Informazioni tecniche
Zona montuosa: Prealpi comasche
Località di partenza: Cernobbio, località Piazza Santo Stefano (CO)
Quota di partenza: 300m slm
Quota di arrivo: 1325m slm
Dislivello positivo totale: circa 1400m
Sviluppo: circa 20km
Sentieri utilizzati: vari, tra cui il Sentiero Confinale (SC) e l'1, la Via dei Monti lariani
Durata dell’escursione: circa 4h
Difficoltà: E
Persone presenti: Paolo
Mappe e fonti: Lago di Como – Lago di Lugano, 1: 50.000 - Kompass 91; I Sentieri del Bisbino, 1:25.000 - G. Aramini - S. Torriani; "Tra Lario e Ceresio", di M. Sambruni
Traccia GPS disponibile: gpx
Foto disponibili qui
Condizione dei sentieri
I sentieri sono ben tenuti e generalmente anche ben battuti. A parte alcuni tratti cittadini, i sentieri sono ben segnalati.
A causa della presenza di neve, non sono in grado di dire con sicurezza se alcuni tratti del sentiero siano sterrati, asfaltati o acciottolati.
Eventuali pericoli
Nessuno, a parte eventuali tratti ghiacciati o innevati in questa stagione.
L'escursione
Parcheggio a Piazza Santo Stefano, una delle numerose località che costituiscono Cernobbio (da via della Libertà, si gira a sinistra in via XXV aprile in prossimità del parcheggio, la si segue, all'altezza di un tornante si prende via Costa d'Oro; infine, si gira a destra in via Bernasconi e si raggiunge piazza della Chiesa dove si trovano buone possibilità di parcheggio - gratuito o a pagamento).
La Chiesa si affaccia su via Vittorio Emanuele II; su questa strada, proprio davanti alla Chiesa, un vecchio cartello illustra la presenza del Sentiero Confinale (SC) ma senza indicare dove comincia. Si prosegue su via Vittorio Emanuele II, lasciandosi questo cartello sulla sinistra e la facciata della Chiesa alle spalle. Si continua fino a trovare sulla sinistra via Vittorio Veneto: ci sono dei cartelli che potrebbero essere indicazioni di sentieri ma sono completamente arrugginiti e illeggibili, si gira comunque su via Vittorio Veneto e poi, all'altezza di una fontanella, si gira prima in via Piave (sulla destra) e poi subito a sinistra in via Sabotino, seguendo finalmente le prime indicazioni del sentiero (SC). Si sale lungo questa via, che è chiusa ma in fondo si prende sulla destra un sentiero che sale ulteriormente fino a terminare, dopo un scalinata, su una via senza indicazioni. Bisogna andare a sinistra, riprendendo via Vittorio Veneto, che a questo punto si segue in salita (verso destra) fino a raggiungere una cappelletta dove, finalmente, si trovano le prime chiare indicazioni per il sentiero confinale e la Croce dell'Uomo, mia prima meta (in alternativa, da via Vittorio Emanuele II si può tagliare subito a sinistra in via Generale Cantore; una volta raggiunta via Vittorio Veneto, si può decidere se proseguire su strada asfaltata oppure seguire il tracciato descritto qui sopra). Si prosegue nella direzione indicata dalle frecce e si prende via per Piazzola, su cui si resta per un buon tratto. La salita si può svolgere sempre su questa strada asflatat oppure prendendo un paio di deviazioni verso destra (indicazioni su pietra SC) che immagino accorcino un po' il tragitto. Si perviene a un bivio: Croce dell'Uomo a sinistra e Piazzola a destra. Si va a sinistra e proprio in questo punto concluderò, arrivando da Piazzola, il mio circuito intorno al Bisbino. Si sale per tornanti in mezzo al bosco, in maniera abbastanza costante, fino a che si scorce, tra gli alberi, la sagoma della croce. Lungo l'ultima scalinata verso la croce, fa la sua comparsa un riccio intagliato nel legno: si tratta del primo dei numerosi incontri di questo tipo che farò in giornata. Si tratta delle sculture di Giò Aramini (si veda sotto in "Note e commenti vari" per qualche dettaglio in più). Si raggiunge quindi la Croce dell'Uomo, posta in posizione panoramica su Como e la zona di Chiasso. Sul terrazzo, anche una chiesetta dedicata a sant' Abbondio (770m slm; 40'; 3,3km; 470m D+).
Proprio dietro a questa chiesetta continua il sentiero confinale: si pazza prima da Pizzo Meda e poi, senza nemmeno accorgersi, si entra e si cammina in Svizzera. La prova è data dal fatto che la rete metallica di confine, che a Pizzo Meda si trova sulla sinistra, poi ricompare a destra del sentiero. Si continua sul sentiero, incontrando prima tre croci presso la località "I Crusétt" (monumento in ricordo di tre omicidi noti come "i fatti del Bisbino"), poi un cippo confinale (il numero 56) e infine un bivio, all'altezza di un ricovero per guardie confinali (garitta) e di un altro cippo confinale (il 55a): a sinistra per il Bisbino (restando in Svizzera), a destra per Bedola (tornando in Italia). Decido di proseguire restando in Svizzera e quindi salgo verso sinistra, sempre all'interno del bosco ma questa volta con pendenze un po' più severe. Tra la Croce dell'Uomo e questo punto si è sempre immersi nel fitto bosco; tuttavia, a tratti è possibile scorgere sulla destra la vetta del Bisbino, certo abbastanza vicina in linea d'aria ma ancora lontana seguendo i sentieri. Il tratto di bosco finisce e si esce su dei bei prati panoramici, soprattutto per la vista che offrono verso la valle di Muggio e il Generoso, nonché, più lontano, verso il Monte Rosa. Il sentiero prosegue un po' su questa piccola cresta un po' al di sotto, ma decido di restare sempre in cresta per godere meglio di questo bel panorama. Giungo quindi a un incrocio dove trovo l'indicazione per la vetta del Bisbino. Tuttavia, decido che la vetta può attendere: voglio vedere se posso aggirare la montagna e quindi decido di scendere verso l'Alpe Loasa, sempre in territorio svizzero (1150m slm; 1h 40'; 7km; 900m D+).
Questa discesa è molto divertente, quasi tutta su un sentiero ben innevato (neve ben oltre le caviglie) e comunque già abbondantemente battuto (numerose tracce di scarpree, scarponi e zampe). Si raggiunge velocemente quest'alpeggio (980m slm; 2h'; 9,2km; 900m D+), da cui si dipartono due sentieri: uno verso il basso e a sinistra diretto a Bruzella, l'altro, dietro all'alpeggio stesso, per risalire al Bugone.
Prendo quest'ultimo sentiero e mi inoltro nel bosco, ancora in ambiente innevato e molto freddo (nessun raggio di sole su questo versante). Il sentiero nel bosco dapprima è molto stretto ma poi si allarga e diventa comodo, seppur sempre faticoso. Si sale fino a raggiungere una nuova strada in prossimità di una sua curva a tornante: non è indicato dove si diriga questa strada verso il basso ma immagino che io debba salire. Proseguo quindi diritto, verso il Bugone, che però non raggiungerò mai. Pensavo di sbucare sotto il rifugio e invece sbuco, dopo una catenella che chiude questa strada, sul sentiero 1, la Via dei Monti lariani, in un suo tratto compreso tra il Bugone stesso e il Bisbino. Lascio quindi il Bugone sulla sinistra (sarebbe comunque vicinissimo), e prosegue in decisa salita a destra, finalmente verso la cima del Bisbino. Si segue la strada fino ad aggirare, sulla sinistra, una bella costruzione (Ca' Bossi, una - forse ex - colonia estiva per bambini) e dopo qualche metro incontro un nuovo bivio: il sentiero 1 prosegue verso sinistra e verso il basso, io invece proseguo verso destra fino a raggiungere la strada asfaltata che da Cernobbio e Rovenna sale verso la vetta. Una volta raggiunta, giro a destra e seguo le indicazioni per i sentieri (si potrebbe restare sulla strada in caso di eccessiva neve). Questo sentiero incontra nuovamente la strada asfaltata in prossimità dell'ultimo tornante. Per restare sul sentiero, si entra nel parcheggio e si seguono le indicazioni, arrivando in vetta da dietro il Santuario di vetta (1325m slm; 3h; 13km; 1350m D+).
Il tempo di scambiare un saluto con un altro escursionista e di decidere da che parte scendere e sono di nuovo sulle gambe. Scendo le scale che di fronte all'entrata del Santuario portano al parcheggio; alla fine delle scale giro a destra e prendo verso sinistra il sentiero che passa sotto a questo parcheggio. Scendo fino a incrociare la strada asfaltata in prossimità di una curva, proseguo e trovo un primo bivio: a sinistra il sentiero scende verso Rovenna (la via classica di salita e discesa da Cernobbio, nonché via dei Monti lariani); io invece vado prima a destra ma poi subito a sinistra, aggirando una costruzione (Capanna Falco) per poi prendere un sentiero che ripidamente scende in mezzo a un pratone. Raggiungo e supero un'altra costruzione (bianca, con finestre e dettagli verdi), senza deviare verso destra, scendo e attraverso una carrozzabile; proseguo verso Pizz Cavalera, lasciandomi alcune costruzioni sulla sinistra, in direzione di Duello (cartelli indicatori). Mi rituffo nel bosco e scendo abbastanza agevolmente, nonostante la neve, fino a raggiungere Duello. Subito dopo Duello incontro altre case: ignoro un'indicazione sulla sinistra e entro in questo nucleo denominato Pievenello, dove trovo indicazioni per Bisbino ma soprattutto per Piazzola (ce ne sono due, che indicano direzioni diverse ma penso si riuniscano più avanti). Si resta in quota nel bosco arrivando quindi a Piazzola. Si tratta di un bel nucleo, abbastanza grande, dotato di una Chiesa e addirittura di un parco giochi, ma completamente immerso nell'ombra. Subito dopo Piazzola trovo ulteriori indicazioni ben fatte: a destra e verso l'alto per Croce dell'Uomo; a sinistra e verso basso per Piazza Santo Stefano. Vado verso Piazza e chiudo quindi, poco dopo, il circuito all'altezza del bivio indicato all'inizio (640m slm; 3h 50'; 18,2km; 1400m D+).
Da qui proseguo più o meno sulla stessa via di salita. Decido solo, una volta arrivato su via Vittorio Veneto, di allungare il percorso e di non prendere la scalinata iniziale (via Sabotino). restando su questa via, giro per sbaglio in via Cantore, scoprendo così una scorciatoia. Arrivo al punto di partenza molto soddisfatto (300m slm; 4h; 20km; 1400m D+).
Punti di appoggio
Molti i punti ipotetici di riferimento (i negozi di Piazza Santo Stefano; l'Alpe Loasa, il rifugio Bugone, il bar in vetta al Bisbino); verificare tuttavia l'apertura di Alpe e rifugi.
Materiale necessario
Nessuno. Per chi li usa, consigliati i bastoncini per la lunghezza, la pendenza e la presenza di neve. Con molta neve, utili anche dei ramponcini.
Note e commenti vari
Bel giro che mi ha dato belle soddisfazioni. L'intento era quello di salire un po' sulla base di indicazioni lette qua e là e un po' (soprattutto) andando a caso e a istinto, seguendo sia la condizione delle gambe sia la curiosità. Ho cercato infatti di percorrere quasi esclusivamente sentieri ancora inediti per me. Vorrei infatti cercare di tracciare tutte le vie per e intorno al Bisbino, di creare un tour panoramico e interessante lungo tutti i suoi versanti e, infine, di cercare una via di comunicazione tra Bisbino e Sasso Gordona alternativa alla Via dei Monti Lariani.
Tra la località Piazzola e la Croce dell'Uomo, il bosco è disseminato di meravigliose sculture in legno dell'artista Giò Aramini, del quale peraltro posso vantare di possedere una lumaca. Le sculture sono state trasportate oppure ricavate in loco lavorando su tronchi e legni esistenti. Varrebbe la pena di effettuare un'escursione in questi luoghi anche solo per visitare questo museo a cielo aperto. Una piccola galleria fotografica dei mie incontri nel bosco si può vedere qui.
Valuto la realizzazione del giro con un passo normale in circa 8/9 ore (raddoppiare i tempi di ogni tratta).