La Fiera del Mare

6 marzo 2024

di Matteo Greco

Il 2 e il 3 marzo si è svolta sul Lungomare di Taranto la Fiera del Mare, che era prevista per il 24 e il 25 febbraio, giorni dedicati solamente ai convegni al “Palazzo del Governo” a causa del maltempo. Le attività artistiche e culturali (esposizioni ed eventi talk) si sono svolte sulla Rotonda del Lungomare, mentre quelle sportive si sono svolte alla Lega Navale. L’evento più atteso è stato “Tutela, cultura e tradizioni della costa e del mare”, in preparazione della prima Giornata regionale delle coste, prevista per il 10 aprile. L’obiettivo prefissato per questo evento è stato “celebrare il legame speciale della città con il suo prezioso patrimonio marino”, come dichiarato in una nota della Regione Puglia e del Comune di Taranto. Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci aveva dichiarato prima dell’evento: “Anche quest'anno vogliamo dare nuovo slancio alla Fiera del Mare, una rassegna ormai iconica per la nostra città e tappa fondamentale del nostro percorso di transizione Ecosistema Taranto. È un'occasione che ci permette di rinnovare questa connessione nel segno delle migliori pratiche legate alla blue economy, oggi pilastro per il futuro sostenibile di tutta la comunità ionica” e dopo il week-end dedicato ai convegni ha aggiunto “Siamo soddisfatti della grande partecipazione che abbiamo riscontrato ai tavoli tematici del primo week-end di Fiera del Mare e per questo ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per realizzarli, dalla Regione Puglia, alla Capitaneria di Porto, alla Marina Militare e alla Fondazione Taranto 25. Ora siamo pronti a entrare nel vivo delle esperienze legate a questa nostra risorsa preziosa, attraverso la ricca offerta di eventi e attività”. Insomma, la Fiera del Mare di quest’anno è stata un mix di innovazione e scoperta del passato della nostra città: da una parte ci sono stati i ragazzi, impegnati negli sport e nelle attività svolte con la realtà virtuale, e dall’altra ci sono stati gli adulti, che hanno nostalgicamente ricordato gli antichi mestieri che tutt'oggi continuano a restare vivi nella memoria e nella vita di Taranto.

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