GOAL 1: SCONFIGGERE LA POVERTÀ

Sconfiggere la povertà nel mondo è il primo dei 17 obiettivi (goal) indicati dall’Agenda 2030. È la sfida più grande da vincere, l’obiettivo prioritario da raggiungere per promuovere uno sviluppo sostenibile della Terra.

La povertà è una condizione nella quale le persone non hanno abbastanza risorse per soddisfare i bisogni dell’uomo.

La povertà va ben oltre la sola mancanza di guadagno e di risorse per assicurarsi da vivere in maniera sostenibile. Tra le sue manifestazioni c’è la fame e la malnutrizione, l’accesso limitato all’istruzione e agli altri servizi di base, la discriminazione e l’esclusione sociale, così come la mancanza di partecipazione nei processi decisionali.

La crescita economica deve essere inclusiva, allo scopo di creare posti di lavoro sostenibili e di promuovere l’uguaglianza. Può essere descritta come una limitazione delle possibilità di vita ed uno svantaggio nella vita culturale e sociale.

Inoltre la povertà ha tre effetti: fisici, poiché può comportare a problemi fisici come la malnutrizione, psicologici, quali il senso di fallimento dato il divario che si crea tra ciò che si vorrebbe e ciò che si ha, e sociali, poiché le persone tendono a trattare in modo diverso le persone povere. Infine questo fenomeno può portare all'emarginazione, che può assumere caratteri di discriminazione.


I DATI GLOBALI

Rispetto al 1990 gli indici di povertà estrema sono diminuiti di più della metà. Ma nei paesi in via di sviluppo del mondo 1 persona su 5 vive in condizioni di povertà estrema (836 milioni di persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno). Milioni di persone guadagnano così poco. E la maggior parte vive in Asia Meridionale e Africa Subsahariana.

Povertà che si traduce in fame, malnutrizione, bassi livelli di istruzione, accesso limitato ai servizi fondamentali, esclusione sociale, mancanza di partecipazione alla vita civile.

La povertà relativa, invece, è un concetto diverso. Si tratta dell’impossibilità di fruire di beni o servizi in rapporto al reddito di un determinato Paese. Chi si trova in povertà relativa, quindi, potrebbe comunque avere il minimo necessario per la sopravvivenza ma non usufruire di tutte le possibilità e i servizi disponibili in un Paese.

Gli indici di povertà più alti si riferiscono solitamente a paesi piccoli, a rischio, dove la popolazione convive da anni con conflitti e guerre che non sembrano avere fine. Solo nel 2014 ogni giorno più di 40mila persone hanno dovuto lasciare tutto e scappare dal terrore, cercando aiuto nei paesi vicini.

E la povertà colpisce i più deboli, i bambini. Un minore con meno di 5 anni su 7 non ha un’altezza adeguata all’età, a causa della malnutrizione.


COME COMBATTERE LA POVERTÀ

L’obiettivo di tutti è quello di combattere la povertà, e per riuscirci bisogna impegnarsi e lavorare per regalare un futuro migliore e una vita dignitosa a milioni di persone:

  • Per prima cosa c’è bisogno dell’aiuto delle istituzioni per combattere la povertà: occorre adottare politiche economiche sostenibili, che tengano conto delle esigenze delle popolazioni più povere.

  • Esiste una forte correlazione tra istruzione e povertà. Chi non è istruito ha difficoltà a trovare lavoro. Uno dei modi per porre rimedio a questa situazione è costruire scuole che siano vicine ed economicamente accessibili per tutti.

  • La parità di genere è fondamentale, in molti Paesi ci sono degli antichi retaggi culturali che impediscono alla popolazione di risollevarsi dalla condizione di povertà estrema in cui vivono. Come la situazione delle donne che vengono messe in secondo piano.

  • I Paesi del Terzo mondo devono diventare autosufficienti, devono essere capaci di produrre in maniera autonoma ciò di cui hanno bisogno. Questo è un passaggio molto importante per combattere la povertà.

  • Per combattere la povertà c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa per aiutare i Paesi poveri. Bastano dei gesti solo in apparenza piccoli: fare volontariato, non sprecare cibo e l’adozione a distanza.



LA POVERTÀ IN ITALIA

L'ASviS segnala che nel nostro Paese il raggiungimento del Goal 1 è in peggioramento.

La crisi Covid fa aumentare i nuovi poveri in Italia e ricade in particolare su famiglie con minori, donne, giovani, e persone con attività lavorativa.

La crisi legata al Covid-19 ha purtroppo avuto un fortissimo impatto sulla povertà in Italia. La situazione di partenza presentava già diverse criticità. Come certificato dall’Istat, nel 2019 1,7 milioni di famiglie vivevano in condizioni di povertà assoluta, un numero pari al 6,4% del totale. Nel 2020 la povertà in Italia è cresciuta in modo sensibile, stabilendo il record rispetto ai dati raccolti dall'Istat dal 2005: sono oltre 2 milioni le famiglie in povertà assoluta.

Sebbene il Sud Italia presenti nel 2020 ancora una volta la situazione più grave, per quanto riguarda l’incidenza della povertà assoluta tra le famiglie, è il Nord Italia ad aver sofferto maggiormente della crisi dovuta alla pandemia da Covid-19. La percentuale delle famiglie in povertà assoluta, infatti, sale dal 5,8 al 7,6% nel Nord Italia.


LE ZONE PIÙ POVERE DEL MONDO

Al giorno d’oggi, la povertà si estende “a macchia di leopardo”. In altre parole, riguarda tutto il mondo, da nord a sud. Eppure, è possibile individuare zone del pianeta dove si trovano, i Paesi più poveri del mondo:

  • Africa Subsahariana: 42,7 percento

  • Asia meridionale: 18,8 per cento

  • Asia orientale e zona del Pacifico: 7,2 per cento

  • America Latina e Caraibi: 5,6 per cento

In particolare, la popolazione dell’Africa Subsahariana ammonta a circa un miliardo. Significa che quasi 430 milioni di persone vivono in condizione di povertà estrema.


LA SITUAZIONE ATTUALE IN EUROPA E IN ITALIA

La pandemia sta determinando un arretramento nel cammino verso l’attuazione dell’agenda 2030. Il milione di morti, il peggioramento delle condizioni igienico-sanitarie, l’aumento della disoccupazione le difficoltà finanziarie nei paesi più poveri, sono solo alcuni dei fenomeni che stanno impattando negativamente su molti dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Nel 2020 si prevede una risalita verso valori compresi tra l’8,4% e l’8,8%.

Ma nonostante la pandemia abbia causato danni all’economia mondiale, la situazione del Goal 1 in Europa sembra essere stazionaria. Ma in Italia si confermano gli effetti negativi della crisi in atto, nonostante l’intervento del Governo a sostegno delle imprese e dei lavoratori. La crisi dovrebbe portare a un crollo del PIL pari al 9,6%, e una riduzione del reddito disponibile pari al 3,1%. Quindi appare molto evidente l’impatto negativo della pandemia su questo obiettivo assolutamente centrale dell’Agenda 2030.


GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA POVERTÀ

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò il 17 ottobre Giornata mondiale contro la povertà. La Risoluzione invita gli Stati Membri a dedicare questa giornata alla promozione di iniziative volte all’eliminazione della povertà. Il 17 ottobre è dedicato allo sforzo e alla dedizione nella lotta contro la povertà. E sono proprio i poveri le persone in prima linea nel combattere questo fenomeno globale. La piena partecipazione di coloro che vivono in povertà deve essere al centro delle politiche e delle strategie per un futuro sostenibile.


TRAGUARDI DA RAGGIUNGERE ENTRO IL 2030

Ridurre della metà la quota di persone che vivono in ogni forma di povertà.

A livello nazionale migliorare i sistemi di protezione sociale e le misure di sicurezza.

Entro il 2030 assicurare a tutti uguale diritto all'accesso alle risorse economiche, ai servizi di base, alle nuove tecnologie, ai servizi finanziari, alle risorse naturali.

Rafforzare la resilienza dei poveri e di chi vive in condizioni di fragilità. Comprese le vulnerabilità legate agli eventi climatici estremi, alle catastrofi naturali, oltre che ai disastri economici e sociali.

Garantire la mobilitazione di risorse attraverso la cooperazione allo sviluppo e per aiutare i paesi in via di sviluppo con programmi e politiche ad hoc.

Realizzare a livello nazionale e internazionale sistemi di politiche volte allo sviluppo a favore dei poveri e a chi è discriminato.

Entro il 2030 eliminare nel mondo la povertà estrema.


Misure di questa natura dovrebbero consentire entro il 2030 di ridurre almeno della metà la percentuale di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta, ma da sole non bastano per sradicare del tutto la povertà dal mondo. È necessario infatti che gli Stati collaborino tra loro al fine di creare politiche comuni a livello regionale, nazionale e internazionale per promuovere investimenti nelle azioni di lotta alla povertà e alla discriminazione.


SITOGRAFIA

https://i404.it/lifestyle/societa/agenda-2030-obiettivo-1-poverta/

https://adozioneadistanza.actionaid.it/magazine/combattere-poverta/

https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/poverta_in_italia_tutti_i_numeri

https://www.ecobionews.eu/2020/10/22/goal-1-poverta-zero/


LOIACONO FRANCESCA