IL PESO DELLE COSE

ANTROPOCENE
ARTE&AMBIENTE

GLI ARTISTI CHE TRATTANO IL RAPPORTO UOMO/NATURA


Il rapporto tra arte, architettura e natura è profondo e complesso, intimamente intrecciato. L'arte e l'architettura, come forme di espressione umana, trovano molto spesso ispirazione nella natura e allo stesso tempo cercano di imitarla o di rappresentarne la bellezza e l'armonia. L'osservazione degli elementi naturali, come le forme organiche degli alberi, le sfumature di colore del paesaggio e la complessità dei sistemi naturali, ha fornito da sempre ai artisti e agli architetti ispirazione per creare opere che evocano sensazioni di meraviglia e connessione con il mondo che ci circonda.

L'architettura, in particolare, ha spesso cercato di adattarsi e fondersi con la natura, incorporando elementi come la luce naturale, i materiali locali e le forme che si armonizzano con l'ambiente circostante. 

Il rapporto tra arte, architettura e natura non è privo di conflitti: l'espansione urbana e l'industrializzazione hanno spesso comportato una distruzione dell'ambiente naturale, con conseguenze devastanti per la biodiversità e l'equilibrio degli ecosistemi. L'architettura moderna, in alcuni casi, ha privilegiato la funzionalità ed estetica a discapito dell'armonia con la natura, creando costruzioni che sono estranee al contesto naturale in cui si trovano. 


Le studentesse e gli studenti delle classi 5C, 5LC e 5LD hanno pertanto selezionato e studiato diverse opere di artisti e architetti, comprese quelle create nel corso del XX secolo fino ai giorni nostri, al fine di esplorare l'attrattiva e le problematiche all'interno dell'era dell'antropocene.

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Un recente studio condotto attraverso complessi algoritmi ha confrontato il peso dei manufatti artificiali di vario genere, che somma materiali come l'asfalto, manufatti come le piramidi e i microchip, con quello della biomassa. Ciò ha rivelato che nel corso dell'ultimo secolo il peso degli oggetti è aumentato in modo esponenziale, fino a raggiungere nel 2020 il peso della biomassa. Oggi, la quantità di manufatti supera quella della natura stessa. La plastica, sebbene abbia valso il premio Nobel allo scienziato italiano Giulio Natta, sta soffocando il nostro pianeta.

Marco Paolini e Telmo Pievani ci raccontano, utilizzando il teatro, questa evoluzione che sembra irreversibile, ma che dobbiamo riuscire a frenare e invertire di rotta, se vogliamo salvaguardare il nostro futuro