Il peccio di Serbia, Picea omorika (Panč.) Purk., ha un areale di circa 200 km2 nei Balcani centrali, intorno al medio corso del fiume Drina, lungo il confine tra Bosnia e Serbia. Un areale minuscolo e, purtroppo, estremamente frammentato, con una quarantina di popolazioni in totale, alcune formate da poche decine di individui. A causa dell'elevato rischio di estinzione associato a un areale naturale così contratto e frammentato, le popolazioni residuali sono particolarmente suscettibili a disturbi antropici e naturali, e, perciò, questa specie è protetta dal 1955 da specifiche leggi dell'ex Jugoslavia. E' stata inoltre inserita nella lista rossa IUCN nel 1988. La maggior parte delle popolazioni serbe sono incluse nel Parco Nazionale dei Monti Tara.
Il canyon del fiume Drina che ospita numerose popolazioni rupicole di Picea omorika
Il peccio di Serbia è stato recentemente incluso nella rete pan-europea delle Genetic Conservation Unit (GCU) con sette unità nella porzione orientale dell'areale della specie. Tuttavia, nessuna delle unità è gestita attivamente a causa della rigida strategia di conservazione attuata del 1955.
L'indebolimento fisiologico del peccio di Serbia indotto dai sempre più frequenti periodi siccitosi, spesso seguito dall'infestazione da Armillaria ostoyae (Romang.) Herink., e il rapido declino recentemente osservato in numerose popolazioni nei monti Tara, sono avvertimenti che mostrano la necessità di interventi di conservazione, basati su dati genetici, per mantenere il potenziale evolutivo di questa fragile e antica specie di abete.
Queste interventi devono essere tempestivi considerando che, oltre ai problemi sopraelencati, questa specie pioniera mostra una bassissima capacità di produrre rinnovazione naturale in quasi tutte le popolazioni esistenti, e, purtroppo, per l’orografia del territorio che occupa, non potrà trovare nuovi habitat adatti in cui migrare a quote più elevate per "seguire" le alterazioni generate dai cambiamenti climatici.
Individui di Picea omorika che fanno capolino nella fitta vegetazione
Nel frattempo, per orientare nel miglior modo possibile le strategie di gestione che verranno messe in campo, è essenziale fare più luce possibile sull'assetto genetico delle popolazioni rimanenti di Picea omorika. E’ per questo che, come Istituto di Bioscienze e BioRisorse (IBBR) del CNR di Sesto Fiorentino, collaboriamo con colleghi serbi e bosniaci, e con il Parco Nazionale dei Monti Tara, per conoscere con sempre maggiore dettaglio la storia passata e le dinamiche evolutive attuali e future di questa essenza, una specie fragile ma importantissima per gli ecosistemi forestali dei Balcani centrali e piena di fascino per chi ama le foreste.
Grazie in particolare alla nostra decennale collaborazione (e ormai consolidata amicizia) con la Dott.ssa Jelena Aleksic dell’Institute of Molecular Genetics and Genetic Engineering (IMGGE) di Belgrado, abbiamo studiato sia le dinamiche interne alle popolazioni residuali più piccole, scoprendo come sia scarso il flusso genico in questa specie con spostamenti via seme e polline spesso limitati a pochi metri, sia le interazione tra popolazioni, che mostrano chiaramente come lo scambio di geni a chilometri di distanza sia raro. Abbiamo inoltre compreso come le dinamiche dei disturbi siano una chiave imprescindibile per capire come contrastare la perdita di variabilità genetica nei nuclei esistenti.
Popolazione di Picea omorika che vegeta su substrato serpentinico nei pressi del lago Zaovine
Gli studi fino ad ora condotti ci hanno portato a pubblicare questi lavori (nella sezione Pubblicazioni trovate i link ai pdf, chi non avesse accesso può chiedermeli per e-mail):
Aleksic J, Piotti A, Geburek T, Vendramin GG (2017) Exploring and conserving a "microcosm": Whole-stand genetic characterization within a refugial area of the endemic, relict conifer Picea omorika. Conservation Genetics, 18:777-788
Mataruga M, Piotti A, Daničić V, Cvjetković B, Fussi B, Konnert M, Vendramin GG, Aleksić JM (2020) Towards the dynamic conservation of Serbian spruce (Picea omorika) western populations. Annals of Forest Science, 77:1
Aleksić JM, Mataruga M, Daničić V, CvjetkovićB, Milanović Đ, Vendramin GG, Avanzi C, Piotti A (2022) High pollen immigration but no gene flow via-seed into a Genetic Conservation Unit of the endangered Picea omorika after disturbance. Forest Ecology and Management, 510:120115
Jelena ha inoltre presentato alla prima conferenza di Evoltree, svolta a settembre 2021 al WSL di Birmensdorf, i risultati di questi studi, oltre ad un ambizioso piano di conservazione della specie basato su una combinazione di azioni in situ ed ex situ.
Ma il meglio deve ancora venire! Stiamo completando una prima, cruciale caratterizzazione genetica di tutti i nuclei esistenti della specie, un passaggio fondamentale per capire come è distribuita la variabilità genetica di Picea omorika nello spazio e come è variata nel tempo. Spero di aggiornarvi presto su questo lavoro e su come i risultati ottenuti si tradurranno in azioni concrete di conservazione per questa specie meravigliosa!