Alla presenza degli
insegnanti delle classi e dei soci Maurizio IK3RBS, Paolo IZ3ERJ e
Giovanni IW3IEA abbiamo voluto raccontare la nascita delle
telecomunicazioni, ovvero di tutto il percorso di approfondimento
scientifico e di sperimentazione che permise a Marconi, prima di
arrivare ad effettuare la comunicazione via etere e poi di sviluppare
le sue tecniche nondimeno dal punto di vista imprenditoriale.
Probabilmente il termine racconto è il più indicato in quanto, dato
il pubblico eterogeneo per quanto concerne le classi, e quindi anche
la preparazione dei ragazzi in materia, non si sarebbe potuto
affrontare l'argomento in modo troppo tecnico, senza privare i
ragazzi dei primi anni della giusta comprensione. In questo Paolo
IZ3ERJ, presa la parola, ha sapientemente raccontato l'evoluzione
degli studi ed esperimenti che hanno portato poi Marconi allo
sviluppo di quelle tecnologie che sono alla base, sia dell'attività
dei radioamatori, ma soprattutto della quotidianità di tutti noi,
fruitori inconsapevoli delle sue scoperte. Attraverso l'uso delle
slide, sono quindi stati illustrati i concetti di onda meccanica ed
elettromagnetica con alcuni dei più importanti tasselli che i vari
studiosi dell'epoca, da Oersted a Hertz, hanno fornito permettendo a
Marconi di comporre il suo rivoluzionario puzzle.
Dopo aver risposto alle
domande dei ragazzi, che chiedevano spiegazioni sull'utilizzo di
queste tecnologie nella vita quotidiana, ci siamo spostati
all'interno del laboratorio dell'Istituto, dove Maurizio IK3RBS e
Giovanni IW3IEA hanno allestito con pazienza una vera e propria
stazione di radioamatore, già testata peraltro con alcuni gruppi di
studenti in occasione di incontri di laboratorio. La bontà di
antenna ed apparecchiature era già stata provata in alcune di queste
occasioni, nelle quali sono stati effettuati collegamenti
internazionali, sia in fonia che in modalità digitale, attraverso lo
scambio di testi tramite l'utilizzo del personal computer, nello
spetto delle onde corte. Ci siamo quindi soffermati, attraverso
l'ascolto di altre stazioni in collegamento tra di loro, sulla
differenza tra le diverse modulazioni analogiche e digitali, sul
linguaggio utilizzato dai radioamatori durante i loro contatti e
sulla tipologia di informazioni scambiate.
Visto l'interesse
dimostrato dai ragazzi sia nell'esposizione degli argomenti, sia
nelle domande poste, l'unica recriminazione è di non aver potuto
dare agli stessi la possibilità di provare la sensazione del
collegamento con alcune delle stazioni europee ascoltate, purtroppo
il tempo è sempre molto limitato ma speriamo di poter sopperire in
futuro anche a questa mancanza.
Massimo IZ3FJM