La Settimana Santa tarantina

In cosa consiste?

di Vittoria Del Buono e Roberta Vozza

La Settimana Santa a Taranto inizia il giorno della Domenica delle Palme, dopo le celebrazioni liturgiche. In questa giornata, per ricordare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, le due confraternite che celebrano questi riti si incontrano. Si tratta della confraternita dell’Addolorata e della confraternita del Carmine.

A dare il via ufficiale alla Settimana Santa è l’uscita dei perdoni, confratelli che in coppia girano per le chiese della città per visitare i sepolcri a piedi nudi e in abito tradizionale, intorno alle ore 15 del Giovedì Santo. Una volta che i perdoni avranno terminato il loro percorso, con movimenti lenti, pesanti e dondolanti, ci si preparerà alla processione dell’Addolorata. Questa è in partenza dalla Chiesa di San Domenico Maggiore alla mezzanotte (tra il Giovedì e il Venerdì Santo). A guidare il fiume di gente c’è la statua della Madonna Addolorata. La processione si protrae fino al pomeriggio del Venerdì Santo quando, intorno alle ore quindici, dalla Chiesa del Carmine tutto è pronto per la processione dei Misteri. Con quest’ultima, si apre l’ultima fase delle giornate a ridosso di Pasqua; cominciamo le ore dedicate alla preghiera per riflettere sulla crocifissione di Gesù, in attesa del suono delle campane alla mezzanotte tra il sabato e la domenica, questo sarà l’annuncio della resurrezione di Cristo.

I riti della settimana Santa a Taranto sono eventi radicati nella storia e nella cultura della zona per via dell’antica tradizione e del sacrificio dei perdoni.

Per i tarantini questa tradizione è stata una grossa assenza negli ultimi anni per via del covid. Ogni anno per portare le statue durante la processione vengono svolte delle aste, quella del Cristo Morto è stata aggiudicata a 87.000 euro; mentre quella dell’Addolorata a 41.000 euro; e infine la troccola (strumento musicale a percussione diretta che durante la Settimana Santa sostituisce il campanello all’inizio delle processione) è salita a 30.000 euro.

I simboli legati alla settimana Santa sono l’agnello, il ramoscello d’ulivo e la colomba; questi rappresentano il sacrificio in quanto Gesù si è sacrificato per il popolo,  la pace e la rinascita come nuova vita.

Fonti