Questo spazio virtuale risponde all’esigenza avvertita dall’ I.T.S. “G.Deledda” di riflettere sulla piaga del bullismo con l’intento di “far quadrato” contro questa forma di prevaricazione. Pertanto, la comunità scolastica non può esimersi dal confrontarsi con questo problema, contrapponendo al fenomeno l’attenzione sistematica dei bisogni dell’allievo facendo leva sulle fondamenta pedagogiche che ispirano la sua azione. La scuola, pertanto, ha il dovere di attivare ogni azione preventiva o contrastiva, in sinergia con le famiglie i docenti le istituzioni, conformemente alla normativa vigente, e alle rispettive responsabilità.
L’ I.T.S. “G.Deledda”, per favorire il clima cooperativo e la serena crescita umana adotta a missione permanente una didattica solidale attivando protocolli d’azione volti a prevenire e contrastare il bullismo.
Cosa si intende per bullismo?
Per bullismo s’intende un comportamento aggressivo ripetitivo nei confronti di chi non è in grado di difendersi.
Solitamente, i ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte c’è il bullo, colui che attua dei comportamenti violenti fisicamente e/o psicologicamente e dall’altra parte la vittima, colui che invece subisce tali atteggiamenti.
Le principali caratteristiche che permettono di definire un episodio di “bullismo” sono l’intenzionalità del comportamento aggressivo, la sistematicità delle azioni aggressive fino a divenire persecutorie e l’asimmetria di potere tra vittima e persecutore.
Bullismo a scuola
I comportamenti violenti che caratterizzano il bullismo sono:
Offese, parolacce e insulti;
Derisione per l’aspetto fisico o per il modo di parlare;
Diffamazione;
Esclusione per le proprie opinioni;
Aggressioni fisiche.
Per gli psicologi si tratta di una vera e propria emergenza, che può essere contrastata a partire dall’intervento a scuola.
La figura dello psicologo all’interno della scuola appare fondamentale, per individuare in maniera tempestiva i disagi prima che possano favorire lo sviluppo di sindromi psicologiche.
Cyberbullismo
Il cyberbullismo è un atto aggressivo, intenzionale condotto da un individuo o un gruppo usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo, contro una vittima che non può difendersi. Esso ha delle specifiche caratteristiche: il bullo può mantenere l’anonimato, ha un pubblico vasto, ossia il web, e può controllare le informazioni personali della sua vittima.
La vittima al contrario, può avere delle difficoltà a scollegarsi dal web, non può vedere il volto del suo aggressore, e non conoscere i rischi nella condivisione delle informazioni personali.
Per queste difficoltà la vittima può arrivare a compiere atti tragici.
I segnali che possono aiutare un genitore a capire se il proprio figlio è vittima di cyberbullismo sono:
Utilizzo eccessivo o rifiuto ad utilizzare internet.
Chiudere le finestre aperte del computer in presenza di qualcuno.
Frequenti invii attraverso internet dei compiti svolti.
Lunghe chiamate telefoniche ed omissione dell’interlocutore.
Immagini insolite trovate nel computer.
Disturbi del sonno e dell’alimentazione.
Disturbi psicosomatici (mal di pancia, mal di testa, ecc).
Mancanza di interesse in occasione di eventi sociali che includono altri studenti.
Chiamate frequenti da scuola per essere riportati a casa.
Bassa autostima e comportamenti diversi dal solito.
Inspiegabili beni personali guasti, perdita di denaro, perdita di oggetti personali.
Ti è tutto chiaro?
nel caso… non esitare a contattarmi!
Ciao
Il team
Referente: politopietrosalvatore@itdeleddalecce.edu.it
*testo liberamente tratto da www.stateofmind.it/tag/bullismo/ per saperne di più visita il sto.