Tutto ciò che mi ha migliorato durante il lockdown

Piacere, mi chiamo Sofia, sono una ragazza di diciassette anni e sono costretta a restare a casa a causa di un virus. Non sono una ragazza che esce spesso, il sabato sera non vado in discoteca a divertirmi con gli amici , venerdì pomeriggio non esco per andare a fare compere, vedo la felicità in cose come film o libri e quindi il weekend lo passo al computer o tra le pagine di un buon vecchio libro. Forse è per questo che all’inizio di questa quarantena ero al settimo cielo, potevo stare a casa e non dovermi giustificare con nessuno. Però in questo momento sento che passare del tempo con altre persone, e non solo con se stessi, non è, poi, così male. Forse dovevo accettare l’invito per andare a vedere quel film, forse dovevo andare ad assistere al concerto in città, forse il sabato sera potevo andare in discoteca a divertirmi con gli amici, forse quel capitolo del mio libro preferito poteva aspettare. Non che a tutto ciò non si possa porre rimedio, ma sto rimpiangendo il fatto di essere rimasta a casa tutto questo tempo. Anche la scuola , seppur io non sopporto dare i compiti a casa, mi manca; mi mancano in primo luogo i compagni, ma anche la disperazione prima di un compito o l’ansia prima di un'interrogazione. Nonostante i miei rimorsi, sto cercando di migliorare me stessa il più possibile. Ogni giorno mi impongo un obiettivo che devo raggiungere a fine giornata, ad esempio migliorare la scrittura, fare una torta commestibile oppure imparare un capitolo di storia, tutte cose che possano migliorami anche un po’, affinché arrivi alla fine del mese soddisfatta di questo percorso. Provo anche a passare più tempo con i miei cari o con i miei animali domestici che ormai trascuravo, anche involontariamente. Insieme facciamo lunghe passeggiate (che posso permettermi di fare, senza disobbedire agli ordini imposti dalla legge, perché abito in una zona isolata) e ci divertiamo parlando del più e del meno. In molti l’hanno detto, ma io concordo con questo pensiero: non dobbiamo dare nulla per scontato, poiché anche le cose più “insignificanti” a cui prima non si dava peso vanno apprezzate.

Scritto da Sofia De Luca