Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso

Un incontro diverso e illuminante sul successo e sulle sfide della vita. Il nostro Istituto è il primo a credere nell’impresa del coach Claudio. L’intervento è riuscito ad accendere la fiamma interiore dei ragazzi?

di Davide Santacà e Luka Cikic - 03 dicembre 2023

L’incontro con i coach in tre parole? Entusiasmante, diverso e risvegliante; usiamo le medesime parole con cui i coach stessi hanno descritto l’evento a noi della redazione. Entusiasmante perché ha introdotto nuovi modi di pensare e di vedere le sfide che dobbiamo – o meglio, possiamo – affrontare ogni giorno; diverso proprio per il tema che ha trattato, dato spesso per scontato dalla scuola e dalla società di oggi; risvegliante perché gli speaker hanno provato ad alimentare quella fiamma che brucia ancora poco nelle anime dei molti ragazzi presenti. 

I relatori, il coach Claudio e la coach Barbara, durante l’incontro di venerdì 1 dicembre 2023, durato tre ore alla presenza di 400 ragazzi della nostra scuola, hanno voluto mostrare un approccio nuovo alla vita, per superare ostacoli, fallimenti e raggiungere il successo personale; diremmo che è stato un modo più costruttivo ed efficace per vivere più felicemente la giovinezza, un periodo tipicamente difficile costernato da dubbi e paure. “Un momento dell'esistenza – come scrive Umberto Galimberti – in cui l’identità sta nel divario tra il non sapere chi si è e la paura di non riuscire ad essere ciò che si sogna”. Il primo approccio al mondo vero,  infatti, inizia proprio nell’adolescenza, quando ci si trova disarmati e senza esperienza di fronte a sfide e problemi più grandi di noi. 

Ci sentiamo solitamente dire che nella vita bisogna avere coraggio, perseveranza, autostima e che non bisogna arrendersi davanti alle prime difficoltà. Durante l’incontro di venerdì però i relatori hanno tentato di andare oltre e di farci ragionare su alcuni modi interessanti di considerare la paura, introducendo il concetto di due forze che si scontrano costantemente nella nostra mente: quella negativa, la forza conservativa che è rappresentata dalla paura di fallire e di perdere ciò che si ha, assimilata dal coach Claudio alla figura di Paperino, che ha quella vocina ansiosa che ci blocca e ci fa accontentare; la seconda, la forza evolutiva, che ci carica di coraggio come quello di una tigre, e ci porta ad affrontare le difficoltà e a migliorarci.

Raccontandoci le loro esperienze personali, i coach hanno spiegato che per ottenere risultati è necessario avere il coraggio di fallire e di accettare i vari No che troviamo lungo il nostro percorso; ma soprattutto non bisogna mai smettere di provare a raggiungere i nostri obiettivi, nonostante possa accadere che le persone attorno a noi ci contraddicano. Le difficoltà nella vita saranno innumerevoli, ma un cammino lungo porta alla fine una soddisfazione inappagabile. 

Abbiamo chiesto a qualche ragazzo delle impressioni a caldo sull’incontro. “Sarebbe stato più interessante un approfondimento maggiore”, ha detto qualcuno. Qualcun altro ha osservato che se da un lato il marketing è stato percepito, dall'altro si è sentita la mancanza di qualche lezione di vita pratica in più. Un giovane, oltre a sentirsi ripetere che bisogna credere in se stessi, vorrebbe poi capire come si fa a credere in se stessi in maniera costruttiva.

La cosa molto positiva, che osserviamo noi, invece, è che c’è stato qualcuno che ha avuto il coraggio di affrontare per la prima volta questi argomenti, spesso sottovalutati eppure di grande importanza per noi. Speriamo che questo sia solo l’inizio di tante iniziative volte a far ardere di più (o di nuovo) quella forza d’animo tanto affievolita nei giovani d’oggi.