abbraccio di pace e si dicevano coraggio fratelli non abbiamo paura, continuiamo a volerci bene, a fare il bene che possiamo e cerchiamo di capire come Gesù ci indica il bene che possiamo fare giorno per giorno, ma Lui ci dà soltanto dei principi, se gli chiediamo dacci una regola ci dice, lo trovate scritto nel Vangelo, "O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?" sei tu che devi cercare, sei tu che devi credere in te stesso e nella tua capacità di essere libero e responsabile e cercare di fare il bene che puoi, insieme con i fratelli, tenetevi per mano, camminate insieme e non abbiate paura e credete nel bene, non è cosa facile, ma per questo ci ritroviamo qui la Domenica e cerchiamo Gesù, per camminare con Lui.
Il Signore ci aiuti.