Maria Rosati

Mi chiamo Maria Rosati e insegno Storia e Filosofia nei licei dal 1981.

Ho avuto una formazione nell’associazionismo giovanile e nelle esperienze di pedagogia attiva, che mi ha aiutato a maturare un’idea della scuola che debba puntare al protagonismo delle studentesse e degli studenti.

Per questo, sperimento da sempre esperienze di flipped classroom, peer education e apprendimento collaborativo.

Credo, infatti, che la scuola sia una palestra di democrazia e che il ruolo dell’insegnante sia quello di creare occasioni formative ed educative di cui gli studenti e le studentesse siano attori e registi.

In questo ambito, ho sempre ritenuto che avvicinare gli studenti e le studentesse ad uno studio della storia ‘ in situazione’, renda questa disciplina stimolante, coinvolgente e davvero formativa: così è nato questo progetto.

Da anni pensavo ai partigiani di Montesacro e, nell’ambito dell’ASL (Alternanza Scuola Lavoro ora PCTO), mi è venuto in mente di presentare all’IRSIFAR un’occasione di approfondimento storico che si basasse, sì, sulla ricerca, ma anche sullo sviluppo e l’uso di strumenti e linguaggi plurali e poco proposti dalla scuola italiana: l’acquisizione del metodo della ricerca storica, della capacità di lavorare in gruppo, di competenze digitali, fotografiche, cinematografiche, pittorico-grafiche e di progettazione museale.

l’IRSIFAR, nella persona della dot.ssa Nina Quarenghi, ha risposto con entusiasmo e ci siamo trovati subito sulla stessa linea d’onda.

Oltre all’IRSIFAR, nel cammino del progetto si sono aggiunti altri fondamentali partner: primo fra tutti il Terzo Municipio di Roma, nelle persone del Presidente, Giovanni Caudo, e dell'Assessora alle Politiche Educative e Scolastiche, Claudia Pratelli, che ci hanno sempre sostenuto ed appoggiato. Abbiamo inoltre coinvolto le maggiori Organizzazioni ed Enti che, su Roma, propongono testimonianze e progetti sugli anni di ‘Roma città Aperta’.

Roma, e la zona in cui la scuola è situata, il Tufello, con i quartieri limitrofi di Valmelaina e Montesacro, sono diventati un affascinante territorio da scoprire, con persone da conoscere, documenti da scartabellare, incontri da fare, libri da leggere.

Le ragazze ed i ragazzi hanno risposto con entusiasmo, come sempre capita quando una proposta è credibile e coinvolgente, ed alcune colleghe e colleghi hanno dato un fondamentale contributo perchè il lavoro si sviluppasse.

In particolare ringrazio il prof. Filippo Luppi, insostituibile per la realizzazione del Murales, la prof.ssa Giorgia Pietropaoli, che ha seguito i nostri scrittori nella stesura dei racconti, il prof. Enrico Bassan, per la lezione agli studenti partecipanti al progetto sugli aspetti socio-architettonici del nostro territorio, e la prof.ssa Isabella De Vita, senza l'aiuto della quale questo sito non avrebbe visto la luce. Ringrazio, inoltre, il prof. Claudio Fioramanti, che ha collaborato alla realizzazione del corto dedicato al progetto, e il prof. Federico Saladino, che ha contribuito alla realizzazione della mostra permanente Il fiore del partigiano, allestita nella sede centrale del Liceo Aristofane, e alla progettazione della graphic novel dedicata alle storie dei partigiani di Montesacro che è tuttora in corso di realizzazione.

Il progetto va avanti dal 2017 e, per la specifica sua natura, è tuttora "in progress" .

Nonostante il lockdown e le conseguenti misure restrittive, ha continuato e continua ad avere adesioni e riscontri, anche a livello cittadino e nazionale, di stampa e di mass media.

Tutto questo mi fa dire ogni giorno, nonostante le difficoltà incontrate : ‘ben fatto, Maria!’.