Cinquant'anni di hip hop tra storia e futuro

All'incontro con il prof. Bertoldo soltanto in due alunni

di Elisa Ghiotto - 20 ottobre 2023

C’è chi indossa la maglietta di 2PAC senza sapere nemmeno chi sia. Pare che i giovani siano così disinteressati alla cultura che neanche conoscono ciò che tanto fieramente portano addosso. 

Mercoledì 27 settembre c'è stato un ritrovo per gli appassionati di hip hop e musica – tenuto dal professor Bertoldo –, ma sono venuti in pochissimi. 


L'anniversario dei 50 anni di hip hop è stato coinvolgente; il professore ha spiegato in modo semplice ma molto interessante le presunte origini di questo movimento artistico arrivando fino a oggi. Ha usato una playlist – che lasciamo in fondo all’articolo – composta da 71 video (che potrebbero essere tranquillamente il triplo da quante sfaccettature di hip hop esistono).

Il fondatore dell'hiphop, Dj Kool Herc

Questa corrente artistica racchiude vari stili musicali, tra cui il rap, la street art, la breakdance, ecc. In quasi tutti i brani musicali di oggi, ha spiegato Bertoldo, c’è una cadenza rap, perché questo genere è sempre stato mescolato con altri stili musicali. 


L’hip hop è considerato una corrente culturale importante. Agli inizi degli appassionati crearono una comunità per sostenersi l’uno con l’altro nella miseria, cercando uno svago o la fortuna; poi passarono a parlare di vita di strada e di mentalità lussuosa e arrogante, arrivando ai famosi fenomeni di oggi.


All’incontro ci siamo ritrovate in due ragazze e poi verso la metà si è aggiunta anche la dirigente, stupita del fatto che fossimo soltanto due in tutta la scuola; questa assenza sembrerebbe delineare un netto disinteresse da parte degli studenti, che poi girano per i corridoi sfoggiando magliette di personaggi che neanche conoscono.

Preoccupante è pensare al disinteresse generale da parte dei giovani che ormai tendono a essere influenzati dagli altri senza approfondire nulla, così favorendo la continua superficialità che si è creata negli ultimi anni.


Credo che la maggior parte dei giovani, se vedessero che si tiene un incontro riguardante la storia del loro genere musicale preferito, probabilmente non ci andrebbero, perché non vogliono approfondire questo aspetto.


Molto probabilmente se si fosse tenuto un incontro su qualsiasi genere musicale, comunque la presenza sarebbe stata veramente minima; tenendo in considerazione questo dettaglio si continua a maggiormente sottolineare il disinteresse giovanile. 


Se fosse venuto all’incontro un cantante famoso, ad esempio Sfera Ebbasta, ci sarebbe stata sicuramente la scuola intera; senza alcun dubbio una parte sarebbe stata attratta dall’incontro per la sua fama (“ci vado perché è famoso") e una parte dalla sua persona (“ci vado perché è lui”). Ma alla fine è più importante l’apparenza o l’essenza?

Per chi volesse ascoltare la playlist che il professore ha usato: 50 anni di hip hop