A
CIRILLO RONZONI
CAVALIERE DELL'ORDINE MAURIZIANO
PROFESSORE DI FISICA IN QUESTO R. LICEO
DOCENTE UNIVERSITARIO DI FISICA E MATEMATICA
AUTORE DI SCRITTI LODATI
ANCHE DA SOMMI SCIENZIATI STRANIERI
CREATORE DI QUESTO GABINETTO
MAESTRO INCOMPARABILE
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IL PRESIDE E I COLLEGHI I DISCEPOLI
SERBANDO NEL CUORE L'IMAGINE
NELLA MEMORIALE VIRTÙ DI LUI
P.P.
MDCCCLXXVIII
Si laureò in matematica nel 1849 presso l’Università di Padova, e la sua carriera proseguì come docente di Fisica e Matematica, sia all’università, sia presso il Liceo Tito Livio (allora chiamato Santo Stefano), dove insegnò dal 1852 fino alla morte, ricoprendo anche la carica di vicedirettore.
La riforma scolastica austriaca del 1850 aveva introdotto nei licei l’insegnamento della storia naturale ed aumentato le ore di fisica e matematica. Ronzoni si dedicò subito all’allestimento di un gabinetto di fisica, con il pieno appoggio del direttore Giacomo Zanella, che gli riconobbe sempre grandi capacità scientifiche e didattiche e si fece poi promotore della lapide a ricordo. Nel corso del tempo, il gabinetto divenne una raccolta preziosa, che comprende anche strumenti provenienti dalla collezione universitaria di Giovanni Poleni. Già nel 1857 L’imperatore Francesco Giuseppe in persona venne a visitarlo, dimostrando vivo apprezzamento. Collaboratore prezioso del professor Ronzoni fu per lunghi anni il bidello Gaetano Gobbato che accanto al gabinetto di Fisica aveva anche allestito una piccola officina per la manutenzione delle macchine dedicandovi tutto il tempo libero dal servizio.
Per quanto riguarda la vita privata, Ronzoni convolò a nozze nel 1861 con Carlotta Novello, come si ricava dall’opuscolo che in quell’occasione gli dedicò l’amico astronomo e matematico Giuseppe Toaldo.
Ronzoni fu un assiduo membro dell’Accademia patavina, tanto che, come disse il collega Michele Lanari “sovente in quella sacra Aula s’udiva il suo verbo che era animato da profondi studi”. Dal 1871 fu direttore della classe matematica dell’Accademia. Numerosi scienziati stranieri tessero le sue lodi, anche grazie alla sua ampia partecipazione a numerose Istituzioni, come la Società bataviana sperimentale di Rotterdam. Fu anche cavaliere dell’Ordine mauriziano.
Sempre attento ai temi della formazione dei giovani, fu tra i fondatori dell’Istituto riformatorio “Camerini Rossi”.
Si occupò soprattutto di studi sull’elettricità, ma fra le sue opere ricordiamo anche Intorno al pendolo di Foucault (Venezia, Antonelli, 1853), e Sulla forza meccanica dell’uomo. Discorso agli agricoltori (Padova, Prosperini, 1866). Per la festa letteraria del liceo, dedicata nel 1871 a Pietro d’Abano, lesse pubblicamente la monografia Della vita e delle opere di Pietro d’Abano, pubblicata successivamente a Roma nel 1878.