Oggi è molto diffusa tra noi giovani la cultura dei tatuaggi, un modo di espressione, dove ognuno di noi rappresenta un simbolo o una scritta che lo possa distinguere.
Il nostro paese ancora non è molto aperto a questo tipo di pensiero, le persone tatuate a volte vengono giudicate solo dal loro “involucro” e magari etichettati solo per una scelta che hanno fatto.
Magari queste persone sono elementi validi nella società, persone che fanno qualcosa di buono e che con la loro scelta non danneggiano nessuno.
Allora perché giudicare una persona da un tatuaggio? Perché una persona deve essere meno di un’altra solo perché ha fatto una scelta diversa da un altro? Ancora oggi alcuni posti di lavoro escludono a priori persone tatuate anche se valide, questo per me rimane un gesto di discriminazione che dovrebbe essere superato e dare a tutti le stesse possibilità valutando l’individuo non sul suo aspetto esteriore ma sulle sue potenzialità.
Alessio Molinari 5B-f