Nuovo edificio in arrivo: al via i lavori a fine 2023

Il problema degli spazi scolastici, aggravato dalla pandemia e dalla tromba d'aria del 2020, sarà solo un ricordo. Lo garantisce il Presidente della Provincia Francesco Rucco, ospite nella nostra scuola per inaugurare l'inizio dei lavori

di Davide Santacà - 05/01/2023

“La struttura comprenderà tre piani con quattro aule cadauno. Sarà compatta, a ‘energia quasi zero’ e costruita con materiali ecologici. I lavori dovrebbero iniziare nel 2023. Gli studenti hanno sofferto la grande carenza di spazi, è arrivato il momento di dotare la scuola di un edificio nuovo e moderno”, commenta il Presidente della Provincia e Sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, venerdì 2 dicembre 2022 all’inaugurazione del progetto di ampliamento del nostro Istituto. 

La presentazione si è tenuta in Aula Magna nel mezzo di una lezione di cinese di una classe del turistico, e già questo lascia intendere la fame di spazi della nostra scuola, che al momento conta 880 alunni, ma ha un trend di iscrizioni in continua crescita.  


LA STRUTTURA

Per l’estetica dell’edificio Rucco ha lasciato parlare le bellissime immagini, create dagli esperti al computer, che hanno dato bene l’idea di come apparirà la struttura: avrà un aspetto semplice e minimale, si erigerà nello spazio verde a lato della conceria, senza però occuparlo del tutto. È stato ribadito più volte che il progetto è stato pensato per ingombrare il meno possibile il prato e la flora locale, e che la struttura sarà ecologicamente sostenibile anche da questo punto di vista.  L'edificio è stato pensato infatti come un adattamento ai cambiamenti climatici, e terrà conto dell’aumento delle temperature nei prossimi cinquant’anni. Esso avrà pavimentazioni chiare e sistemi di climatizzazione, un diretto collegamento con l’edificio principale, uno spazio luminoso per le attività extrascolastiche e tutte le aule rivolte verso Nord per una migliore illuminazione. L’ambiente sarà innovativo, naturalmente fornito di sistemi wifi, cablaggio necessario e arredi moderni.

Il fronte del nuovo edificio

Così si presenterà il lato della struttura

La presentazione si è svolta il 2 dicembre 2022 in Aula Magna, nel mezzo di una lezione di cinese.

Francesco Rucco, ex Sindaco di Vicenza e Presidente della Provincia

I TEMPI PREVISTI

La gara di appalto che decreterà l’azienda edile che si occuperà della costruzione è già iniziata, perciò entro settembre 2023 dovremmo cominciare a vedere le prime opere  del cantiere. 

La durata dei lavori stimata si aggira intorno ai 400 giorni e si prevede che la costruzione andrà avanti anche durante il normale periodo scolastico, senza interferenze o disturbi. Stando alle ipotesi, potremo ammirare e usufruire dei nuovi e confortevoli spazi entro ottobre-novembre 2024; data stimata, ovviamente, i tempi hanno diverse possibilità di allungamento, colpevole anche la pesante burocrazia italiana che si conferma “lenta per le opere pubbliche”, così conclude il Presidente Rucco. 


IL GRANDE PROBLEMA DELLA CARENZA DI SPAZI

Lo vediamo noi studenti con i nostri stessi occhi quanto il nostro Istituto sia carente di spazio didattico. Lo testimoniano i cosiddetti ‘balletti’, i continui cambi d’aula che ci accompagnano (e sempre meno, grazie all’impegnativo lavoro della vicepresidenza) da ormai tre anni. La Dirigente li cita più di una volta, ringraziando gli alunni per la tenacia e la collaborazione. Lei stessa, nella mia intervista del gennaio 2022 in occasione dell’arrivo dei container, ci raccontava: “Non è dignitoso spostarsi di aula in aula sia per la perdita di tempo, sia perché ogni classe possiede un’identità che si sviluppa anche nell’ambiente di apprendimento

Non è solo la pandemia che ha stretto il collo alla scuola e ai suoi spazi. Un mix di cause hanno portato alla situazione attuale, di livelli quasi insostenibili. Un momento cruciale è stato la tempesta del 29 agosto 2020, che ha devastato il tetto dell’Ala Laboratori, rendendola inagibile per diversi mesi, motivo per cui due anni dopo sono stati forniti i container. 

Ma l’Istituto soffriva già la carenza da diversi anni, prima del verificarsi delle “tragedie”, il che è dovuto al positivo aumento dei ragazzi che scelgono di iscriversi al Galilei. La crescita, dunque, obbliga a riconsiderare gli spazi a disposizione e a intervenire con l’ampliamento in arrivo. Si pensi che la situazione era tale che il liceo Da Vinci ospitava alcuni studenti nelle proprie aule, come segno di solidarietà per tale  carenza. 

IL RUOLO EUROPEO

Le somme stanziate dalla Provincia, previste per la costruzione, si aggirano intorno ai tre milioni e seicentomila Euro. Si tratta di una cifra considerevole, ricavata dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza forniti dall’Unione Europea, erogato dalla Commissione UE come antidolorifico sovrano per contrastare gli effetti della pandemia.