Un singolare cronogramma La celebrazione della pace in un'incisione dei fratelli Klauber ![]() Un accorato inno alla pace: è il messaggio di quest'incisione dei fratelli Klauber, che riproduciamo per gentile concessione di Rosina LLagaria Vidal. L'immagine che presenta cielo e terra, in uno scambio eloquente di sguardi, gesti e parole, è delimitata da quattro elementi testuali. Due citazioni dell'Antico Testamento, poste nei margini superiore ed inferiore, introducono il tema esplicitandone con chiarezza il messaggio: l'anelito di pace. La didascalia superiore è tratta da Ezechiele (34, 25): Faciam cum eis pactum pacis, "Stringerò con loro un'alleanza di pace". Quella inferiore cita il versetto 6 del Salmo 122 (121): Rogate quæ ad pacem sunt [Jerusalem] (Sal 121, 6), "Chiedete pace [per Gerusalemme]". ![]() Nella parte superiore della scena figurata, i protagonisti celesti, Dio Padre, Cristo Risorto e lo Spirito Santo, sotto le sembianze di una colomba con un ramoscello d'ulivo nel becco, pronunciano, la celebre frase del Vangelo di Giovanni: Pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis; non quomodo mundus dat, ego do vobis (Gv 14, 27), "Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi".
La particolarità di quest'incisione è tuttavia rappresentata dai due elementi non figurativi posti ai lati, uno testuale e l'altro algebrico.
risiede nel fatto che l'invocazione, come è già stato accennato, non è stata composta per l'occasione (avendo quindi la possibilità di scegliere le parole con le vocali più adatte per ottenere il totale desiderato di 1745), ma è l'esatta citazione dell'antica antifona. Questa sorprendente coincidenza assume quasi una valenza profetica che lega in modo simbolico la preesistente invocazione di pace all'anno 1745. Nel gennaio del 1742 le truppe austriache avevano invaso la Baviera e occupato Monaco, in seguito alla proclamazione del principe elettore di Baviera, Carlo Alberto di Wittelsbach, a imperatore del Sacro Romano Impero. L'anno seguente anche l'Inghilterra si era schierata a fianco dell'Austria. Per la Baviera fu un periodo di violenza e guerra. Persino il nuovo imperatore, Carlo Alberto, rischiò di essere catturato. Era questo, dunque, il quadro storico che spinse i fratelli Klauber (che risiedevano ad Augsburg, 70 chilometri da Monaco) a realizzare l'incisione per celebrare la pace, firmata il 22 aprile 1745 a Füssen. Si tratta quindi di una specie piuttosto insolita di cronogramma, cioè di una frase o un verso latino in cui alcune lettere (in questo caso le sole vocali) corrispondono a numeri che, sommati, forniscono la data dell'evento al quale il testo si riferisce. È un espediente arguto e sorprendente, particolarmente amato dallo spirito barocco tedesco. Nel tipo più comune di cronogramma, le lettere che devono formare la data vengono evidenziate in qualche modo (con un diverso colore o con caratteri maiuscoli) e corrispondono solitamente ai numeri romani (I, V, X, L, C, D, M).
L'antifona gregoriana Da pacem Domine (ascolta), utilizzata anche dai Templari, è stata fonte di ispirazione per diversi compositori, tra i quali Charles Gounod (ascolta). Nel 2004, su commissione di Jordi Savall, l'antifona è stata messa in musica anche dal compositore estone Arvo Pärt (ascolta). Ne esistono due versioni: una per coro a cappella e un'altra per coro e orchestra d'archi. La composizione, interpretata come una ricerca del trascendente, ha ispirato anche un balletto, con coreografie di Raphael Bianco (vedi). Un sentito ringraziamento a Rosina LLagaria Vidal, raffinata collezionista, che ha acconsentito con entusiasmo e disponibilità alla pubblicazione su questo sito dell'incisione klauberiana. |