IIS MATTEO RICCI - MACERATA


Il Giorno della Memoria

Per non dimenticare

L'impegno a tenere viva la memoria della Shoah è da sempre particolarmente sentito dal nostro Istituto. Ne sono testimonianza gli originali lavori multimediali realizzati dai nostri studenti, che ora vengono qui raccolti affinché possano costituire materiale utile per tutti coloro che desiderino approfondire i fatti e cogliere spunti di attualizzazione

Giorno della memoria 2023

24 gennaio 2023: Incontro con lo storico Matteo Petracci di Unicam - Scarica la locandina

TG Sedimenti della memoria 

Elaborato multimediale presentato al concorso "I giovani ricordano la Shoah" edizione 2021. Il video è stato realizzato dagli studenti dell'IIS Matteo Ricci che hanno partecipato al progetto Sedimenti della memoria

Mi chiamo Anna

Il lavoro è stato svolto dalla classe 4A del Liceo delle Scienze Umane, coordinata dalle professoresse Roberta Eugeni e Giulia Compagnucci ed è stato selezionato a livello regionale per la partecipazione al concorso "I giovani ricordano la Shoah" guadagnandosi la partecipazione alla fase nazionale che si concluderà il 27 gennaio, Giorno della Memoria.

Leggi la presentazione del video

“Mi chiamo Anna” è il lavoro realizzato per la partecipazione al concorso “I giovani ricordano la Shoah”; in occasione del “giorno della memoria”, ci siamo immersi in questa iniziativa per ricordare la tragedia vissuta dagli ebrei, evento storico che non vorremmo mai dimenticare, ma comprendere. Si è rivelata un’occasione importante per tutti noi la realizzazione di questo progetto, che ha richiesto nell’esecuzione molto impegno e collaborazione, dimostrata nonostante il difficile periodo che stiamo vivendo.

Il lavoro vede protagoniste tre ragazze che sono accomunate dallo stesso nome, Anna, e da un vissuto di grande sofferenza; però vivono esperienze diverse in periodi diversi: la prima Anna vive l'attuale situazione pandemica e riflette su comportamenti e sensazioni vissute in un momento così devastante. Il lavoro prosegue con la presentazione di Anna che ha sperimentato la deportazione ad Auschwitz, ispirata dalla storia di Anna Frank, testimoniata dal suo diario. Siamo partiti da un fondamentale interrogativo storico, ovvero: cosa sarebbe successo se Anna fosse riuscita a sopravvivere al campo di sterminio? Abbiamo quindi immaginato la storia di una bambina che in cantina trova il diario di Anna, lo porta al nonno e legge delle pagine che parlano della sua tragica vicenda. Infine, abbiamo raccontato di una Anna internata nel maceratese e intorno alla sua storia abbiamo creato una sorta di intervista a questa ragazza immaginaria. 

In conclusione, vorremmo leggervi questa riflessione scritta da un' alunna della nostra classe , nella quale ci ritroviamo noi tutti della 4A del liceo delle scienze umane: chiamatemi Anna, anche se questo non è il nome che i miei genitori hanno scelto per me, chiamatemi Anna come Anna ad Auschwitz, Anna internata in un campo nella mia stessa terra, Anna che combatte contro il covid, Anna che soffre, che respira a fatica, che ha paura. Chiamatemi Anna perché ciò vi costringa a ricordare, ascoltate la mia voce e lasciatevi coinvolgere. “Mi chiamo Anna”: tre tecniche, tre storie, tre donne, tre sopravvissute, un solo nome. “Giornata della memoria”: noi della 4A non dimentichiamo, vogliamo ricordare per comprendere. Noi siamo Anna, e tu? 

Altri progetti realizzati dagli studenti negli anni precedenti

I giovani ricordano la Shoah
(a.s. 2019-20)

L'antigiudaismo
nel Basso Medioevo

Nessuna notte è infinita

Ulteriori materiali di approfondimento