Musica...mente NOI

                                       Alice, Emma , Matilde e Ketelina 

Ma voi vivreste in un mondo senza musica?

Driiiiiiin! Uffa, la sveglia, nooo. Mi giro dall'altra parte.  Driiiin! No,  ancora... Mi tocca di alzarmi. Ma... c'è qualcosa che non va, qualcosa che sfugge al mio controllo. La radio sveglia? Non c'è un solo brano musicale... come può essere. Immaginiamolo, per una volta. Se noi ci svegliassimo e ci trovassimo in un mondo senza musica? MAMMA MIA!   sarebbe un mondo cupo e senza vivacità perché trasmette forti emozioni.  La mattina ci sveglieremmo senza la carica che ci  dà la musica e nel tempo libero non sapremmo cosa fare per svagarci.  Anche, per esempio, prima di una partita: non avremmo la possibilità di avere la giusta carica. Oppure nelle giornate tristi non riusciremmo a tirarci su di morale.

Origini ed evoluzione della musica

La musica quindi ha un ruolo importante nella vita di ognuno di noi e molte persone non riescono a farne a meno; a parer nostro non riusciremmo a vivere senza.

Si suppone che in origine la musica possa essere nata attraverso l’imitazione dei suoni naturali, ad esempio l’acqua che scorre, il vento che soffia, oppure che possa essere nata dall'imitazione di un ritmo. E poi anche dal rivestimento sonoro di antichi movimenti meccanici e ripetitivi legati all’agricoltura.

Gli scienziati Darwin e Spencer ipotizzarono che la musica ebbe origine dall’imitazione umana del canto degli uccelli i quali, nel periodo prossimo all’accoppiamento, modificano il loro timbro di voce in maniera più musicale.

La musica che ci piace 

Se nei secoli scorsi i gusti musicali erano rivolti  a quella che definiamo musica classica , il periodo in cui viviamo è caratterizzato da gusti molto differenti uno dall'altro.  La musica, insomma, rende liberi: non ci sono imposizioni.

Quindi ognuno di noi ascolta i generi che preferisce. Di solito si ascolta la musica che va di moda. 

Spesso durante il giorno ci mettiamo gli auricolari e stacchiamo dal mondo che ci circonda.

Anche questa è una forma di libertà.

Ecco alcuni esempi di cantanti che ci piacciono:

                  Canti gregoriani

Musica barocca

Musica anni 60'

                   La musica di oggi 

The weeknd e Ariana Grande

Qui sopra raffigurati sono i cantanti che ascoltiamo più frequentemente; the weeknd è riuscito ad ottenere tre dischi di diamante  raggiungendo  il maggior numero di ascoltatori su Spotify. Tanti giovani ascoltano la loro musica perchè ha un grande valore sociale. Ascoltare la stessa musica fa sentire parte di un gruppo e il genere musicale che si condivide con il proprio gruppo finisce per diventare una parte del nostro senso di identità, la musica amplifica le emozioni, esalta i desideri, mette le ali alla fantasia, fa sentire liberi di immaginare e sognare. Permette di confrontarsi con le proprie emozioni. Emozioni che spesso sono ancora sconosciute, che non si riescono a raccontare agli altri e che nemmeno a sé stessi sono chiare. In un certo senso si può dire che la musica sia di aiuto a noi adolescenti perché parla per noi, dà voce ai nostri pensieri, alle nostre paure, ci aiuta a fare chiarezza nei nostri sentimenti, ottenendo un effetto rassicurante e tranquillizzante.

Ascoltare musica è un modo per estraniarsi dal mondo e concentrarsi su sé stessi e sui propri stati d’animo. Nelle canzoni si ritrovano i propri sentimenti e questo ha un duplice effetto positivo. Da un lato fa sentire meno soli: se qualcuno ha scritto una certa canzone in cui ci si rispecchia così bene, significa che anche lui ha provato le emozioni di noi che ascoltiamo. 

Dall’altro, consente di guardare quella stessa situazione, quell’emozione, dall’esterno, da un altro punto di vista. 

 The Weeknd è il nome d'arte di Abel Makkonen Tesfaye, nato a Toronto, il 16 febbraio 1990. Abel è quindi un cantante e produttore discografico canadese, ha incominciato a scrivere canzoni a 17 anni e aveva un progetto soft R&B con un produttore che si chiamava The Noise. Nel 2010 incontrò Jeremy Rose, con cui decise di  formare il gruppo “The Weekend”, poi ristretto in "The Weeknd". La rimozione della  r "e"  - dopo che Tesfaye iniziò la carriera da solista - è stata causata da ragioni di diritti d'autore, dato che già esisteva una band canadese con quel nome.

Ariana Grande Butera è nata il 26 giugno del 1993 a Boca Raton, in Florida. A soli quattordici anni, si reca a Los Angeles per parlare con i suoi manager ed esprime il desiderio di registrare un album R&B. L'idea viene bocciata, ma Ariana non demorde. Nel 2013 trova il successo, pubblicando il singolo “The way”, che anticipa il primo disco YOURS TRULY.

 


Perchè ci piace la musica di The weeknd?

The weeknd è seguito da tanti ragazzi perché ha uno stile che rispetta i nostri  gusti e ha fatto importanti collaborazioni con Daft Punk, Ed Sheeran, Lana Del Rey e Ariana Grande riuscendo a crearsi un seguito anche dai loro fan.  A noi piacciono le sue canzoni perché le sue canzoni hanno un bel ritmo: viene voglia di  ascoltarle ripetutamente.  E allo stesso tempo ci sono elementi musicali che ci fanno dire: questi sono loro, i The weeknd!