Zona montuosa: Prealpi Luganesi, Prealpi comasche
Località di partenza: Mendrisio, località Salorino (CH), parcheggio Zurich percorso vita
Quota di partenza e di arrivo: 450m slm
Punto più elevato raggiunto: 1450m slm
Dislivello positivo totale: circa 1050m
Sviluppo: circa 19km
Sentieri utilizzati: vari.
Durata dell’escursione: 4h
Difficoltà: E
Mappe: Cartina Kompass 91 – Lago di Como e Lago di Lugano; Cartina Kompass 105 - Lecco - Valle Brembana.
Traccia GPS: qui (.gpx)
Percorso e altimetria su Google Earth: qui
Percorso su mappa Kompass: qui
Foto: inserite nella relazione
Condizione dei sentieri
L’escursione si trova interamente in territorio svizzero; la segnaletica e lo stato dei sentieri sono entrambi perfetti. I segnavia sono gialli (cartelli metallici) oppure bianco-rosso-bianchi (segnali su pietre o alberi). I sentieri sono tutti semplici e non mostrano alcuna difficoltà tecnica.
Una fontana all’inizio (a Somazzo), fino a qualche centinaio di metri dopo Somazzo, e alla Stazione di san Nicolao
Eventuali pericoli
Nessuno in particolare, salvo la dovuta attenzione da porre a eventuali (ma brevissimi) tratti ancora innevati o ghiacciati.
L'escursione
L’escursione prende il via presso il parcheggio del percorso vita Zurich, in via Avra/via Vernora a Mendrisio (CH), frazione Salorino (450m slm).
Lasciata l’auto (parcheggio gratuito, all’ombra, in prossimità di un giardino in cui è possibile scorgere una famiglia di cervi), si esce da via Arva e si gira a sinistra lungo via Vernora. Allo stop si prosegue a destra e si segue la strada, che comincia subito a salire verso Salorino (via Acqua Fresca). Il paese si trova subito dopo un paio di tornanti. In alternativa, all’altezza del primo tornante si può proseguire all’interno di un cortile e prendere una qualunque delle numerose scalinate in pietra che salgono verso destra. Raggiunto il paese, si segue la strada principale o in caso dubbio, i cartelli gialli che indicano i sentieri. In via san Rocco si trovano le prime indicazioni precise, comprensive anche di tempi. Si prosegue salendo su strada pedonabile/ciclabile verso la Chiesa di Salorino prima e poi, sempre sulla medesima stradina asfaltata, si arriva in pochi minuti alla località di Somazzo, dove si riprende la carrozzabile. Attraversata la stretta via centrale di Somazzo (tenendo la destra, cioè salendo), si incontra un semaforo. La strada carrozzabile che si può percorrere in auto prosegue sulla sinistra mentre il sentiero continua sulla destra, sempre su strada asfaltata ma che ben presto diventerà sterrata (e così resterà fino alla fine). Inizia ora un lungo tratto di bosco, prima con pendenze lievi e facilmente corribili, poi con pendenza più decisa ma mai eccessiva. Seguendo i cartelli indicatori è impossibile perdersi: se pure si prendessero per sbaglio i sentieri che salgono per Cragno o San Nicolao, si arriverebbe comunque a destinazione (magari allungando leggermente il percorso). L’unico punto leggermente dubbio è l’incrocio con una strada carrozzabile che unisce San Nicolao e Cragno (880m slm; 1h 10'; 5,4km).
In questo punto, invece di andare verso destra, in salita, bisogna scendere verso sinistra e dopo qualche decina di metri si ritrova il sentiero che sale sulla destra (cartelli). Si raggiunge quindi, sempre per boschi, il crotto "La peonia" e il parcheggio della stazione di Bellavista, fermata intermedia della cremagliera che da Capolago, in Svizzera, porta fino alla vetta del Generoso. In realtà il parcheggio dista una decina di minuti a piedi dalla stazione (la strada per la stazione è sbarrata e sterrata). È possibile arrivare fino a questo punto in auto: il parcheggio è a pagamento da inizio maggio a fine settembre (1175m slm; 1h 40’; 7,1km).
Da questo parcheggio si seguono inizialmente le indicazioni per la stazione “Bellavista”, per la vetta del Generoso, per il "Fiore di pietra" o, ancora, per la stazione di arrivo della cremagliera. Oltrepassata una sbarra, si raggiunge in pochissimo tempo una costruzione, la si aggira, e di nuovo, si seguono le indicazioni. Si incontra subito un bivio ben segnalato: seguendo l’indicazione, si raggiungerà la stazione di “Bellavista”; salendo invece verso destra (nessuna indicazione, ma sentiero evidente), si potrà tagliare in maniera non banale il percorso. Salgo da questa scorciatoia. Da qui il sentiero diventa un po’ più impegnativo, anche se mai eccessivamente. La salita nei boschi prosegue fino a quando il sentiero incrocia, e attraversa, la cremagliera. D’ora in poi gli alberi diventano sempre più radi e comincia quindi a farsi sentire il caldo, nonostante sia ancora febbraio . Ricordo che questo sentiero risale il versante sud del Generoso, vale a dire quello che si vede quando si guarda il Generoso dalle province di Varese, Como e Milano. Si continua a salire tagliando il versante della montagna, prima verso un piccolo bosco, e poi, dopo averlo superato, in direzione di alcune casette e dell’ormai evidente "Fiore di pietra", che diventano visibili. A queste case mancano ancora circa 200m di dislivello ma io raggiungo i 1000m di dislivello positivo che ero interessato a fare e decido di fare marcia indietro (1450m slm; 2h 20’; 10km).
Il ritorno si svolge prima sull'unico sentiero possibile; poco dopo aver riattraversato i binari della cremagliera, invece di prendere il sentiero scorciatoia svolto in salita, prendo il sentiero "ufficiale" di destra che scende verso Bellavista, che raggiungo in pochi minuti. La terrazza panoramica sul lago di Lugano (Ceresio) nei pressi della stazione giustifica il suo nome (1200m slm; 2h 40’; 12km).
Resto a destra dei binari e prendo un sentiero con vista sul lago di Lugano fino a una nuova terrazza panoramica. Qui comincia la discesa, prima molto ripida e poi più dolce. A un certo punto il sentiero finisce lungo la strada asfaltata che seguo verso destra (discesa) fino a incontrare di nuovo (sulla destra) il sentiero. resto sul sentiero fino a raggiungere la stazione di san Nicolao (700m slm; 3h 30’; 16km). In questo tratto, incontro un pezzo di sentiero franato e sistemato con delle reti. Forse era presente una devizazione che però non ho notato. Fare attenzione all'esposizone in questo punto, se vi si passa.
Anche dopo questa stazione tengo la destra rispetto alla cremagliera e prendo il sentiero che in pochi minuti raggiunge prima l'ex eremo di san Nicolao (ora un crotto) e poi il borgo di Somazzo (possibile una breve deviazione verso ulteriore terrazza panoramica). Da Somazzo riprendo, questa volta in discesa, il percorso seguito in salita, fino a raggiungere il parcheggio e l'automobile (450m slm, 4h; 19km).
Punti di appoggio
Il rifugio La Peonia (verificare apertura) e il "Fiore di Pietra"
Materiale necessario
Per chi li usa, utili i bastoncini. Acqua e qualcosa da mangiare.
Note e commenti vari
Escursione di buono sviluppo e buon dislivello che permette di conoscere e attraversare il versante meridionale del monte Generoso, partendo dalla sua base. Sono possibili variazioni al percorso, così da riuscire a organizzare l’escursione come un anello (alternative “Cragno” o “San Nicolao”). Da valutare anche la possibilità di partire ancora più in basso, magari da Capolago. Oppure da Chiasso, per il parco Gole del Breggia.
Durante l'escursione ho corso solo leggermente in discesa mentre ho camminato con buon passo in salita. Valuto la realizzazione del giro con un passo normale in circa 5 ore (3h la salita e 2h la discesa). Per chi corre (ed è competitivo), l'obiettivo deve essere di concludere il giro sotto le 3h.