di Valentina Semeraro e Arianna Azzone 3 aprile 2025
Il 2 aprile 2025, al porto di Taranto sono stati sequestrati 1080 avvitatori manuali con relativi accessori, perché si è scoperto che non erano provenienti dall’italia, ma dalla Cina. Gli attrezzi sono arrivati al porto imballati senza nessun marchio che indicava la provenienza del prodotto, però aveva sopra solo un simbolo dell’Italia.Gli investigatori considerano questa cosa una pratica commerciale scorretta, perché può far trarre d’inganno,facendo credere che siano prodotti italiani.
Quest’azione si inserisce nel più ampio dispositivo di controlli che ormai comprende le Dogane e la Guardia di Finanza, un’azione ormai resa vantaggiosa grazie all’impiego di sistemi avanzati di analisi del rischio e alla collaborazione tra più enti, consolidata anche dal Protocollo d’Intesa sottoscritto a livello nazionale.
Le autorità spiegano che, la tutela del marchio italiano del Made in Italy, è un punto fondamentale per assicurare la trasparenza nei confronti dei cittadini e tutelare le imprese che agiscono nel rispetto della legge.
Anche nel capoluogo ionico si rafforzano le azioni contro le pratiche commerciali ingannevoli, con l’intento di fermare ogni tentativo dell’eccellenza produttiva italiana a danno di chi, realmente, opera sul territorio nel rispetto delle normative.
Fonti:
Taranto buonasera