Il liceo Cavour, classe 2^ B, ospita una rappresentanza del Centro Integrado de Ensenanzas Artìsticas de Mùsica y Educaciòn Primaria y secundaria "Padre Antonio Soler" dal 9 all'11 aprile 2024

Gli studenti, tutti di età fra i 15 e i 16 anni, sono studenti dell'istituto musicale di Madrid e, grazie a Erasmus+, possono recarsi in visita a Torino e trascorrere qui una settimana.

Dal 9 aprile, i giovani spagnoli saranno non solo ospiti durante le nostre giornate scolastiche al liceo musicale, ma anche ospiti presso alcune delle famiglie della classe 2^B che si sono rese gentilmente disponibili a ospitare i corrispondenti.

Siamo entusiasti di questo primo gemellaggio che permetterà al trio e al quartetto madrileni di suonare e condividere un breve tratto del percorso di studi musicali con gli studenti della 2^B qui al liceo Cavour. 

IL MOMENTO MUSICALE CONDIVISO SI TERRA' IN AULA MERLO MERCOLEDI 10/4 dalle 14 alle 15:30.

Ancora una volta: grazie ERASMUS+!

ACCREDITAMENTO ERASMUS+ 2024-2027

Siamo fieri di annunciare che quest'anno il liceo Cavour ha ottenuto l'accreditamento ERASMUS+.

Grazie a questo importante risultato, sarà possibile organizzare mobilità per studenti, docenti e personale ATA nei prossimi anni scolastici e fino al 2027.

A presto per i prossimi aggiornamenti!

Mobilità DSGA - ERASMUS+ consorzio USR 

Quest'anno anche la DSGA del liceo Cavour, d.ssa E. Biagi, è stata beneficiaria di una mobilità ERASMUS+ grazie al grant offerto dal consorzio USR Piemonte.

La DSGA si è recata in mobilità a Malta per un corso strutturato di lingua inglese.

Un altro grande vantaggio per il personale del liceo Cavour grazie a ERASMUS+.

Il liceo Cavour, classe 4^ G, ospita il lycée "Veil" di Marseille. 

Lunedì 25 marzo gli studenti francesi saranno ospiti della sede di Via Tripoli per osservare il lavoro in classe e fare conoscenza con i corrispondenti italiani.

Nel pomeriggio, gli studenti italiani e francesi faranno una passeggiata in centro per esplorare insieme Torino e poi ci saluteremo prima di sera. Questa è la seconda volta che un liceo francese che impartisce greco, latino e italiano viene a trovarci durante l'anno scolastico.

Grazie ancora a ERASMUS+!

Il liceo Cavour, classe 3^ L, ospita il lycée "Artaud" di Marseille. 

Oggi, lunedì 16 ottobre, le due classi hanno lavorato insieme a scuola e fuori.

Grazie a tutti gli studenti di Marsiglia, che si sono impegnati a farci conoscere la loro città e la loro cultura, e ai nostri allievi che li hanno guidati per il centro di Torino.

Un grazie particolare a Francesco, Raphaelle e Amandine per la grandissima collaborazione, partecipazione e la bellissima compagnia!

Grazie a ERASMUS+ che, ancora una volta, crea opportunità uniche per studenti e docenti.

Dal 26 febbraio al 3 marzo 2023 la professoressa Maria Cristina Zinoni ha partecipato alla mobilità ERASMUS+ con il gruppo organizzato all'interno del Consorzio USR Piemonte.

Lo scopo della mobilità è stato un job-shadowing in Danimarca, Nyborg, per scoprire scuole e metodologie didattiche innovative.

Qui di seguito immagini, video e documenti relativi alla mobilità.

Maria Cristina Zinoni durante la prima disseminazione presso il Dipartimento di lingua inglese

VID-20230503-WA0009.mp4

Il video proposto da Maria Cristina Zinoni per la disseminazione a tutto il Collegio Docenti

sito_Diario di bordo COMPLETO Nyborg 27.02-03.03.2023 (1).pdf

Il diario di bordo del team ERASMUS+ per il Consorzio USR Piemonte - mobilità Nyborg, Danimarca, 27/02 - 03/03/2023

Dal 14 al 17 marzo 2023, il nostro liceo musicale ha ospitato una delegazione di docenti provenienti dalla Janis Ivanovs Rezekne Music High school, Rezekne, Lettonia, per un job-shadowing nell'ambito del programma ERASMUS+.

I colleghi hanno potuto assistere ad alcune lezioni (TEC, esecuzione e interpretazione, musica d'insieme) e hanno anche partecipato al consueto incontro del progetto Play Different, che si tiene a scuola il sabato mattina.

I docenti sono poi stati ospiti del Museo del Risorgimento in occasione de "Il canto degli italiani", evento in cui gli allievi della scuola hanno suonato e cantato l'inno nazionale.


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Il Dipartimento di inglese si è incontrato in data 12/12/2022 per sperimentare il metodo dei Six Thinking Hats.

La prof.ssa Mancinelli ha disseminato presso il Dipartimento di Lingua inglese la metodologia appresa durante la mobilità ERASMUS+:

Formazione Docenti

Il nostro liceo è membro del Consorzio ERASMUS+ USR Piemonte per il periodo 2021-2027.

Per l'annualità 2021-2022, la mobilità offerta al nostro liceo ha permesso alla docente SILVIA MANCINELLI (dip. Lingua e cultura inglese) di recarsi a Tenerife (Spagna) e svolgere il corso di formazione di cinque giorni "Creative and Critical Mind"

Corso di formazione 

CREATIVE AND CRITICAL MIND

programma

23-27 MAGGIO 2022 - prof.ssa Silvia Mancinelli

Azioni previste 

disseminazione e sperimentazione 

(SETTEMBRE 2022) 

DIARIO DI BORDO

DAY 1 - 23 maggio 2022

Si parte. Alle 11 il bus per Malpensa lascia corso Bolzano. È caldo. Un sabato di maggio con temperature estive. Tutti che già si lamentano. Viva il sole. Arrivo previsto per le 13. Aereo Easyjet 2587 ore 15.20. Il volo parte con 20 minuti di ritardo. L'umanità è varia e include tutte le fasce di età. Tenerife è per tutti. Chi va in vacanza, chi per lavorare. Giovani in cerca di futuro. L'oceano azzurro e immenso circonda le isole dell'arcipelago. Tenerife si riconosce perché è dominata dall'imponente vulcano Teide. L'aereo si avvicina alla pista per atterrare. Si riconoscono serre di bananeti e ortaggi. La Isla ci accoglie e non è solo mare: la Montagna Roja in bella vista ci ricorda che Tenerife non è solo spiaggia, ma escursioni e sentieri selvaggi. Il mio tempo sulla Isla è davvero iniziato. Il bus 40 della Titsa mi porta a destinazione. Questo il viaggio. 

Ora inizia il viaggio della conoscenza.

La giornata si annuncia splendida e il gruppo si incontra puntualmente alle nove in una sala dell'hotel Gala. Siamo 12: sei colleghi dalla Romania,  due dall'Ungheria e poi Polonia, Slovenia, Repubblica Ceca e Italia. Ci conosciamo attraverso 'due verità e una bugia'. Poi pensiamo e condividiamo tre aspettative rispetto al corso, per orientare le attività della settimana in ordine al tema 'Creative and Critical Mind'.

Gabriela è brava a creare e a formare il senso il gruppo, ma anche noi siamo ben disposti. Per raggiungere lo scopo lavoriamo ad attività che mettono alla prova la nostra creatività. Il filo rosso saranno momenti di competizione positiva in gruppo senza un vero vincitore ma per generare motivazione. Diamo un nome e disegniamo una bandiera per ognuno dei due gruppi. Noi siamo 'Orandgee' (orange and green) e la nostra bandiera è un sole arancio al centro, da cui si sviluppano foglie, una per ogni paese rappresentato: siamo Rep. Ceca, Polonia, Ungheria, Romania e Italia. Sole e foglie sono simboli perfetti di crescita e rinascita. Lo sfondo bianco è la purezza e lo spazio da costruire.

Poi Gabriela ci guida alla scoperta dei due emisferi cerebrali: la mente creativa è irrazionale, la mente critica è logica. Di qui conseguenze complesse e affascinanti. Siamo invitati ad immaginare questo nostro cervello e a rappresentarlo con forme e colori. Ne esce un confronto multiculturale e personale ricco e vivace. Quando diciamo 'grazie' al nostro cervello per tutto il lavoro che svolge per noi, l'immagine cambia. La prova che apprezzamento, gratitudine, riconoscimento fanno la differenza. E un po' di divertimento. Di tutto ciò abbiamo bisogno sia noi che i nostri ragazzi. Teniamolo a mente.


DAY 2 - 24 maggio 2022

La prima attività del giorno ci pone nuovamente in situazione. Siamo divisi nei soliti due gruppi e ci viene lanciata una palla che ognuno deve toccare due volte per poi restituirla a chi l'ha lanciata. La prima squadra che rende per prima la palla vince. La domanda è come restituire la palla in due secondi? Siamo impegnati nella ricerca della strategia migliore. Vince tuttavia la squadra avversaria. Siamo sempre in una sorta di competizione positiva. E il focus di questa  attività è sul 'come'.

Una domanda aperta che mette in moto il cervello per trovare soluzioni. Lo stesso va fatto coi nostri studenti. Per stimolare la loro mente creativa. Ma vuotare la scatola (empty box) è la premessa per trovare soluzioni. Dice Barbara Januszkiewicz in un suo testo dal titolo Creative Ideas: "Creative thinking inspires ideas, and these inspire change."

Ora la fase successiva, il presupposto per creare spazio in noi per lasciar sgorgare le risorse utili alla soluzione del problema. Torniamo in gruppo e con un 'brainstorming' facciamo scaturire le nostre modalità per ottenere la 'empty box'. Sport, attività fisica, il silenzio, la musica, una tazza di caffè bevuta in solitudine, danzare, disegnare, guardare il fuoco, raccontare la giornata a un'amica, dire 'no': ecco che abbiamo fatto spazio e la mente creativa è più fertile. L'idea arriva quando non la cerchi e quando questa si presenta apre un flusso continuo di energia creativa: da un'idea ne nascono altre.

Poi con un grafico della nostra settimana abituale coloriamo le ore dedicate ai doveri e con un altro colore le ore impegnate per dare spazio alla mente creativa. Inutile dire cosa prevale. Continuiamo con attività che ci inducono a trovare soluzioni 'out of the box'. Riconosciamo che stiamo meglio quando riusciamo a 'creare' con la mente. Ne ricaviamo benessere e migliora l'autostima. Ci piace.

Proviamo ora a lavorare insieme. I gruppi si fondono. Preferiamo condividere tutto. Il gruppo è affiatato e tutti desideriamo scambiarci opinioni, confrontare i sistemi scolastici. Le differenze arricchiscono. E non è retorica. Il nostro gruppo ne è la prova. Così, in un cartellone riportiamo ciò che in classe viene da noi proposto per stimolare la creatività e lo spirito critico nei nostri studenti, realizzando che in questi momenti solo all'apparenza 'facciamo meno': in realtà 'less is more'.

Sono momenti generativi di cui i ragazzi hanno bisogno ora, ma anche come futuri cittadini del mondo. Le sfide della conoscenza richiedono creatività e menti critiche. È doveroso pensare ai nostri studenti anche rispetto alla conclusione di oggi.

DAY 3 - 25 maggio 2022

Questa mattina il warm-up è la danza, qualche breve ballo tutti insieme, chi non si sente a proprio agio può astenersi; poi usciamo e inizia l’impegno. 

Lavoriamo in gruppo. Possiamo identificarla come l’attività dei sei cappelli, ognuno dei quali assegna un ruolo a ciascun componente del gruppo. Ci costruiamo un cappello di carta dopo aver scelto un colore. Lo indossiamo, almeno per la foto, ed è ancora un momento di leggerezza, forse ci vediamo ridicoli ma è parte del gioco. Uscire da noi stessi ed entrare in un ruolo rispetto ad un problema. Il bianco dovrà produrre fatti, il rosso esprimerà sentimenti, il verde è il creativo che saprà generare una visione migliore, il giallo saprà individuare i benefici che ne deriveranno, il nero, al contrario, peggiorerà la situazione con la sua visione negativa della vita e del mondo, il blu organizzerà il tutto in una sorta di regia superiore. 

E’ il momento di individuare un problema che la scuola deve affrontare ed ognuno, a seconda del ruolo, contribuirà alla soluzione. Concordiamo sul voler allestire uno spazio esterno all’edificio più funzionale e fruibile da studenti e insegnanti. Il progetto non appare di impossibile soluzione. Lavoriamo collaborando e sperimentando una tecnica di pensiero creativo che potrà essere proposta ai nostri ragazzi a scuola, adattandola ai loro bisogni e interessi, ma al fine di pensare in modo divergente. I fatti sono la messa a punto di un’area esterna già esistente, ma insufficiente e inadeguata perché troppo piccola: richiederà materiali per la realizzazione e arredi adeguati (panchine, tavoli, tettoie, pensiline), possibilmente tutto ecosostenibile, poi la necessità di stendere il progetto.

I sentimenti sono sia di entusiasmo per la nuova iniziativa sia il rischio e la paura di un eventuale cambiamento che il progetto introdurrà nella vita della scuola. I benefici sono però evidenti: si potrà utilizzare lo spazio anche per lezioni esterne oltre che per le pause, la didattica ne ricaverà slancio; anche in caso di cattivo tempo si potrà stare all’aperto. Il progetto richiederà l’intervento di un architetto, capace di realizzare al meglio quelli che sono anche i suggerimenti degli studenti, si entusiasma il verde, che intende coinvolgere gli attori migliori, anche per la realizzazione che potrà coinvolgere fattivamente genitori e studenti e docenti nella realizzazione delle strutture. I problemi sono di tipo finanziario e burocratico, rispetto alle risorse, anche se viene suggerito di trovarle presso sponsor quali famiglie e istituzioni. Una cerimonia inaugurale celebrerà l’apertura di questo spazio voluto da docenti e studenti per il loro maggiore benessere.

I due gruppi condividono le attività svolte. E ancora ne usciamo appagati. Il lavoro della mente creativa fa sembrare possibile la soluzione di molte situazioni difficili. Trasferiamo questa modalità al gruppo. Non restiamo soli coi nostri problemi, ma troviamo piuttosto una soluzione condividendo apertamente e soprattutto collaborando. 

DAY 4 - 26 maggio 2022

 Oggi si va oltre la mente creativa coniugandola con il pensiero critico, quello che ci fa analizzare, sintetizzare per poi scegliere. Il primo passo è individuare il problema.

Nel gruppo si discute di questo. Esistono problemi comuni nelle scuole, ma anche problemi più specifici. Ancora una volta la diversità, il confronto fanno da sfondo al particolare. Scegliamo il problema: il fumo a scuola. Proibito. Senza fumo i ragazzi non reggono lo stress scolastico, la concentrazione lascia il posto al nervosismo e all'aggressività. Fanno di tutto per riuscire a trovare il modo di accendere una sigaretta. Gli insegnanti devono far rispettare la regola, anche sanzionando. Dopo aver socializzato la questione con la formativa e gli altri tutti, torniamo a discutere chiedendoci il perché. Quali sono le ragioni che spingono i giovani a fumare. Il gruppo è sempre molto attivo. Anche chi vive il problema solo marginalmente si cala in questa utile e proficua simulazione.

I motivi sono molteplici: dipendenza, la pressione dei pari, volersi sentire adulti, problemi personali o familiari, provare nuove esperienze, andare contro le regole (in quanto adolescenti è normale).

I risultati dei 'perché ' vengono riportati su singoli post-it e appesi a due cartelloni differenti (sono sempre due i gruppi di lavoro).

Segue il tempo della condivisione di quanto discusso nel gruppo. Uno speaker presenta una ad una le ragioni. Si possono integrare, se per caso altre ragioni sono sopraggiunte. Chiunque può farlo.

Ora in gruppo dobbiamo trovare una soluzione per ogni ragione. Soluzioni senza giudizio, senza esprimere commenti. Si va dalla necessità, da parte della scuola, di informare, tramite esperti o lezioni interdisciplinari, alla settimana PBL (project based learning), si pensa di aumentare i momenti di attività fisica, e ancora tecniche alternative di rilassamento, disponibilità all'ascolto ed empatia rispetto al problema, area riservata al fumo.

Per queste soluzioni la nostra mente critica dovrà, in una fase successiva, vagliare sforzi e benefici per l'attuazione delle soluzioni. Collocheremo i post it su un grafico dove le ascisse sono i benefici da 1 a 100 e le ordinate sono l'impegno richiesto, sempre da 0 a 100.

La mente elabora ed isola le soluzioni del quadrante superiore sinistro. Poco impegno, ottimi risultati. Ci fanno discutere le soluzioni nel quadrante superiore destro, dove a quota cento per sforzi e benefici si colloca la PBL. Questo risultato ci fa pensare: occorrono impegno e investimento di energie, da parte della comunità scolastica tutta. I risultati tuttavia sembrano davvero garantiti. Dopo l'analisi e la sintesi, la scelta si compie in un'unica direzione. Un percorso arduo, difficile, impervio. Tuttavia stimolante, come ogni sfida.

DAY 5 - 27 maggio 2022

Siamo all’ultimo appuntamento. Dobbiamo continuare a seguire il filo rosso di queste giornate: Empty the Box . Iniziamo con un’ora di yoga: Gabriela ci impartisce istruzioni a due livelli, per principianti ed esperti. La partecipazione è volontaria, nessuno è costretto ad andare oltre i propri limiti. Siamo sulla terrazza con lo sguardo alle montagne, vediamo il Teide e il Conde.

Gli esercizi sono per me più faticosi di quanto pensassi, ma mi supero e, a parte qualche problema di equilibrio, sono soddisfatta delle mie prestazioni. Torniamo a lavorare in gruppo ripartendo dai risultati dell’ultima fatica di ieri.

Scegliendo una attività dobbiamo dettagliarne le fasi di realizzazione: scegliamo di implementare la settimana PBL il cui tema principale è la prevenzione contro le dipendenze, in particolare il fumo, che rende irrequieti e aggressivi coloro che attraversano frequenti crisi di astinenza anche durante l’orario scolastico.

Per organizzare questa settimana si tratta di esplicitare fasi, ruoli, attori coinvolti, tempistica.

Quanto più il programma sarà dettagliato, quanto maggiormente l’organizzazione ne beneficerà e dunque i risultati saranno positivi. L’efficienza produrrà efficacia.

Gli insegnanti organizzano workshop (laboratori) per la loro materia, si predispone un calendario dei laboratori ai quali parteciperanno gruppi di studenti per classi aperte. In una giornata verranno presentati i laboratori ai ragazzi che potranno scegliere cosa frequentare. Il venerdì della settimana sarà dedicato alla messa a punto di materiali atti a dimostrare e documentare l’attività svolta (video, presentazioni, brochure e altro). Ci viene chiesto di pensare ad eventuali ostacoli: convincere i colleghi che considerano questa iniziativa una perdita di tempo, o che sono riluttanti rispetto al proprio coinvolgimento nell’iniziativa; trovare gli esperti che possono venire a parlare e ad illuminare le nostre menti e quelle degli allievi rispetto ai vantaggi della prevenzione. Come superare gli ostacoli? Pianificando con largo anticipo e, con grande trasparenza, comunicare un piano articolato e dettagliato. Siamo tutti consapevoli che le resistenze al cambiamento sono uno scoglio contro cui si incagliano anche le navi più agili, nonostante siano sospinte da venti favorevoli.

Ci rilassiamo con un gioco di abilità e logica che ci coinvolge a coppie: corde ai polsi intrecciate, dobbiamo liberarci. Con alcuni aiuti da parte di Gabriela, chi non si arrende riesce a districarsi da questo rompicapo che ancora una volta chiama in causa la logica e la concentrazione.

Infine una riflessione sulla tassonomia di Bloom ci conduce alle osservazioni finali: la creatività si pone al vertice della piramide, poggiando su memorizzazione, comprensione, applicazione, analisi, valutazione e infine produzione creativa. La conoscenza ha molteplici livelli e sapremo renderne consapevoli i nostri studenti accompagnandoli nella costruzione della stessa fino al massimo stadio. Questo progressivo divenire della loro formazione permetterà loro di essere cittadini del mondo, aperti alla diversità, disposti al dubbio, consapevoli di poter portare il proprio prezioso contributo al cambiamento della mente e del futuro.

Questo mi porto a casa. Ci siamo confrontati per cinque giorni con mondi diversi, ma ci siamo sentiti affini nella speranza di aggiungere valore alla nostra professione; forse l’idea di poter cambiare lo stato delle cose può ripartire anche da questi confronti, che restituiscono al nostro lavoro una spinta ideale spesso sopita e ci ricolloca in una visione di ottimismo possibile.

on the way back

E’ il giorno della partenza.

Ci siamo scambiati idee e opinioni, siamo venuti a conoscere aspetti delle scuole della nostra Europa che non conoscevamo. Realizzo che la costruzione della nuova Europa si basa su una diversità che arricchisce e che vuole includere. Sappiamo che la realtà è altro, ma nutriamo la nostra mente con esperienze di questo tipo e magicamente anche il nostro respiro si aprirà, insieme a nuovi orizzonti visibili. La conoscenza ha traguardi sempre nuovi da superare e anche insegnanti esperti possono ritrovare l’entusiasmo iniziale misurandosi con le novità, senza sentirsi spaesati o inadeguati. In fondo questo è un ottimo sistema per mettersi nei panni degli altri e dei nostri studenti. Di fronte all’ignoto ci si può sentire perduti, ma la forza sta nel sostegno reciproco che ci si può offrire in quanto esseri umani. Nessun uomo, in fondo, è un’isola, diceva qualcuno.

E l’isola ci lasciamo alle spalle per tornare, rinnovati, al nostro impegno quotidiano. Disillusione e speranza possono coesistere, prevalendo alternativamente una sull’altra. Le ripongo entrambe nella mia valigia e questo mi porto a casa.

Resta comunque la certezza che queste giornate sono state un vero balsamo per l’anima, il corpo e, non da ultimo, per la mente.