Relazione sulla visita guidata all'Area delle Fate

Ieri, mercoledì 4 ottobre , siamo andati all’area delle fate con il pulmino. Le archeologhe ci hanno raccontato che, probabilmente, ci sono stati i Greci e che avevano costruito un villaggio e che prima ci vivevano gli Enotri. Ci hanno mostrato ossi, che suppongono fossero mandibole di cavallo, braccialetti di bronzo che, però, erano ossidati ed erano di colore verde. C’erano pezzi di vasi, della base, lato, interno e il bordo e per individuare quanto era grande il vaso, usavano una carta millimetrata per misurare la lunghezza e il calibro per misurare lo spessore. Il risultato veniva disegnato e si vedevano tutte le parti. Avevano trovato anche dei pezzi di un tetto su cui era disegnato un volto e si pensa che fosse il volto della dea Artemide. Gli strumenti che usano sono: il rastrello che si usa per togliere le foglie o pezzetti di legno dal punto in cui devono scavare e si mettono dentro un secchio. Poi per scavare usano la pala; scavando trovano prima uno strato di terra sabbiosa. Poi, quando si trova un oggetto si misura con un paletto che viene messo in verticale ed è di colore rosso e bianco e ogni colore misura 10 cm. Una volta finito di fare tutti i procedimenti si fà la foto con una macchina fotografica. E’ piaciuto vedere il tutto e a quale popolo apparteneva e mi è interessato vedere la mandibola di cavallo e i braccialetti di bronzo.


Michela Imbrogno

Classe V Rose Centro