Ognuno deve fare la propria parte

Possiamo evitare di stringere la mano, di stare in luoghi affollati. Dobbiamo evitare assembramenti, “dobbiamo cambiare il nostro stile di vita”.

Che cos'è un Coronavirus?

I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Il nuovo Coronavirus appartiene alla stessa famiglia di virus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus. La malattia provocata ha un nome: “COVID-19” (dove "CO" sta per corona, "VI" per virus, "D" per disease (malattia) e "19" indica l'anno in cui si è manifestata), lo ha annunciato, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale. Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici; si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14. Il COVID-19 si diffonde attraverso il contatto stretto con una persona malata, ad esempio tramite: la saliva, tossendo e starnutendo, con contatti diretti personali, toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi.

Come cambia la nostra vita?

Un invisibile virus ha fatto saltare le nostre sicurezze. Non eravamo abituati. Ci sentivamo i padroni del tempo e del mondo, mettendo tutto sotto il nostro controllo. Ora ci sentiamo persi. Non sappiamo che fare, non ci basta nessuna risposta, siamo sempre alla ricerca di una notizia in più rispetto a quello che ci dicono. È saltato il nostro sistema interiore e ci siamo ritrovati molto fragili e questo non riusciamo ad accertarlo. Dovremmo imparare a farci bastare quello che abbiamo; dovremmo ritornare a prenderci cura del nostro oggi, di colpo abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini, abbiamo dovuto frenare le nostre corse, i nostri incontri, le nostre uscite e le nostre passeggiate; siamo costretti ad accettare di limitarci, di vivere nel nostro piccolo. Questo invisibile virus non solo ha rovinato le nostre giornate ma sta condizionando soprattutto la nostra economia, l’economia mondiale, basta semplicemente pensare ai costi della sanità, delle mascherine, dei macchinari respiratori, dei tamponi. Sta cambiando lo stile di vita di ognuno di noi, dei negozianti, ristoranti e bar costretti a chiudere o a vedere il vuoto attorno, stanno cambiando le vite degli scienziati e dei medici che stanno cercando le cure per fermare quest’epidemia. Questo virus sta indirizzando pian piano gli italiani in una profonda crisi economica, perché una volta superato questo contagio, l’aspetto più difficile sarà proprio ripartire.

Com’è cambiata la MIA vita?

Mi alzavo alle 7 per andare a scuola, trovavo i compagni, la mia ragazza, scherzavamo, eravamo preoccupati per le interrogazioni e/o compiti, invece ora mi ritrovo con le classroom, chiuso in casa davanti alla tv, al telefono o al computer sperando che passi il prima possibile questo momento, cercando di impegnare la mia giornata. E’ saltata la mia routine di giornata, mi sono ritrovato senza saper che fare, senza poter andare a basket, senza poter vedere i miei amici, i miei zii, la mia ragazza, ma consapevole che in questo momento complicato è giusto restare a casa, per evitare il contagio e salvaguardare chi ha già problemi respiratori o gli anziani. È aumentata la mia ansia, il modo di relazionarmi con le persone ma anche con il tempo che sembra non trascorrere mai. Spero solo che questo periodo passi in fretta e che da tutto ciò l’insegnamento che ci portiamo dietro è dare importanza al nostro essenziale.

Scritto da Luca Cuconato