I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento
La Legge di bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha previsto sostanziali modifiche nella strutturazione dei percorsi di “Alternanza scuola-lavoro” – già introdotti dal D. Lgs. N. 77/2005 e resi obbligatori dalla L. 107/2015- cambiando la loro denominazione in “Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento” (PCTO) e, a decorrere dall’anno scolastico 2018/19, ne ha ridotto la durata minima complessiva.
Secondo la normativa in vigore, dunque, il numero di ore minimo complessivo attraverso cui sviluppare i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento è di:
210 ore minime nel triennio degli istituti professionali;
150 ore nel secondo biennio e nel quinto anno degli istituti tecnici;
90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei percorsi liceali.
Per gli Istituti Professionali, il D.Lgs. n. 61/2017, recante la Revisione dei percorsi dell’Istruzione professionale, ha previsto la possibilità per gli studenti degli istituti professionali di iniziare a svolgere i PCTO sin dal secondo anno del quinquennio.
La progettazione dei percorsi, anche in un’ottica pluriennale, deve essere coerente con gli obiettivi formativi individuati nel PTOF dell’istituzione scolastica e con la specificità dei percorsi formativi.
Il potenziamento dell’offerta formativa attraverso l’alternanza scuola lavoro (PCTO), aveva già trovato puntuale riscontro nella legge 13 luglio 2015, n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, che ha inserito organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzione. Rispetto al corso di studi prescelto, la legge 107/2015 stabiliva un monte ore obbligatorio, attraverso il rafforzamento delle ore di formazione cosiddette 'on the job'. Le ore da svolgersi in Alternanza venivano individuate in almeno 400 per gli Istituti Tecnici e Professionali da svolgersi nel secondo biennio e nell’ultimo anno e per i Licei in almeno 200 ore nel triennio. Con queste nuove modalità di attivazione, le caratteristiche intrinseche dell’alternanza scuola lavoro, già delineate dalle norme in precedenza emanate, cambiavano radicalmente. L’Alternanza scuola-lavoro, originariamente pensata nel D. Lgs. N. 77/2005 come una modalità di apprendimento flessibile ed equivalente che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta ad una domanda individuale di formazione da parte dell’allievo (on demand), ora si innesta all’interno del curricolo scolastico e diventa componente strutturale della formazione “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”.
Nonostante la riduzione oraria, i PCTO rimangono attività obbligatorie che l’istituzione scolastica deve progettare, ponendo particolare attenzione alla dimensione orientativa e all’acquisizione delle competenze trasversali (Soft Skills).
La dimensione orientativa
L’orientamento svolge un ruolo chiave nelle politiche europee sull’istruzione e la formazione attivate fin dal 2000 in seguito alla strategia di Lisbona.
Il processo di orientamento, che si configura come diritto permanente finalizzato a promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale, rappresenta, nel panorama italiano dell’istruzione e della formazione, parte integrante del percorso educativo, a partire dalla scuola dell’infanzia.
In questa prospettiva il docente assume il ruolo di facilitatore dell’orientamento, capace di definire approcci e strumenti in grado di sostenere gli studenti nello sviluppo della propria identità e di sviluppare la capacità di compiere scelte consapevoli e responsabili lungo tutto l’arco della vita.
Lo sviluppo delle competenze trasversali
Le competenze trasversali o soft skills, assumono forme diverse nei vari contesti e continuano a svilupparsi durante tutto l’arco della vita. Le soft skills sono competenze relazionali, metodologiche e personali come, ad esempio, la capacità di comunicare, negoziare, lavorare in team, la creatività, l’adattabilità al cambiamento, la gestione del tempo, la gestione dei conflitti ecc…..
Obiettivi
I percorsi sono pertanto «volti alla realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi e degli obiettivi generali e specifici di apprendimento stabiliti a livello nazionale e regionale» (art. 4 D. Lgs. 77/2005).
I PCTO, come già l’ASL, attivano “modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica” (D. Lgs. 77/2005). Una nuova modalità di fare scuola per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, “utilizzando l’azienda come aula”
L’alternarsi di momenti formativi in aula e di esperienze “sul campo” rappresenta una metodologia propria della “nuova scuola”, non più centrata sulle conoscenze disciplinari ma sulle competenze personali, quelle che consentono di affrontare in modo consapevole e attivo le responsabilità della vita adulta.
Con la metodologia di alternanza scuola lavoro si alternano attività presso la scuola, con particolare rilevanza dei laboratori e dei progetti, ed attività esterne, sotto forma di visite, stages, ricerche, compiti reali, per sviluppare alcune delle competenze del profilo di indirizzo della scuola.
In tal modo si persegue una formazione efficace e si colloca l’attività formativa entro situazioni di apprendimento non più rivolte a saperi inerti, ma inserite nella cultura reale della società.
La progettazione
I Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento costituiscono una metodologia didattica svolta sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica; il giovane che sviluppa l'esperienza rimane giuridicamente uno studente; l'inserimento in azienda non costituisce un rapporto di lavoro; le competenze apprese nei contesti operativi integrano quelle scolastiche al fine di realizzare il profilo educativo, culturale e professionale previsto dal corso di studi prescelto.
Nell’ambito dell’Esame di Stato viene tenuto conto della partecipazione dello studente alle attività di PCTO (per i candidati esterni, le attività ad esse assimilabili) che costituiscono oggetto del colloquio (art. 12 D.Lgs n. 62/2017).
Nel Patto educativo di corresponsabilità deve essere inserito il riferimento ai PCTO, la progettazione delle attività in PCTO segue gli orientamenti contenuti nella Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in Alternanza.
Il Consiglio di classe, in sede di progettazione, definisce i traguardi formativi dei percorsi in termini di orientamento, di competenze trasversali e/o professionali attese.
Ciascun docente, nella programmazione disciplinare individua le competenze da promuovere negli studenti attraverso i PCTO coerenti con il proprio insegnamento e con le scelte del C.d.C.
I PCTO sono parte integrante del curricolo scolastico, godono di specifiche risorse assegnate dal MIUR e non devono comportare costi o spese per le famiglie degli studenti coinvolti.
La fase di verifica dei PCTO si avvale dell’apporto di vari soggetti ed ha ricadute sulla valutazione disciplinare e sul voto di comportamento. Ciascun docente, nell’esprimere la valutazione disciplinare, tiene conto anche del livello di competenze sviluppate dallo studente attraverso i PCTO e collegate alla disciplina insegnata; il Consiglio di classe, nell’espressione collegiale del voto di comportamento tiene conto anche dell’esperienza dei PCTO seguiti dallo studente; il tutor esterno fornisce all’istituzione scolastica elementi per la valutazione delle competenze sviluppate dallo studente nello svolgimento del percorso; il tutor interno osserva, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate dallo studente; aggiorna il C.d.C. sullo svolgimento dei percorsi.
La certificazione delle competenze può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente. (Guida operativa ASL 2015)
Per comprendere la portata dei cambiamenti, è dunque necessaria una lettura organica delle norme sull’alternanza, che richiede una piena consapevolezza della propulsione innovativa che può efficacemente imprimere sulla didattica e sulla qualità della formazione dei nostri studenti. Questi nuovi strumenti formativi presentano caratteristiche proprie. In comune, le esperienze di stage, tirocinio e alternanza scuola lavoro hanno la concezione del luogo di lavoro come luogo di apprendimento. L’organizzazione/impresa/ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dell’aula e del laboratorio. Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo, quindi, si realizzano la socializzazione e la permeabilità tra i diversi ambienti, nonché gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona.
L'esperienza di ciascun studente sarà soggetta a certificazione: saranno i consigli di classe ad attribuire i relativi crediti conseguiti attraverso le ore di formazione 'on the job' e l'intero percorso alternanza scuola-lavoro verrà valutato all'interno dell'esame di Stato.
Le Linee Guida sui PCTO
Con Decreto Ministeriale n. 774 del 4 settembre 2018, sono state emanate le Linee Guida per i Percorsi per le Competenze trasversali e l’Orientamento. Nelle Linee Guida viene posta l’attenzione alla dimensione orientativa dei percorsi e alla necessità di promuovere nello studente lo sviluppo di competenze trasversali.
L’orientamento svolge un ruolo chiave nelle politiche europee sull’istruzione e la formazione, i PCTO pongono gli studenti nella condizione di maturare un atteggiamento di graduale e sempre maggiore consapevolezza delle proprie vocazioni, in funzione del contesto di riferimento e della realizzazione del proprio progetto personale e sociale, in una logica centrata sull’auto-orientamento.
L'acquisizione delle competenze trasversali permette allo studente di arricchire il proprio patrimonio personale con una serie di conoscenze, abilità e atteggiamenti che gli consentono di assumere comportamenti adeguati rispetto alle diverse situazioni in cui si può venire a trovare, dalla più semplice alla più complessa.
La mission della scuola
L’I.I.S. “Sen. A. Di Rocco” ha sempre riservato all’Alternanza scuola-lavoro- adesso PCTO- un ruolo di primaria importanza, realizzando negli anni attività formative e percorsi che si sono rivelati non solo una metodologia formativa, ma una vera “regola di vita didattica”.
Offrire agli alunni la possibilità di intraprendere un percorso di alternanza scuola lavoro, vuol dire consentire loro di:
realizzare la dimensione orientativa sperimentando fin da subito se le scelte che hanno fatto sono quelle che rispondono ai loro obiettivi (motivazione);
· confrontarsi con l’azienda e il lavoro in situ (acquisizione di competenze professionali);
· realizzare stage e tirocini nazionali ed internazionali (ampliare conoscenze ed obiettivi, applicare le lingue in situazione);
· sviluppare competenze trasversali
· realizzare percorsi formativi in grado di garantire loro il sostegno in tutti i momenti di scelta e transizione della persona, lungo tutto il corso della vita,
· promuovere occupabilità, inclusione sociale e crescita
· comprendere che lo studio teorico non può assolutamente prescindere da una applicazione pratica corretta, guidata, valutata e certificata.
I PCTO che verranno realizzati saranno finalizzati a mettere in grado lo studente di acquisire o potenziare, in stretto raccordo con i risultati di apprendimento, le competenze tipiche dell’indirizzo di studi prescelto e le competenze trasversali, per un consapevole orientamento al mondo del lavoro e/o alla prosecuzione degli studi nella formazione superiore. Tutte le attività condotte in PCTO, siano esse condotte in contesti organizzativi e professionali, in aula, in laboratorio, o in forme simulate, saranno essere finalizzate principalmente a questo scopo.
In particolare, la scelta della forma organizzativa di questi percorsi sarà legata all’indirizzo di studi frequentato dallo studente -tra quelli presenti in istituto- e alla realtà territoriale. Potranno, inoltre, essere attivati vari percorsi formativi rispondenti alle realtà personali degli studenti, nell’ottica della personalizzazione dei percorsi formativi.
I PCTO non rappresentano, comunque, esperienze isolate collocate in un particolare momento del curriculo, ma sono progettati in una prospettiva pluriennale, coerente con quanto previsto nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa di questa istituzione scolastica. Essi possono prevedere una pluralità di tipologie di collaborazione con enti pubblici e privati, anche del terzo settore, nonché con il mondo del lavoro (incontro con esperti, visite aziendali, ricerca sul campo, simulazione di impresa, project-work in e con l’impresa, tirocini, progetti di imprenditorialità, ecc.) in contesti organizzativi diversi, anche in filiera o all’estero, in un processo graduale articolato in varie fasi.
I PCTO possono imprimere una propulsione innovativa sulla didattica e sulla qualità della formazione dei nostri studenti. I vari strumenti formativi attraverso cui essi si realizzano presentano caratteristiche proprie. In comune hanno la concezione del luogo di lavoro come luogo di apprendimento. L’organizzazione/impresa/ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dell’aula e del laboratorio. Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo, quindi, si realizzano la socializzazione e la permeabilità tra i diversi ambienti, nonché gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona.
L'esperienza di ciascun studente sarà soggetta a certificazione: saranno i consigli di classe ad attribuire i relativi crediti conseguiti attraverso le ore di formazione 'on the job' e l'intero percorso di PCTO verrà valutato all'interno dell'esame di Stato.
Attraverso i PCTO, infatti, si permettono l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione delle competenze specifiche previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio che la scuola ha adottato nel Piano dell’Offerta Formativa.
La scuola, quale attore fondamentale della comunità educante, attraverso la progettazione e la realizzazione dei Progetti per le Competenze Trasversali e l’Orientamento realizza quindi un’azione didattica integrata che contribuisce a realizzare uno degli obiettivi individuati dall’Agenda Europa 2030, quello di “Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti” (Agenda Europa 2030 per lo sviluppo sostenibile- Obiettivo 8)