Emergenza umanitaria per i bambini di Gaza

Le precarie condizioni igienico-sanitarie dei bambini di Gaza

31 gennaio 2024

di Carlotta Guarino e Miriam Coppola

La crisi umanitaria di Gaza ogni momento si aggrava sempre di più, perché l’intera popolazione rischia di morire di fame e per gravi malattie come le infezioni respiratorie acute, diarrea e malattie dovute alla scarsa igiene.

Le condizioni di vita di queste persone sono talmente gravi che hanno dovuto limitare il cibo e lo hanno sostituito con quello destinato agli animali, per esempio la farina col foraggio.

Migliaia di bambini sono nati in condizioni gravissime da quando è scoppiata la guerra più di tre mesi fa. Se un bambino nasce, in generale per una madre dovrebbe essere un momento di festa, ma a Gaza ogni volta che qualcuno viene alla luce è come se fosse una tortura, per lui e per la donna che lo ha messo al mondo.

Il 31 gennaio tre bambini provenienti da questi territori, due fratelli di 15 e 12 anni e uno di 10, accompagnati dai rispettivi genitori, sono stati ricoverati nell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Tutti portano segni di bombe che si sono abbattute nelle loro case. Chi può cerca di scappare e di immigrare nel nostro territorio, che per fortuna è libero dai conflitti, ma a volte altri paesi non li accettano, perché hanno contratto gravi malanni e non sono ben accolti per la paura che si diffonda il contagio.

Non troviamo giusto che questi bambini soffrano così tanto per questioni che non li riguardano, soprattutto perché la colpa non è la loro. Pensiamo che la guerra non sia mai la scelta migliore e giusta per affrontare le situazioni. Le condizioni di vita non sono le migliori e nessuno si merita di vivere ed essere trattato in questo modo. Speriamo che i bambini ricoverati guariscano al più presto, che si trovino bene nel nostro paese e per loro ci sia la speranza di un futuro migliore.

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