Nuovo anno alle porte

Il ponte della gentilezza

Queste le parole che cercherò di dire domani alle classi prime:

"Non sono qui per fare una lezione o un corso e neppure per fornirvi chissà quali informazioni e avvisi: ci saranno tempo e spazio giusti per farlo.

Sono qui per augurarvi un buon inizio d’anno e dirvi benvenute e benvenuti. In questi giorni ai miei studenti di seconda, terza, quarta e quinta ho mandato e sto mandando alcune parole, tra cui queste: Spero possiate conoscere nuovi contenuti, spero che vi stimolino ad approfondire, spero che accendano in voi la fiamma della passione da alimentare con la vostra forza, la vostra curiosità e la vostra determinazione. Spero possiate conoscere nuove persone o nuove sfaccettature delle vecchie conoscenze, spero possiate vivere relazioni feconde e arricchenti e che sappiate trarre il positivo anche dalle eventuali esperienze negative e dai temporanei insuccessi. Spero di meravigliarmi insieme a voi di quanto riusciremo a costruire fuori e dentro di noi in quest’anno che ora inizia.

Siamo in un momento in cui pare vincere chi alza la voce, chi esaspera i toni, chi soffia sulle braci dell’incendio; in cui godere delle sfortune o degli insuccessi altrui è un divertimento, in cui fa tendenza evidenziare quanto io sia meglio degli altri… Ma voglio far giungere alle vostre orecchie altre parole: timidezza e fragilità, tenerezza e generosità, mitezza e compassione, altruismo e sacrificio, carità e speranza. Provo a sintetizzarle in una sola: gentilezza. Il 13 novembre ci sarà la giornata mondiale della gentilezza: per far sì che essa sia un ponte che ci faccia uscire dai limiti del nostro io e della soggettività e ci conduca all’interiorità e alla soggettività degli altri, esercitiamola (Eugenio Borgna, La dignità ferita, Feltrinelli, 2015). Prima di regole, avvisi, divieti, norme, cerchiamo di essere gentili, di avvicinarci a chi appare in difficoltà, di non escludere, di non far finta di non vedere. Di altro discuteremo la prossima volta.

Buon anno scolastico!