Atelier creativo

Se mi affaccio dalla finestra della nostra aula……

Quando mi affaccio fuori dalla finestra della nostra aula si vede un paesaggio famigliare. Antistante la nostra scuola c’è una piazzetta chiamata Piazza Roma; nella piazzetta ci sono dei sampietrini grigiognoli divisi che formano grandi quadrati incorniciati da un travertino color panna; ci sono delle panchine con schienali ed altre panchine di marmo; nel centro  in passato c’era una fontana con l’acqua, ora ci hanno realizzato un giardino, con un sasso con su scritto qualcosa, c’è anche un contorno bianco per non fare sedere le persone; c’è in inoltre  una fontanella per gli assetati e due alberi di magnolia, intorno c’è una rotatori per le macchine che devono girare.

A destra della piazzetta c’è un grande palazzo color ocra con delle persiane marroncine, un tetto   con tegole antiche e dei comignoli, al piano terra ci sono dei negozi: “Mara “un negozio che vende quaderni, penne, matite …….e lì si possono fare anche delle fotocopie; “Giulia Moda” che vende l’abbigliamento; poi c’è “Bonzo” che usufruisce della piazzetta antistante collegata al teatro Marzio: lì Bonzo mette dei tavoli per consumare le sue specialità di cibo, in estate mette degli ombrelloni ed un maxischermo, anche lì ci sono a terra sampietrini grigiognoli, lui offre agli ospiti: panini, hamburger, patatine, tarallucci, coca cola, aranciata, birra, insalata. Anche lì hanno piantato degli alberi per fare ombra 

Passeggiando più in là di Bonzo c’è il teatro Narzio che è stato riaperto dopo 47 anni di chiusura ed è stato costruito nel 1912, cioè 109 anni fa; lui è vestito di color biancolino con delle colonne giallognole ed in alto c’è un tetto “sbagliato”, perché di solito i testi spiovono, quello invece combaciava e quindi hanno dovuto aggiungere un pezzo di tetto.

Questo teatro si chiama Narzio; è composto da due entrate, la prima entrata ha delle rampe piatte per le persone con disabilità; appena entri c’è la biglietteria con un tappeto rosso, di fronte ci sono degli seggioloni di pelle rossa, il palco è piccolino ed il sipario color rosso e giallo; nel secondo piano c’è una galleria con un soppalco con tribune per ammirare lo spettacolo dall’alto: le sale sono intitolate a Gina Lollobrigida una attrice famosa di Subiaco. Nel terzo piano ci sono dei camerini con il magazzino. All’improvviso verso la piazzetta si  vede Ambrogio che parlava di calcio con Armando, Antonio e zio Giuseppe. Ambrogio ha  i capelli lunghi marroni, crespi, una fronte piccola, larga, delle sopracciglia sottili e alte, degli occhi perlati di color verde, piccoli e sempre allegri e rotondi, un naso piccolo, corto e sottile, una bocca grande per parlare perché lui parla sempre; delle labbra sottili, un collo tozzo, delle orecchie a sventola, una testa tonda e alta, un viso ovale ed abbronzato di carnagione rossastra e delle mani lunghe. Lui non si comporta né troppo male né troppo bene; Ambrogio si veste con jeans blu e una maglietta con delle maniche corte e delle scarpe Nike Jordan.

Gioele Picconi IV A

docenti: Maria Teresa Tocca