INTERVISTE


Intervista ai calciatori Esposito Giuseppe e Merola Emanuele

1. COME VI CHIAMATE?

“Giuseppe Esposito e Emanuele Merola”.

2. DA DOVE VENITE?

Esposito: “Napoli”.

Merola: “Roma”.

3. AVETE FRATELLI E/O SORELLE?

Esposito: “Sì, ho un fratello più grande di me”.

Merola: “Sì, ho un fratello più grande”.

4. A CHE ETÀ AVETE INIZIATO A GIOCARE A CALCIO?

Esposito: “A 6 anni”.

Merola: “A 3 anni”.

5. CHE SQUADRA TIFATE?

Esposito: “Napoli”.

Merola: “Roma”.

6. OLTRE AL CALCIO AVETE ALTRI HOBBY?

Esposito: “Giocare a Fifa”.

Merola: “Il disegno”.

7. COM’È LA VOSTRA GIORNATA TIPO?

“Ci svegliamo prestissimo, facciamo colazione, prendiamo il pullman per venire a

scuola, pranzo al sacco, allenamento (2 ore e un’ora d’aria), infine torniamo in

convitto”.

8. QUALI SONO LE VOSTRE PROSPETTIVE PER IL FUTURO?

Esposito: “Avere successo nella mia carriera calcistica”.

Merola: “Giocare per una squadra in serie A”.

9. COM’È CAMBIATO IL RAPPORTO CON LA VOSTRA FAMIGLIA DA QUANDO SIETE

QUI?

Esposito: “Inizialmente ho sentito molto la loro mancanza, ma con il tempo ho

imparato a gestire la situazione e per questo mi sento anche più responsabile”.

Merola: “Il rapporto con la mia famiglia ha subito un distacco ma allo stesso tempo

si è rafforzato, perché è cresciuta la loro fiducia nei miei confronti dopo aver

raggiunto traguardi importanti”.

10. COM’È CAMBIATO IL VOSTRO PENSIERO SULLA RESPONSABILITA’?

“Siamo arrivati qui che ci sentivamo piccoli e immaturi, ma ora ci sentiamo pronti ad

affrontare la vita con un occhio più responsabile e maturo”.

11. COM’È IL RAPPORTO CON I VOSTRI COMPAGNI DI CLASSE?

Esposito: “A volte mi sorprendo di loro, ma in fondo ne vado fiero”.

Merola: “Mi sento parte della classe”.

12. SE NON AVESTE FATTO I CALCIATORI, COSA AVRESTE VOLUTO FARE?

Esposito: “Io avrei fatto l’avvocato”.

Merola: “Avrei sicuramente intrapreso la carriera sportiva a livello agonistico (nuoto,

pallavolo)”.

13. COME VI TROVATE QUI?

Esposito: “Abbastanza bene”.

Merola: “Inizialmente non mi sono trovato bene e ho avuto difficoltà ad integrarmi,

ma con il tempo sono riuscito ad ambientarmi”.

14. AVETE MAI PENSATO DI LASCIARE IL MONDO DEL CALCIO?

Esposito: “No, dato che è la mia passione da sempre”.

Merola: “Sì, dopo la terza frattura al ginocchio ho avuto qualche dubbio”.

15. QUAL È IL VOSTRO CALCIATORE PREFERITO?

Esposito: “Thiago Silva”.

Merola: “Duvàn Zapata”.

16. EMANUELE, ABBIAMO NOTATO CHE HAI UN TATUAGGIO SUL BICIPITE, CI

RACCONTI LA SUA STORIA?

“Sul tatuaggio c’è scritto che nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio… Chi

è capace di soffrire alla fine vincerà! Ho voluto tatuare questa frase per tutte le

situazioni che ho dovuto vivere nella piena solitudine dell’ambiente calcistico”.

17. CI RACCONTATE UN MOMENTO PARTICOLARE DELLA VOSTRA VITA?

“Il giorno in cui abbiamo firmato il contratto con il Frosinone, eravamo molto giovani

e avevamo 13/14 anni”.

18. SECONDO QUELLO CHE STATE STUDIANDO, IN QUALE EPOCA AVRESTE VOLUTO

VIVERE?

Esposito: “Nell’età moderna, perché avrei difficoltà ad orientarmi senza

smartphone”.

Merola: “Nel Far West perché vedendo alcuni film sono rimasto affascinato

dall’atmosfera”.

19. IL VOSTRO ARTISTA PREFERITO E PERCHÉ?

Esposito: “Ultimo perché le sue parole sue parole sono vere e profonde.

Merola: Antonello Venditti perché ha scritto l’inno della Roma”.

20. VI È PIACIUTA QUESTA INTERIVISTA?

Esposito: “Sì, mi è piaciuta molto”.

Merola: “Sì, mi è piaciuta perché mi ha aiutato a riflettere e mi ha fatto fare un tuffo

nel passato per ricordare chi ero e chi sono ora”.

Iori Roberta

Musa Angelica

IV F.


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Intervista alla prof.ssa Pompeo

Abbiamo intervistato la professoressa Pompeo, la nostra insegnante di chimica che si è presentata disponibile nel raccontarci i suoi percorsi di vita.

- Buongiorno. Qual è il suo nome?

Patrizia Pompeo.

- Quando è nata?

Il 3 giugno del 1960.

- È sposata?

Sì.

- Cosa le piace fare nel tempo libero? Ha degli hobby?

Avevo pallavolo e palestra, purtroppo ora non posso praticarli perché sono infortunata.

- Le piace viaggiare? Dove le piacerebbe andare e dove è stata?

Sono stata in molti posti, nella maggior parte delle capitali europee tranne la parte nord perché non sono amante di luoghi molto freddi, poi ho visitato l’America del Sud, New York, San Francisco, New Orleans, Miami, Giamaica e in Asia solo la Thailandia.

- Quali sono le discipline che insegna?

Scienze, Chimica e Fisica.

- Come è nata la passione per queste discipline e per l’insegnamento?

Ho iniziato la scuola a 5 anni e per questo motivo i miei genitori mi hanno sempre fatto frequentare scuole qui a Ferentino perché ero troppo giovane per viaggiare. Ho frequentato, quindi, il Liceo Classico e dopo la maturità mi sono iscritta a Scienze Biologiche. La passione per fare l’insegnante inizialmente non è stata una cosa voluta. Lavoravo come ricercatrice a Roma, all’Istituto di Anatomia comparata, poi, dopo la nascita del primo figlio, ho fatto il concorso per insegnare e l’ho vinto ottenendo il posto fisso a Frosinone.

- Quali erano i suoi sogni quando era ragazza?

Il mio sogno era quello di fare la ricercatrice.

- Come si è comportata da studentessa?

Sono sempre andata bene a scuola, non ho mai avuto problemi.

- All’epoca, qual era la sua materia preferita ed il suo insegnante preferito?

La materia era Italiano e l’insegnante Minotti.

- Quali titoli di studio ha?

Ho la maturità classica e la laurea in Scienze Biologiche.

- Qual è stata la sua tesi di laurea?

Una tesi sperimentale sull’intestino delle carpe cinesi. Si trattava di carpe che non erano mai state studiate a livello di apparato digerente, quindi ho preparato 400 vetrini per poterle analizzare e poi ho dovuto relazionare in sede di tesi.

- Se non avesse fatto l’insegnante quale sarebbe stato il suo lavoro alternativo?

Fare la ricercatrice.

- Come si relaziona con i suoi alunni?

Penso di avere un buon rapporto con i miei alunni.

- Ha una preferenza riguardo al tipo d’Istituto dove vorrebbe insegnare?

No, al limite posso avere una preferenza di interazione con gli alunni, però finora non ho mai avuto grandi problemi a relazionarmi con loro.

- Cosa si promette per il suo futuro? Ha dei desideri da realizzare?

No, per il momento non ho niente in particolare.

Colella Veronica

Ferracuti Andrea

2G

L’INTERVISTA AL PROF.

Di Molisso, Galuppi e Benkakitie, 3H

Abbiamo intervistato il professore di francese, Dario Coluccia.

CI PARLI DELLA SUA FAMIGLIA.

Sono sposato con la professoressa Reale, insegnante d’inglese, e amo lavorare con lei. Ho una figlia di 18 anni che si diplomerà quest’anno.

È ORIGINARIO DI FERENTINO?

No, non sono originario di Ferentino, sono italo-francese. Per quanto riguarda l’Italia, ho origini salentine. Mia mamma di origini francesi, mio padre di origini italiane. Mi trovo a Ferentino perché io e mia moglie avevamo fatto domanda per lavorare nel centro-Italia: ci piaceva l’idea di lavorare vicino alla capitale.

CHE STUDI HA FATTO?

Mi sono laureato in lingue col massimo dei voti più il bacio accademico.

COSA LO HA SPINTO A DIVENTARE PROFESSORE?

Mi ha spinto la passione e la voglia di lavorare con i giovani, perché è anche un modo per non far invecchiare il cervello.

HA MAI PENSATO DI LASCIARE LA PROFESSIONE?

No, mai. L’idea di andare in pensione mi manda in crisi.

IN QUALE MODO SI RELAZIONA CON GLI ALUNNI?

Negli anni la relazione con gli alunni è cambiata...

HA MAI VIAGGIATO?

Sì, molto, quasi tutta l’Europa. Vorrei visitare il Canada e l’Australia.

IN QUALE EPOCA AVRESTI VOLUTO VIVERE?

Sicuramente in nessuna epoca del passato, mi piace vivere nel presente. In questo momento però mi piacerebbe fare un salto nel futuro.

COSA AMA O ODIA DI PIÙ AL MONDO?

Amo ovviamente la mia famiglia, il mio lavoro, il Salento e la Francia perché sono le mie origini. Odio la cattiveria “gratuita”, cioè quelle persone cattive di natura (razzismo, bullismo..).

SE FOSSE UN PERSONAGGIO DEI FUMETTI, QUALE VORREBBE ESSERE?

Paperon De‘ Paperoni, perché essendo tutto così caro penso al futuro della mia famiglia e a stare bene economicamente.

SE AVESSE UN SOLO DESIDERIO DA CHIEDERE AL GENIO DELLA LAMPADA, QUALE SAREBBE?

Di far star bene mia figlia e mia moglie in salute.

SAPPIAMO CHE HA DIVERSI TATUAGGI, CI PUO’ SPIEGARE IL SIGNIFICATO DI ALCUNI?

In primis i miei tatuaggi non sono alla moda, sono tutti legati alla mia sfera personale, ad esempio il drago che sta a significare il momento in cui ho superato la mia malattia; il nome di mia figlia; alcune scritte legate a dei poeti. Non ho tatuaggi estetici.

CI DICA UN SUO PREGIO E UN SUO DIFETTO.

Il mio pregio e il mio difetto coincidono: sono troppo disponibile.

Intervista al prof. di educazione fisica

CI PARLI DELLA SUA FAMIGLIA:

Sono sposato da 32 anni e ho due figli, un maschio e una femmina.

COME HA DECISO DI DIVENTARE PROFESSORE?

Essendo appassionato di sport e ispirato da mio fratello, anch’esso professore, ho deciso di intraprendere la carriera da insegnante.

DOVE SI È LAUREATO?

Nella Facoltà di Scienze Motorie di Cassino, con 106 su 110.

UN MOMENTO PARTICOLARE DELLA CARRIERA/VITA?

Sono stati molti, in particolar modo:

• La nascita dei miei figli;

• Essermi sposato;

• Il diploma;

• L’abilitazione all’insegnamento e il primo giorno da insegnante;

• Quando vinsi il concorso per entrare nel corso di specializzazione di Scuola dello Sport per i tecnici nazionali;

• Quando ebbi alcuni incarichi importanti, tra cui tecnico nazionale militare per atleti.

QUANDO HA SVOLTO IL SUO PRIMO GIORNO DA INSEGNANTE?

Nell’ '82, feci un mese di supplenza nella scuola media Umberto I di Frosinone, adiacente al Campo CONI.

COSA FA NEL TEMPO LIBERO?

Sport: ginnastica, ciclismo, barca a vela (quando il tempo lo permette), atletica, nuoto.

COSA AVREBBE VOLUTO FARE DA GRANDE?

Il mio sogno era diventare professionista di ciclismo e subito dopo insegnante di educazione fisica.

HA MAI VIAGGIATO?

Poco, a causa del lavoro, poiché d’estate ho insegnato nuoto per 37 anni. Sono stato a Bali (Indonesia), Monaco di Baviera (Germania), Madrid (Spagna).

QUAL È IL SUO MODO DI RELAZIONARSI CON GLI ALUNNI?

Mi relaziono in modo molto diretto, cercando di far capire le cose in maniera chiara e concreta, senza troppa libertà e con razionalità.

DA STUDENTE COME SI COMPORTAVA?

Fino alle superiori ero uno studente normale, studiavo il minimo, cercando di arrivare al 6, perché facendo attività sportiva avevo poco tempo per studiare. Comunque avevo già chiaro quello che volevo fare, perciò la scuola che facevo (I.T.I.S.) non mi interessava, l’avevo scelta per comodità.

QUALI ERANO LE SUE MATERIE PREFERITE?

Ovviamente Educazione Fisica.

ORA QUAL È IL SUO STUDENTE MODELLO?

Deve avere una buona cultura e una buona educazione, perché sono le basi di ciascuno di noi.

SI SENTE REALIZZATO IN QUESTO MOMENTO?

Si, mi ero proposto di diventare insegnante, di crearmi una famiglia e di comprare una villa e l’ho fatto.

Intervista alla professoressa Tonachella

insegnante di religione

Abbiamo intervistato la professoressa Tonachella, la nostra insegnante di religione, ed è stata così gentile di raccontarci la sua vita al di là della cattedra.

QUAL È IL SUO NOME?

Mi chiamo Maria Teresa Tonachella

QUAND’È IL SUO COMPLEANNO?

4 giugno.

COSA INSEGNA?

Religione.

COM’È NATA LA SUA PASSIONE PER L’INSEGNAMENTO?

Bella domanda, mi ci sono ritrovata per caso a insegnare in una scuola privata e ho continuato insegnando religione.

QUAL È IL SUO MODO DI RELAZIONARSI CON GLI ALUNNI?

Prendendoli in giro.

COME SI COMPORTAVA LEI DA STUDENTESSA?

A me sembra di essermi comportata bene soprattutto negli anni del liceo, sicuramente alle medie ho parlato troppo anche io.

QUAL ERA LA SUA MATERIA PREFERITA E IL SUO PROFESSORE PREFERITO?

Latino e greco e la mia professoressa preferita era quella di greco e l'insegnante di filosofia che ci ha fatto amare a tutti la filosofia.

IL SUO STUDENTE MODELLO?

Il ragazzo intelligente, rispettoso delle regole,che si adopera anche per gli altri.

UN MOMENTO PARTICOLARE DELLA SUA CARRIERA?

L’anno di prova, che pensavo non dovesse arrivare mai,sopratutto la festa.

IN QUALE SCUOLA VORREBBE INSEGNARE?

La scuola dove sto, le scuole sono tutte uguali e tanto vale per gli studenti. Ci sono giornate positive e negative in ogni scuola.

QUALI ERANO I SUOI SOGNI DA RAGAZZA?

Una carriera da impiegata, l’insegnamento è venuto da se.

SE NON AVESSE FATTO LA PROFESSORESSA COSA AVREBBE FATTO?

L'insegnante di Latino e Greco.

QUALI SONO I SUOI STUDI?

Laurea in giurisprudenza.

QUALE È STATO L'ARGOMENTO DELLA SUA TESI?

I contratti agrari del territorio di Ferentino.

COSA FA NEL TEMPO LIBERO?

Leggo,faccio un po’ di volontariato, quello che fanno tutti. Poca attività fisica.

HA MAI FATTO QUALCHE SPORT?

Camminare.

LE PIACE VIAGGIARE?

Sì.

ANCHE PER LAVORO?

Se capita qualche gita scolastica...

I SUOI VIAGGI PREFERITI?

Tutti, li ricordo tutti con piacere.

QUELLO CHE L'HA COLPITA PIÙ DI TUTTI?

Amsterdam.

LEI È SPOSATA?

Sì.

DA QUANTO TEMPO?

32 anni.

HA FIGLI?

Uno.

ANIMALI?

Un gatto.

COSA SI AUGURA PER IL FUTURO?

Di stare in buona salute, non me posso mica augura’ de vince’ un concorso...!?

L’INTERVISTA AL PROF

Di Colella Francesca,Di Rocco Ilaria e Kercuku Lorenzo, 3°H.

BUONGIORNO, QUAL È IL SUO NOME?

Angela Mosca.

QUANDO È NATA?

Il 24 Novembre.

COSA INSEGNA?

Insegno francese, presso l’istituto Ite di Ferentino e Fiuggi.

COME È NATA LA SUA PASSIONE PER L’INSEGNAMENTO?

La mia passione per l’insegnamento è nata tra i banchi di scuola, grazie al mio professore, che mi ha fatto amare talmente tanto la materia che ho deciso di diventare insegnante e trasmettere la passione ai miei alunni.

QUAL È IL SUO MODO DI RELAZIONARSI CON GLI ALUNNI?

Penso di essere un insegnante molto disponibile con gli alunni, soprattutto quando lo meritano, e li rimprovero quando non rispettano le regole.

COME SI COMPORTAVA DA STUDENTESSA? IL SUO STUDENTE MODELLO?

Da studentessa ero molto attenta, essendo timida caratterialmente lo studio era la mia valvola di sfogo.

Il mio studente modello? Penso che ogni alunno sia uno studente modello, la bravura sta a noi insegnanti tirarla fuori. Dipende molto da noi insegnanti.

QUAL ERA LA SUA MATERIA PREFERITA E IL SUO PROFESSORE PREFERITO?

Alla scuola media il professore di inglese, Papandoio, alla fine ho scelto il francese perché è una lingua dolce e raffinata.

UN MOMENTO PARTICOLARE DELLA SUA CARRIERA?

Quando mi sono laureata, ho realizzato un sogno nel mio cassetto perché non mi sono laureata da giovane. Ho deciso di intraprendere questa carriera all’età di 37 anni, perché prima dovevo crescere la mia famiglia.

IN QUALE SCUOLA VORREBBE INSEGNARE?

Non ne ho una di preferenza, dove capita io vado.

QUALI ERANO I SUOI SOGNI DA RAGAZZA?

Uno è stato laurearmi, trovare l’uomo della mia vita e formarmi una famiglia, e mi ritengo fortunata perché ho trovato il mio principe azzurro.

SE NON AVESSE FATTO LA PROFESSORESSA COSA AVREBBE FATTO?

Penso avrei fatto la parrucchiera, perché vengo da una generazione di parrucchieri.

QUAL È IL SUO TITOLO DI STUDI?

Io sono laureata in linguistica, specializzata in retorica e discorsi con 90 su 110, e ne sono molto orgogliosa.

QUAL È STATA LA SUA TESI DI LAUREA?

La mia tesi di laurea è stata su un autore italiano, Tommaso Landolfi, originario di Pico; scoperto tra i banchi universitari grazie a un professore di francese, è stata una tesi difficile, ho dovuto lavorare tanto ma ne è valsa la pena.

COSA FA NEL TEMPO LIBERO? I SUOI HOBBY?

Io nel mio tempo libero faccio volontariato con ragazzi problematici ed insegno loro la lingua in modo molto divertente.

LE PIACE VIAGGIARE? I SUOI VIAGGI PREFERITI?

Mi piace molto viaggiare, non ho viaggi preferiti perché ho girato gran parte dell’Europa, sono stata in Repubblica Ceca, Francia, Germania(dove sono nata) e in altri posti del mondo. Ogni viaggio mi ha lasciato qualcosa.

DA QUANTO TEMPO È SPOSATA? FIGLI? ANIMALI?

Sono sposata da 30 anni, ho due figli e nessun animale domestico perché mia figlia è allergica e abitiamo in un appartamento, anche se amiamo molto gli animali.

FACEVA QUALCHE SPORT?

Si, avevo la passione della la corsa, ho vinto qualche gara come velocista dei 100 metri.

COSA SI AUGURA PER IL FUTURO?

Di continuare a trasmettere la mia passione e di continuare ad insegnare.

La ringraziamo per aver risposto alle nostre domande!