QUI
GIUSEPPE DE LEVA
STORICO INSIGNE
EDUCAVA GIOVINE ANCORA GLI ALUNNI
ALLA RIGIDA SCUOLA DEL VERO
ALLA CONTEMPLAZIONE E ALL'AMORE DEL BENE
AI FECONDI ENTUSIASMI
PER OGNI ALTO CONCETTO
PER OGNI FATTO MAGNANIMO
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AURORA FELICE
DI SUA LUMINOSA GIORNATA
NATO 1821 MORTO 1895
Compì gli studi ginnasiali a Zara. Frequentò le università di Vienna e di Padova dove si laureò in filosofia (1847) e in giurisprudenza (1850). Dal 1851 fu nominato temporaneamente professore di storia al ginnasio superiore di Padova, dove fu confermato nel 1853, quando ottenne anche la cattedra di storia moderna all'università. Fu rettore dell’università nel 1867-68 e nel periodo 1883-85, e preside della facoltà di Lettere. Prese parte inoltre a numerose istituzioni culturali: fu membro dell’Accademia patavina e delle Accademie dei Lincei, di Monaco, delle Scienze di Torino, fu presidente dell'Istituto veneto di scienze lettere ed arti e della Deputazione di storia patria per le Venezie, e fu tra i fondatori nel 1884 della Rivista storica italiana.
Le sue pubblicazioni inizialmente furono di argomento filosofico. Tuttavia, lentamente il De Leva si impegnò sempre più nella ricerca storica, compì indagini sistematiche negli archivi di Vienna (1854-55), di Parigi e di Madrid, comprendendo l’importanza delle fonti archivistiche europee per lo studio della storia italiana, come sottolinea già in Relazione dell'Archivio di Simancas in Ispagna (Padova 1858). Egli si distinse proprio per lo scrupolo e l’abilità filologiche nell'uso delle fonti, e per lo stile sostenuto, vigoroso e sobrio della sua scrittura.
Manifestò grande interesse soprattutto per la figura di Carlo V cui dedicò la monumentale Storia documentata di Carlo V in correlazione all’Italia, che gli diede fama europea e gli valse anche il premio reale dei Lincei. La pubblicazione iniziò col primo volume a Venezia nel 1863 e si concluse trent’anni anni dopo con il quinto volume (Bologna 1894). Narra il coinvolgimento dell’Italia nelle lunghe guerre tra l’Impero e la Francia, a partire dalla fine del Quattrocento fino alla pace di Passau (1552), con attenzione agli aspetti politici e militari, ma anche culturali e religiosi.
L’unica figlia di De Leva, Angelina, nata dal matrimonio con Elisabetta Rosa, si diplomò con licenza d’onore al Tito Livio nel 1894, quando già era uditrice alla facoltà di Lettere dell’Università di Padova, dove poi si laureò nel 1898. Pubblicò diverse raccolte di poesie e testi per canto e pianoforte.
A Giuseppe De Leva a Padova è intestata una via.