Uscita Didattica

Area delle Fate

In data 3 Ottobre 2023, noi alunni della scuola secondaria di primo grado “L.Docimo”, abbiamo trascorso la nostra mattinata in compagnia di alcuni studiosi universitari, presso il sito archeologico “Area delle Fate” situato a Rose, un piccolo comune della Calabria, che conta poco più di 4000 abitanti.

Il posto visitato, immerso nelle campagne di Via San Leonardo, fu nel lontano VII secolo a.C abitato dai Greci e da altre popolazioni antiche, che avevano la necessità di utilizzare le acque del Crati per navigare e i per bisogni primari.

È iniziato tutto nel lontano 2012 quando un anziano signore, passeggiando per le valli “rosetane”, ha notato uno strano blocco in pietra, dalla forma squadrata, che ha subito segnalata a chi di competenza.

Da qui sono iniziate le ricerche che hanno portato alla luce un intero sito archeologico nelle incolte aree del paese.

Grazie all’operato dell’Università e del Comune, sono iniziati gli scavi, interrotti nel 2019 per via della diffusione del Covid, poi ripresi a maggio di quest’anno.

Noi alunni attendevamo emozionati gli autobus, per intraprendere la nostra prima uscita didattica, in compagnia dei nostri professori. Giunti a destinazione, abbiamo percorso un lungo, sterrato e scosceso sentiero, fino ad un grande cancello dove siamo stati accolti da alcuni giovani archeologi, che indossavano un pettorina arancione catarifrangente e un casco giallo.

Una ricercatrice di nome Elisa ci ha raccontato la storia di quest’area e le scoperte in corso. Inoltre, un esperto ci ha spiegato l’uso del drone e del treppiedi per scattare le foto e ci ha mostrato gli utensili che vengono utilizzati per gli scavi.

Il momento più divertente è stato vestire i panni degli archeologi: esaminare i reperti, misurare i disegni dei ritrovamenti in tre angolazioni differenti su carta millimetrata, effettuare il processo di pulizia tramite l’uso di strumenti appositi. Abbiamo poi osservato i numerosi resti: cocci in ceramica di vari vasi, braccialetto in bronzo da bambino, mandibola di un animale ancora non identificato, scarabeo portafortuna con l’incisione di geroglifici egizi e numerose tegole appartenenti alla struttura crollata, un tempo considerata tempio degli Etroni. Il tempio era caratterizzato dalla presenza di enormi blocchi squadrati e tegole in argilla, raffiguranti i volti delle divinità: come quello della dea Artemide.

Abbiamo terminato la meravigliosa uscita, osservando gli archeologi impegnati alla scoperta di nuove storie. Ripensando ad ogni interessante ed istruttivo momento di questa esperienza, ci siamo diretti verso l’autobus, che ci aspettava nella parte più alta del sentiero, precedentemente percorso per ritornare a scuola.

Noi tutti abitanti di Rose speriamo di vedere esposti al più presto questi antichi manufatti e quelli attualmente conservati a Sibari, in un vero e proprio museo che appartenga al nostro Comune e che valorizzi il nostro territorio.