GOAL 12


Il Goal 12 dell'Agenda 2030 si occupa di raggiungere i modelli di consumo e produzione responsabili. È necessario ristabilire l’equilibrio tra produzione e consumo, uno degli obiettivi irrinunciabili per la sopravvivenza del pianeta. Questo migliorerà la qualità della vita, riducendo al minimo l’utilizzo di materiali tossici e le emissioni di rifiuti e inquinanti durante il ciclo di vita di prodotti e di servizi.


SITUAZIONE ATTUALE

Uno degli aspetti critici è il peggioramento della cosiddetta material footprint (impronta materiale), l’insieme delle materie prime utilizzate per soddisfare la domanda di consumo finale. Rileva le pressioni esercitate sull’ambiente per sostenere la crescita economica. Questa impronta cresce sempre di più, negli ultimi 30 anni si è registrato un aumento del 70% come rilevato dall’Onu.

Un altro aspetto critico, è lo spreco alimentare; un terzo del cibo prodotto per il consumo, viene perso o gettato come rifiuto e l’80% dei rifiuti provengono dalle case. Mentre solo una piccola parte viene utilizzata. Questo dato è estremamente negativo se consideriamo che la produzione di cibo per consumo umano comporta anche uno spreco delle risorse utilizzate per produrlo, trasportarlo e gestirlo.


COSA SI PUÒ FARE?

Per consentire il passaggio a modelli di consumo e produzione sostenibile, l'iniziativa politica è uno strumento indispensabile. Bisogna infatti, ridurre gli sprechi e attivare pratiche di sostenibilità in tutti i settori dell’economia. Nel 2018 più di 70 Paesi e l’Unione Europea hanno votato provvedimenti a favore di questi obiettivi. Per una crescita sostenibile, non si può continuare a pensare di usare un modello economico basato sulla sequenza “produzione-consumo-rifiuto-smaltimento”.

Questo modello (lineare) dove ogni prodotto interrompe il suo ciclo vitale e si trasforma in rifiuto anche pericoloso.

L'economia circolare si basa sulle materie prime-secondarie, ovvero materie già utilizzate in cicli produttivi precedenti, recuperate da scarti e rifiuti e rigenerate per essere reimmesse in un nuovo ciclo di produzione. Ma riciclare non è l'unico aspetto su cui si basa il modello dell'economia circolare, è importante anche Ridurre e Riutilizzare. Questi ultimi hanno molto a che fare anche con il comportamento di noi cittadini nelle nostre scelte di consumo. Introdurre questa economia implicherà una trasformazione del quadro economico a livello globale.


IN ITALIA

L’Italia ha attuato un suo percorso di miglioramento nell’ambito della produzione e del consumo. Sono stati registrati dei miglioramenti ma mancano ancora molti dati per avere una visione completa sullo stato dell’impegno del Paese su questo fronte. Occorre ancora innovare i modelli di produzione, incoraggiando le aziende a valutare l’impatto socio-ambientale dei propri prodotti e sensibilizzando i consumatori al consumo consapevole.

L'ASVIS ( azienda italiana per lo sviluppo sostenibile) segnala un importante progresso tra il 2010 e il 2017. Ciò è dovuto al miglioramento nella percentuale di riciclo dei rifiuti e nella circolarità della materia (la percentuale di materia che viene recuperata ed introdotta nell’economia sul consumo totale). Oltre a ciò, è in costante diminuzione il consumo materiale interno per unità di Pil.

COME POSSIAMO AGIRE NOI?

Noi possiamo favorire l'economia circolare scegliendo oggetti riutilizzabili ( bottiglie di vetro, sacchetti biodegradabili …) comprare capi di abbigliamento di seconda mano cercando di diminuire la domanda e la produzione. Sostenere la responsabilità aziendale partecipando con petizioni, manifestazioni e campagne che sostengano le pratiche ecosostenibili suggerendo comportamenti responsabili. Noi possiamo renderci utili diffondendo questo progetto a più persone possibili e trovando sempre più sostenitori. È importante rimanere sempre informati e non disinteressarsi. Dobbiamo impegnarci nel cambiare le nostre abitudini alimentari cercando di sprecare meno.

Diani Elena