Il giorno della memoria

Giovedì 23 gennaio, presso l'Aula consiliare di Palazzo Ferro Fini a Venezia, alcuni Studenti dell'Istituto Marco Minghetti, in rappresentanza della intera comunità scolastica hanno presenziato all'evento istituzionale dedicato al tema della Shoà e della Memoria che ha visto aprire le porte dell'Aula Consiliare in eccezione al principio di riservatezza.

Il programma dell’evento istituzionale ha previsto l'espressione di voto di licenziamento del Progetto di Legge Regionale n. 480, d’iniziativa dei Commissari componenti la Sesta Commissione presieduta dal Presidente dott Alberto Villanova e relativo a: ”Iniziative per la conoscenza della Shoà e per il giorno della Memoria".

In rappresentanza dell’Istituto Minghetti erano presenti le Studentesse CORSATO SOFIA della classe 5° ad indirizzo turistico, MANFRIN DANIELA della 5° grafico, FRATUCELLO ANNA per la 5°mulimediale, MARINI ANNA 5° dell’indirizzo amministrazione e finanza e Marketing BACHAR KAOUTHAR 5°Relazioni Internazionali accompagnate dalla prof. di diritto Federica Bellinato.

Gli Studenti hanno ascoltato la voce dei Consiglieri e gli interventi dell’ingegner Davide Romanin Jacur - rappresentante dell’Unione comunità ebraiche italiane (UCEI) e delegato della Presidente dell’UCEI e dell’avvocato Paolo Gnignati, Presidente della Comunità ebraica di Venezia.

E’ stata una occasione importante per ricordare gli accadimenti storici relativi allo sterminio degli ebrei e per sensibilizzare le giovani generazioni sulla importanza di spezzare le catene dell’odio che ancora sono presenti perché ciò che è successo non accada mai più. I vari interventi dei Consiglieri hanno messo in luce che gli esempi da seguire sono i Giusti del Mondo, persone semplici e comuni e che si sono spesi in pima linea per combattere le intolleranze.

Al termine della seduta è stata data facoltà agli Studenti di intervenire e BACHAR KAOUTHAR ha prontamente alzato la mano chiedendo la parola. La sua riflessione ha posto in evidenza la pericolosità del pensiero unico e messo in luce come lo studio e prima ancora il senso di umanità possano da soli arginare fenomeni di odio e intolleranza perché la sensibilità che viene favorita dallo studio e dalla lettura porta a valorizzare le diversità; ognuno di noi è frutto di una storia e di una propria unicità che lo rende naturalmente diverso.

L’intervento della Studentessa del Minghetti è stato molto apprezzato tanto da meritarsi i complimenti del Presidente e dei Consiglieri.

testo presentato PDLR 00480.rtf.pdf
Risoluzione n. 109.rtf.pdf

Assemblee di istituto del 28 e 30 gennaio 2020

Le nostre assemblee di istituto dedicate alla “Giornata della memoria”, svoltesi martedì 28 e giovedì 30 gennaio 2020, hanno offerto a tutte le studentesse e agli studenti partecipanti una testimonianza particolarmente preziosa e toccante. Il dottor Ermanno Ferraccin, classe 1923, in nome dell’amicizia che lo lega alla Professoressa Lucia Barrasso, ha raccontato, attraverso una video-intervista, la sua esperienza di giovanissimo soldato e poi di prigioniero di guerra nel corso del secondo conflitto mondiale, tra il 1943 e il 1945.

Dopo il reclutamento e l’addestramento militare, con la terribile prospettiva di partire per la campagna di Russia, l’allora diciannovenne bersagliere vive lo smarrimento di tanti connazionali all’indomani dell’armistizio firmato da Badoglio. La sua sorte cambia improvvisamente: si ritrova prigioniero di guerra in Germania, nello stesso campo di Mario Rigoni Stern, che diverrà uno dei maggiori scrittori italiani del Novecento, e del legnaghese Ennio Soave.

Nel corso dell’intervista concessa ai rappresentanti degli studenti, il dottor Ferraccin ha raccontato le sue sofferenze, i suoi dubbi di ragazzo e di italiano, donando ai giovani spettatori una testimonianza lucida, toccante, mai retorica di amore per la pace e per la vita. A lui, alla figlia Alessandra e alla nipote Costanza va la nostra gratitudine.