Il Sole della Pace

KULTURNI DOM - Via I. Brass 20 - 34170 GORIZIA (Italia) Tel.: [+39] 0481.33288

Dare senso all'Utopia...To give sense to the utopia...

I nostri sogni, progetti.... possiamo realizzarli, ma perché questi superino lo stato della "cosa" per entrare nel mondo dell'"Anima" c'è bisogno di una via, di un sentiero che è noi chiamiamo Utopia.

L'Arte dunque, non è come un oggetto, dipinto, spartito ecc. è l'entità dell'umano indirizzata alla sua continuità.

Per questo le opere, pittoriche, degli artisti africani Ade, Mikà e di Camara sono esposte su pannelli di semplice cartone, cioè la "cosa"... mentre esse sono la Vita.

Dove si trova l'Umanità?

Essa è racchiusa in ciascuno di noi e se sapremo incontrala e renderla partecipe alla vita dell'altro... avremo dato senso alla nostra utopia quella di BBF: "Bambini e Bambine del Futuro".

Our dreams, projects .... we can achieve, but because they exceed the state of the "thing" to enter the world of the 'soul' we need a path, a path that we call it Utopia.

The art, therefore, is not like an object, painting, music etc.. is the magnitude of human directed to its continuity.

For this work, paintings, artists African Ade, Mika and Camara are displayed on panels just cardboard, the "thing" ... while they are Life.

Where is the humanity?

It is enclosed in each of us and if we meet and make it make her a sharer in the life of the other person ... we have given meaning to our utopia that of BBF: "Girls and Children of the Future."

Renato Elia - Helias das Licht

Gorizia, 07/2009

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Messaggero Veneto

Dal Messaggero Veneto di  Martedi 28 luglio 2009

Ieri l’inaugurazione al Kulturni: le opere sono state realizzate in un laboratorio della Caritas sotto la supervisione di Renato Elia

 

Mostra per i bimbi africani e delle favelas

“Il sole della pace” con dodici pannelli dipinti da giovani di Nigeria e Mali

Dare un senso all’utopia. Questo uno dei temi portanti alla base della mostra “Il sole della pace 2009”, inaugurata ieri e visitabile fino a fine agosto negli spazi del Kulturni dom di via Brass. Dedicata ai bambini africani e ai meninos de rua che popolano le favelas brasiliane, l’esposizione propone quest’anno una serie di dodici pannelli dipinti da Ade, Mikà e Camara, giovani provenienti da Nigeria e Mali e da circa un anno a Gorizia. Le opere, realizzate con acquerelli e pastelli e significativamente ancorate a semplici supporti di cartone da imballaggio, sono state confezionate in un laboratorio appositamente allestito nella sede della Caritas, sotto la supervisione dell’artista Renato Elia che ha seguito in prima persona il progetto “The light of Africa” assieme ai volontari dell’associazione Nuovo lavoro.

La mostra, visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13, è promossa dal Kulturni dom di Gorizia in collaborazione con la Cooperativa culturale “Maja”, l’Unione circoli culturali sloveni, la Casa dello studente sloveno “Simon Gregorcic” di Gorizia, l’Associazione donatori organi (Ado) dell’Isontino e la Comunità Arcobaleno di Gorizia, con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia e con il patrocinio dell’Uces (Skgz) e del Comune e della Provincia di Gorizia. “Il sole della pace” costituirà l’ideale anteprima delle manifestazioni proposte in città per il 64º anniversario dal lancio dell’atomica su Hiroshima e Nagasaki. La Comunità Arcobaleno in particolare organizza per giovedì 6 agosto (data in cui, nel 1945, gli americani sganciarono la bomba Little Boy su Hiroshima, causando oltre 130 mila morti) alle 21 al Parco della Rimembranza una serata di riflessione accompagnata dalla musica e dedicata al tema dell’immigrazione.

Christian Seu

Il Piccolo

da Il Piccolo di Gorizia - 38/07/2009

 MOSTRA AL KULTURNI DOM

Per non dimenticare Hiroshima

GORIZIA “Bambini e bambine del futuro”. O, più semplicemente “Bbf”. Sta in queste parole e in questa sigla il filo conduttore del lavoro di Renato Elia e di tre giovani artisti africani, il maliano Seydou Camara ed i nigeriani Adi Rahim e Akeem Olaoye. Insieme hanno deciso di aderire con una ventina di dipinti alla mostra “Il Sole della Pace”, inaugurata ieri mattina al Kulturni dom di Gorizia e promossa anche da Cooperativa Maja, Unione dei circoli culturali sloveni, Casa dello Studente Sloveno “Gregorcic”, Ado e Comunità Arcobaleno. Se la mostra apre di fatto le iniziative pensate per ricordare il 64.esimo anniversario del lancio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, il progetto degli artisti africani prevede di portare avanti uno scambio culturale tra il nostro paese ed i loro territori d’origine, con il pensiero rivolto alla costruzione di un mondo più aperto nei confronti del prossimo e solidale per le future generazioni. Assieme ai tre giovani africani e a Renato Elia, ieri mattina all’inaugurazione della mostra c’erano tra gli altri anche il direttore del Kulturni dom Igor Komel, Andrea Bellavite e don Alberto De Nadai per la Comunità Arcobaleno, Marko Marincic per la Provincia di Gorizia e Carlo Mucci in rappresentanza dell’Ado. «Quest’anno abbiamo voluto cambiare un po’ la tematica alla base della nostra iniziativa - ha spiegato Komel -, dedicando la mostra ai problemi del continente africano ed ai bambini delle favelas del Sudamerica». Andrea Bellavite ha sottolineato come la mostra possa rappresentare una bella occasione per entrare in contatto con la realtà proposta da tre giovani immigrati che vivono nell’Isontino, mentre Marko Marincic ha spiegato come tentare di eliminare le distanze tra i Nord e il Sud del mondo possa rappresentare il modo migliore per ricordare la tragedia del secondo conflitto mondiale e lo sgancio delle bombe in Giappone. Proprio in occasione dell’anniversario dell’esplosione di Hiroshima, il 6 agosto, anche quest’anno la Comunità Arcobaleno organizzerà una serata di riflessione, che prenderà il via alle 21 al Parco della Rimembranza ed avrà per titolo “Condizioni e Musica”. La stessa sera, tra l’altro, anche gli spettacoli di “Gocce di Cultura”, il contenitore promosso dall’Unione dei circoli culturali sloveni ai Giardini pubblici, saranno tutti dedicati al tragico anniversario dello sgancio della bomba atomica.

Marco Bisiach

Lunedì 27 luglio alle 11, nella galleria del Kulturni dom di Gorizia (via Italico Brass 20),

sarà inaugurata la mostra “Il sole della pace 2009”, dedicata, quest’anno, ai bambini africani e brasiliani delle favelas di Rio de Janeiro. Alla mostra partecipano infatti pure tre giov ani artisti africani: Ade, Mikà e Camara (hanno frequentato il laboratorio artistico di Renato Elia).

La manifestazione si svolge nell’ambito del 64º anniversario del lancio delle prime bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945). I promotori dell’iniziativa dal sottotitolo “Per non dimenticare... ma per costruire un futuro di pace” sono il Kulturni dom di Gorizia, la Cooperativa culturale “Maja”, l’Unione circoli culturali sloveni, la Casa dello studente sloveno “Simon Gregorcic” di Gorizia, l’Associazione donatori organi (Ado) dell’Isontino e la Comunità Arcobaleno di Gorizia, con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia e con il patrocinio dell’Uces (Skgz) e del Comune e della Provincia di Gorizia. La mostra, che sarà aperta fino alla fine di agosto (dal lunedì al venerdì: dalle 10 alle 13), è promossa nell’ambito della catena di manifestazioni per la solidarietà e la pace “Tutti uguali, tutti diversi”. (dal Messaggero V.)

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