Gli indispensabili e i controlli di sicurezza prima di partire!
Pronte alla partenza... sempre con uno sguardo alle temperature!
Il viaggio ci regala un cielo spettacolare e ...
un'improvvisa trasformazione: da abitanti delle montagne intelvesi a troll norvegesi! 🧌
E così, in questa nuova veste, iniziamo a scoprire la città di Oslo 🇳🇴
Giorno 1 : siamo il Ritmo
Il valore del ritmo nel percorso di benessere
Integrazione personale, energia, calma mentale
Concentrazione, abitudini sane, regolazione dell’energia
Giorno 2 : corpo in movimento, mente in evoluzione
Movimento consapevole e creativo per entrare nel ritmo
Linguaggio del corpo e comunicazione non verbale
Neuro-plasticità, postura, gestione dello stress
Giorno 3: contemplazione e natura
Esercizi di connessione profonda con la natura
Suono, silenzio, rilassamento e sollievo dalla tensione
Consapevolezza ed espressione di emozioni e identità
Camminate mindful con i 5 sensi, respirazione, mindfulness
Giorno 4: dall' “Io” al “Noi”
Collaborazione creativa, gioco e condivisione
Scambio di esperienze professionali e culturali
Cerchio di saluto, feedback e consegna certificati
Giorno 5: implementazione e riflessione
Riposo e interiorizzazione dell’esperienza
Pianificazione dell’applicazione dei metodi nella pratica lavorativa
Il viaggio educativo comincia nel Barnehage, da 0 a 5 anni: un unico percorso prescolare, senza la distinzione istituzionale italiana tra nido e infanzia.
Dai 6 ai 16 anni si entra poi nei 10 anni di scuola obbligatoria che sono divisi tra la Barneskole (classi 1–7) e la Ungdomsskole (8–10), con valutazioni descrittive e nessun voto numerico fino all’8ª classe.
Le linee guida nazionali sono definite dal Norwegian Directorate for Education and Training.
Il Barnehage si caratterizza per:
- spazi integrati, con gruppi flessibili e sezioni miste;
- attività calibrate sullo sviluppo, ma senza separare i cicli;
- esplorare il mondo con il corpo e con le emozioni, soprattutto fuori, nel friluftsliv (per innamorarvi cliccare il link 😍)
https://www.visitnorway.it/cosa-fare/attivita-outdoor/friluftsliv/
Con il termine "friluftsliv" si intende la “vita all’aria aperta”, uno stile educativo quotidiano fatto di camminate, boschi, rifugi e natura in ogni stagione. L'esperienza viene prima della teoria: si coltivano autonomia, collaborazione, benessere emotivo e rispetto per l’ambiente. Lo sviluppo di ciascun bambino e di ciascuna bambina viene osservato e narrato alle famiglie con feedback descrittivi. Benessere e apprendimento non si separano, sono lo stesso viaggio.
La nostra giornata comincia con una visita alla fortezza di Akershus, un’imponente cittadella medievale affacciata sul fiordo, costruita nel XIII secolo per difendere la città.
Proseguiamo la nostra giornata con la crociera sul fiordo di Oslo che ci permette di ammirare isolette, fari e paesaggi naturali direttamente dall’acqua. Navigando tra le insenature del fiordo, si gode di una prospettiva unica sulla città.
Nel pomeriggio Piotr ci accoglie al centro culturale Sagene, dove incontriamo gli/le altri/e partecipanti del corso (e scopriamo che ci sono molti/e italiani/e!). Dopo le presentazioni, entriamo subito nel vivo con il ritmo, la base su cui costruiremo tutto nei prossimi giorni. È difficile raccontare a parole ciò che abbiamo sperimentato: da una semplice oscillazione del corpo, da destra a sinistra, guidata dalla voce ritmica di Piotr, siamo passati/e a sequenze di movimento sempre più articolate, proposte e condotte a turno dalle voci dei/delle partecipanti. Nonostante le difficoltà iniziali nel seguire tutte le indicazioni di Piotr, abbiamo presto capito che era il ritmo stesso a guidarci, aiutandoci a trovare naturalezza e fluidità. Questo approccio ci ha permesso di entrare in relazione con tutti/e gli/le altri/e partecipanti e di creare un primo senso di gruppo. Piotr ha inoltre mostrato diverse varianti e livelli di complessità degli “esercizi”, così che ognuno/a potesse adattarli al proprio contesto e alle proprie competenze.
La giornata di oggi è stata dedicata al corpo e al movimento. Partendo dai gesti esplorati ieri e mantenendo sempre il ritmo come filo conduttore, Piotr ci ha guidati in un esercizio in cui abbiamo imparato a condurre un gruppo utilizzando unicamente il respiro. Successivamente ci ha invitati a esplorare lo spazio attorno a noi (prima a destra e sinistra, poi davanti e dietro, infine in alto e in basso) restando fermi sul posto. Senza accorgercene, questa esplorazione si è trasformata in una danza che ha riempito l’intera stanza. Piotr ci ha spiegato che, se ci avesse semplicemente detto “Ok, ora balliamo”, probabilmente nessuno di noi si sarebbe sentito/a così libero/a; chiedendoci invece di esplorare lo spazio, il movimento è nato spontaneamente. Abbiamo poi sperimentato un esercizio basato sul camminare nello spazio a diverse velocità, a cui è possibile aggiungere variabili, costruire piccole storie e immaginare situazioni, sempre senza usare la voce: per esempio, sei a Oslo e incontri un caro amico; oppure sei di fretta e non puoi fermarti a parlare. Questi stimoli trasformano il movimento in narrazione, lasciando che il corpo parli da sé.
Usiamo il corpo anche a Vigeland Park, un grandissimo parco con moltissime sculture realizzate da Gustav Vigeland. Prendendo ispirazione dalle statue, eccoci qui a sperimentare delle pose 😊
Concludiamo la nostra giornata ai mercatini di Natale e al Museo Nazionale.
Dopo un breve riscaldamento, Piotr ci invita a scrivere una parola legata al corso e a scambiarla con gli/le altri/e. Una volta scambiati i cartoncini con le parole, ci chiede di creare una frase che le contenga e di esprimerla attraverso il linguaggio del corpo. Entriamo poi nella parte dedicata al silenzio con un gioco in cui, a turno, dobbiamo scambiarci di posto facendo il minor rumore possibile. Sempre sul tema del silenzio, Piotr ci propone di lavorare in coppia: ciascuno deve immaginare di essere un’alga marina e lasciarsi guidare dai tocchi dell’altro/a. Successivamente portiamo l’attenzione ai suoni intorno a noi, distinguendo quelli che ci piacciono da quelli che ci infastidiscono. Piotr ci invita poi a scrivere una frase per noi importante e significativa. In seguito lavoriamo in piccoli gruppi: dalle parole che compongono le nostre frasi personali dobbiamo creare una nuova frase comune, da mimare di nuovo al resto del gruppo. La frase che noi abbiamo creato è:
“After the storm, the eyes will dance with the rainbow.”
Nel pomeriggio ci dedichiamo alla mindfulness attraverso una serie di esercizi pensati per aumentare la consapevolezza di ciò che accade dentro e fuori il nostro corpo. La sessione non può che concludersi con un ballo, o meglio, un’esplorazione dello spazio 😊
Pausa pranzo: passeggiata lungo il fiume Akerselva che attraversa la città.
E dopo la sessione pomeridiana di mindfuness, eccoci al Munch!
Sempre con un "occhio" al ritmo 😍
Questa mattina appuntamento alla biblioteca Deichman Bjørvika per l’ultimo giorno di corso: una giornata dedicata allo scambio di idee, alle riflessioni sui temi affrontati nei giorni scorsi e a come portare tutto questo nella pratica didattica quotidiana.
Terminato l'incontro, la consegna dei certificati e le foto di gruppo :)
Ma le sorprese non finiscono! Ci concediamo gli ultimi momenti per le vie di Oslo e incontriamo María Corina Machado, la vincitrice del premio Nobel per la Pace 2025.
Scusate... le sorprese non sono ancora finite!
Piotr ci ha inviato questo video come souvenir del corso, ❤️
Siamo felici di aver vissuto questa esperienza: la qualità del corso, la competenza del formatore e il gruppo che abbiamo avuto la fortuna di incontrare hanno reso queste giornate davvero preziose.
Uno degli aspetti più significativi per noi riguarda la ricerca del proprio equilibrio, fondamentale per stare bene e per favorire il benessere anche negli/nelle altri/e. Riconnettersi con sé stessi si è rivelato un modo semplice ma potente per ritrovare calma ed energia.
Le attività proposte durante il corso possono essere portate anche a scuola, adattandole a studenti e studentesse di tutte le età. E non solo: rappresentano strumenti utili anche per gli/le insegnanti, perché aiutano a rafforzare il gruppo di lavoro e a sviluppare una maggiore sintonia nel modo di collaborare.
Le attività supportate dal ritmo sono state particolarmente interessanti, soprattutto perchè favoriscono la concentrazione e risultano inclusive: non richiedono performance, lasciano libertà di partecipare secondo il proprio sentire e non impongono obblighi. Questo le rende adatte a tutti e tutte, soprattutto in un momento storico in cui bambini e bambine sono spesso iperstimolati/e.
Creare un ambiente, in classe o all’aperto, che li aiuti a rallentare, ascoltarsi e ritrovare calma è essenziale per permettere loro di “imparare a imparare”.
Ogni strumento va naturalmente adattato al proprio contesto, ma questo corso ci ha offerto ispirazioni, nuove idee e uno sguardo più consapevole da cui ripartire.