JAKETA
appendino pieghevole da viaggio
che si prende cura dei nostri vestiti
JAKETA
progettato da Giulio Alberto Bortignon, Sara Griggio e Nicola Peron
Jaketa è un appendiabiti innovativo, compatto e portatile, ideale per vari contesti. Il suo design unico, quando chiuso, richiama la forma di un cavatappi. Una volta esteso, le sue braccia si trasformano, offrendo le funzionalità di un attaccapanni. Da chiuso, le dimensioni ridotte di Jaketa le consentono di poter essere agevolmente tenuta nella tasca della giacca, trasformandola in un supporto per la stessa, quando necessario. Per la sua resistenza, può anche essere utilizzata come gruccia in un armadio e, una volta richiusa, occupare comunque poco spazio. Progettata tenendo conto sia degli aspetti tecnico-produttivi sia della modalità d'uso dei possibili utenti, Jaketa è sia pratica che funzionale, un accessorio utile per ogni occasione.
L’iniziativa
Il progetto proposto dalle aziende alla sede vicentina dell'Università Iuav di Venezia si è concentrato sulla valorizzazione delle potenzialità dello stampaggio a iniezione avanzato, attraverso la creazione di un piccolo oggetto in polimeri da fonte rinnovabile. Strutturato come concorso di progetti, gli oggetti proposti dagli studenti sono stati pensati per essere impiegato in manifestazioni fieristiche e di formazione, hanno un'utilità pratica, un valore d'uso e un impatto significativo a lungo termine. Inoltre, i progetti hanno offerto tutti un'occasione unica per dimostrare l'efficacia della cooperazione interaziendale. La base di partenza è stato un brief con specifiche di progetto molto dettagliate, che non solo valorizzano le tecnologie di stampaggio, ma offrono anche ampia libertà nella scelta dei prodotti da disegnare. La collaborazione tra aziende, docenti e studenti ha permesso a questi ultimi di imparare come progettare efficacemente sfruttando queste tecnologie.
Il risultato
Dei 23 progetti pensati degli studenti e proposti alle aziende Jaketa ne è risultato il vincitore. L'obiettivo di tutti era di non essere dei gadget, ma degli oggetti utili, di lunga durata, da utilizzare e regalare durante le fiere di settore (le prime saranno Mecspe, Bologna, marzo 2024 e Smart Plastics 2024) o nelle iniziative di formazione per presentare e spiegare lo stampaggio avanzato a iniezione.
Tutti i progetti sono oggetti smart (nel senso di furbi e innovativi) pensati perché possano essere apprezzati, tenuti e utilizzati a lungo fuori da queste manifestazioni in modo che non finiscano in un cassetto subito dopo la fiera come avviene spesso per i soliti gadget.
Questo per dare valore del materiale polimerico (in questo caso di origine rinnovabile, non fossile) allontanandosi il più possibile dal concetto di usa e getta.
il collaborazione con
Ewikon ideatrice dell’iniziativa con Iuav, produttrice di alte tecnologie per lo stampaggio a iniezione che, nello specifico, promuove l’utilizzo del “canale caldo” che permette di ottimizzare l’utilizzo dei polimeri nello stampaggio evitando sfridi
Uniform azienda specializzata nella produzione di stampi ad alta qualità per lo stampaggio a iniezione dei polimeri
Guzman Polymers in questo caso fornirà il materiale per mostrare come possa essere valorizzato: un biopolimero
Wittmann Group produttrice dei macchinari per lo stampaggio a iniezione, es: pressa, ecc.
Chem Trend produttrice di distaccanti per gli stampi e di sistemi per il cambio colore
Kistler leader nelle tecnologie digitali per misurare e analizzare i dati provenienti dalle macchine di stampaggio
con il coinvolgimento di
60 studenti e studentesse del secondo anno del Corso di laurea in Design – sede di Vicenza dell’Università Iuav di Venezia
Laboratorio di Circular Design – prof.ssa Laura Badalucco con Alessandro Zannoni
Laboratorio di Design e Tecnologie – prof. Luca Casarotto con Elena Colombini
e dei laboratori e centri di ricerca
Centro studi Futuro Continuo dell'Università Iuav di Venezia, che ha organizzato e promosso l'iniziativa e collaborato allo sviluppo del progetto
Laboratorio di ricerca TE.SI dell’Università degli Studi di Padova, che riceverà lo stampo alla fine di questa iniziativa e del giro nelle fiere per utilizzarlo a fini didattici, di ricerca e di formazione con le imprese