BRAUBIER
Già il nome dice tutto, Braubier non vuol dire nulla, sarebbe traducibile dal tedesco con un improbabile "Birrabirra". Ma si sa, da dei francesi che cercano di imitare i tedeschi (e anche questa è comica) non ci si poteva aspettare di meglio. Questa birra a prima vista potrebbe sembrare uno di quei rari tesori birrai low-cost, che si fanno pagare poco e si lasciano bere piacevolmente. Versandola infatti si nota un bel colore paglierino carico, altresì detto piasciata chiara standard e la schiuma è compatta, non troppo persistente ma nemmeno evanescente. Ma già al primo assaggio la birra inizia subito a rivelare la sua vera natura: non sa davvero di niente. All'olfatto stessa cosa, non si riesce a percepire alcuna nota "profumata", se non forse quelle del cloro dato dall'acqua di rubinetto utilizzata per produrrla. Anche il luppolo è inesistente, l'amaro è solo percepibile e riconducibile al malto di scarsa qualità, il quale mantiene il corpo della birra assolutamente scarno. L'alcool, presente al 4,2% è come se non ci fosse, rendendo questa birra inadatta anche ad una sbronza. Il giudizio finale sulla Braubier non può essere che uno: una birra insulsa. Scende come l'acqua, con la differenza che l'acqua ha più sapore. E questo è quanto. |