La nostra storia



Il Comitato della Società Dante Alighieri a Varsavia è un'associazione di diritto polacco affiliata alla Sede Centrale della Società Dante Alighieri in Roma. La Dante di Varsavia è la più antica associazione italo-polacca della capitale. Le proprie origini risalgono al 1924. Fu costituita come associazione culturale, apartitica e aconfessionale. I rappresentanti delle elite politiche, religiose e culturali di Varsavia erano ben visti nella Dante. Fra i membri del primo e dei successivi Consigli Direttivi, come anche fra i soci più attivi del Comitato, erano annoverati docenti dell’Università di Varsavia, esponenti di spicco del settore della ricerca, cultura ed arte, amministratori locali, rappresentanti dell’alta borghesia e dell’aristocrazia sia di Varsavia che del voievodato della Mazovia, religiosi ed alti esponenti del clero, giornalisti e dipendenti della radio di Varsavia. Il patronato al Comitato della Società Dante Alighieri di Varsavia fu concesso dall’Ambasciatore del Regno d’Italia in Polonia Giovanni Cesare Majoni.

Le attività del Comitato della Dante di Varsavia erano sempre ferventi. Spaziavano dalle conferenze letterarie al mantenimento delle tradizioni italiane, dai concerti di musica classica e contemporanea alle accademie in occasione delle feste nazionali. Alcune cronache della vita dell'associazione si sono preservate sino ad oggi nell'Archivio di Stato di Varsavia. Sappiamo che il primo presidente della Dante a Varsavia fu la professoressa Gemma Schiesari, lettrice di lingua italiana presso l'Università di Varsavia, coadiuvata dai nobili polacchi Jan Zamorski deputato al parlamento per l'Unione Nazional Popolare e Jerzy Mazaraki accademico delle Università di Varsavia e di Napoli, studioso di Carlo Goldoni e successivamente Direttore del Teatro Grande di Varsavia. Nell'anno 1928 a capo del Comitato di Varsavia assurse il principe Wladimir Czetwertynski. Sotto la sua presidenza la Dante si dotò di una propria biblioteca e di un cinematografo, che poteva ospitare contemporaneamente fino a venti persone. In essa venivano proiettati i cinegiornali dell'Istituto Luce, inviati ogni mese dalla Sede di Roma. Inoltre ogni sabato il Comitato della Dante di Varsavia organizzava la lettura dei più grandi capolavori della letteratura italiana, alla quale partecipavano "alcune centinaia di persone", secondo le cronache di quegli anni. Segretario Generale della Dante di Varsavia era la signora Alina Wolff, che dopo la seconda guerra mondiale sposò l'insigne architetto luterano Teodor Bursche, sovrintendente alla ricostruzione di Varsavia nel dopoguerra. 

Il 12 aprile 1930 dopo anni di ricerche la Dante ottenne finalmente una sede degna della propria multiforme azione educativa, culturale e sociale. Alla presenza dell'Ambasciatore del Regno d'Italia Alberto Martin Franklin, del Nunzio Apostolico S.E. Francesco Marmaggi che sarà poi cardinal presbitero e Prefetto della Congregazione per il Clero, fu inaugurata la nuova sede del Comitato di Varsavia in viale Ujazdowski 28, dove attualmente ha sede il Centro per lo Sviluppo dell'Educazione del Ministero della Pubblica Istruzione.

Del Comitato di Varsavia facevano parte persone di ogni convincimento politico e religioso. Fra gli esponenti di spicco del Comitato di quegli anni ci fu anche il fondatore della Chiesa Vetero-Cattolica dei Mariaviti in Polonia, S.Em. Jan Maria Kowalski, ritenuto santo dalle Chiese dell'Unione di Utrecht. Lui che già aveva prodotto una traduzione della bibbia in polacco direttamente dalle fonti ebraiche, nel 1932 tradusse dall'italiano al polacco la Divina Commedia di Dante. L'edizione della Divina Commedia di Kowalski fu impreziosita dalle illustrazioni di Gustavo Dorè.

Ai lavori della Dante a Varsavia presero parte anche il nuovo Ambasciatore del Regno d'Italia a Varsavia Giuseppe Bastianini membro del Gran Consiglio del Fascismo noto per essersi opposto alle leggi razziali in Italia e il Cardinale Augusto Hlond, primate della Polonia, che nel 1946 diventò anche Arcivescovo di Varsavia. Nel 1934, a seguito della decisione di Mussolini di trasformare i comitati esteri de “La Dante” in vere e proprie sedi estere del partito fascista, elemento del sistema di propaganda del littorio, i membri del Comitato di Varsavia decisero di cessare l'attività dell'associazione, dissentendo alle direttive del neo nominato presidente della principale Società Dante Alighieri di Roma, on. Felice Felicioni, di sottoporre le attività dei Comitati al vaglio della Direzione Generale per i Servizi di Propaganda del nascente Ministero della Cultura Popolare. Dopo la seconda guerra mondiale, il Comitato di Varsavia non fu più riattivato.

Il 2 novembre 2021, a quasi cento anni dalla creazione del primo Comitato, sotto gli auspici della Sede di Roma, si è svolta a Varsavia la ricostruzione ufficiale del Comitato della Società Dante Alighieri, che il 26 novembre 2021 è stato ufficialmente registrato nell'albo nazionale delle associazioni tenuto dal Tribunale Distrettuale della Città Capitale di Varsavia.