Le differenze tra processo americano e italiano

Come funziona realmente un processo penale negli Stati Uniti?
In Italia è diverso? (Spoiler: non è come nei film)

di Francesca Dal Lago - 22/05/2023

I giudici della Cassazione riuniti per l'inizio del nuovo anno giudiziario

I film e le serie tv che più ci hanno tenuti incollati allo schermo negli ultimi anni ci hanno abituato ad un modello di processo penale tipicamente americano. Quanti sanno però che in Italia la Magistratura opera in maniera strutturalmente diversa? 

Innanzitutto introduciamo il concetto di processo penale. Esso consiste nell'accertare se l’imputato ha commesso o meno un reato, tramite l’analisi delle prove, l’ascolto delle testimonianze e la sentenza del giudice. Nel caso in cui l’imputato risulti colpevole, viene applicata la relativa pena. 

COME FUNZIONA IL PROCESSO PENALE NEGLI STATI UNITI?

Come in Italia, negli Stati Uniti il processo, sia penale che civile, è diviso in gradi: nel primo grado c’è la Trial Court federale, in secondo grado la Appellate Court e in terzo grado la Supreme Court. 

Le parti a processo sono The People (lo Stato) rappresentato dal District Attorney, che formula l’accusa; e la difesa, il Defendant, rappresentato dal defense lawyer.

Parte fondamentale dei processi è la Giuria. Molto spesso si è parlato delle varie controversie riguardanti la presenza della Giuria a causa dei suoi poteri.

Innanzitutto può decidere a quale delle prove presentate credere, sulla credibilità dei testimoni e quindi anche influire sul verdetto. Nei casi civili ha inoltre il potere di decidere sull'ammontare del danno. Nei casi penali determina la colpevolezza e, negli stati in cui è possibile, la pena di morte. 

Un fotogramma proveniente da un tribunale statunitense

Mappa aggiornata a marzo 2021:
Rosso: Stati nei quali la pena di morte è applicata.
Viola (Ohio): Stato in cui la pena di morte è in vigore ma applicata solo in casi eccezionali.
Giallo: Stati nei quali la pena di morte è in vigore ma non è applicata da almeno 10 anni.
Blu: Stati nei quali la pena di morte è in vigore ma viene applicata una moratoria.
Verde: Stati nei quali la condanna a morte non è prevista. 

La pena di morte
Oltre alla Giuria, anche la pena di morte ha fatto discutere negli anni ed ancora oggi è oggetto di numerosi dibattiti, soprattutto su Internet. Forse in pochi lo sanno, ma non in tutti 50 Stati degli USA la pena di morte è prevista come punizione. Gli Stati in cui è tutt’oggi applicata sono: Alabama, Arkansas, Carolina del Sud, Dakota del Sud, Florida, Georgia, Idaho, Mississippi, Missouri, Nebraska, Oklahoma, Tennessee, Texas e, in casi eccezionali, Ohio. 

In questi Stati è prevista a livello federale nel caso di alto tradimento, omicidio, spionaggio e atti di favoreggiamento al terrorismo. In alcuni casi è applicabile anche per l’omicidio premeditato, traffico di droga, stupro o tortura della vittima, omicidio di minorenni e anche per l’abuso sessuale di minori recidivo. 

Comunque la pena di morte è prevista per reati federali e militari anche per i cittadini di Stati in cui non è prevista. In questo caso l’imputato è sottoposto alla legge federale del governo.


L’autodifesa nel processo

Negli Stati Uniti, a differenza dell’Italia (come vedremo), è possibile autodifendersi davanti al giudice. Questo per ragioni ideologiche e socio-economiche anche se ci sono stati molteplici problemi in termini di correttezza processuale e di uguaglianza.

Nella Corte d’assise sono presenti 6 giudici popolari che vengono scelti a sorteggio tra i cittadini con il diploma di terza media. Anche nella corte d’assise d’appello è prevista questa selezione, ma fra coloro che sono in possesso del diploma delle scuole superiori.

IL PROCESSO PENALE IN ITALIA

Anche nel processo penale in Italia vi sono due parti: il Pubblico Ministero, che sostiene l’accusa, e l’imputato, che formula la difesa. Anche in Italia sono previsti dei gradi. Il primo, che si occupa dei casi civili di minor valore e dei processi penali meno gravi, è il Giudice di Pace. Poi c’è il Tribunale, che si occupa sia di casi civili che penali ed ha sede nei capoluoghi di Provincia. Il Tribunale ha una sezione specializzata: il Tribunale per i minorenni. In secondo grado c’è la Corte d’Appello che giudica in materia civile e penale rispetto alle sentenze del Tribunale e ha sede in ogni capoluogo di Regione. Un’altra corte è quella d’Assise che si occupa solo dei casi penali per reati di particolare gravità. Anche questa corte ha competenza regionale. La corte che giudica le sentenze della Corte d’Assise è la Corte d’Assise d’Appello sempre con competenza regionale.

L’ultima corte è la Corte di Cassazione, con sede a Roma. Questa giudica sia i casi civili che penali. La particolarità di questa corte è che non può prendere nuovamente in esame nel merito i fatti che sono stati oggetto dei processi di primo e secondo grado ma può solo giudicare se la procedura, nel processo di appello, è stata applicata correttamente.

Tre pubblici ministeri con la celeberrima frase "La legge è uguale per tutti" alle spalle alle spalle; foto scattata nella sala delle udienze della Corte d'Appello di Torino

L'ultima esecuzione capitale irrogata dallo Stato italiano, il 5 marzo 1947, a cui tre ex militari erano stati condannati per reati legati al collaborazionismo con i nazifascisti

La pena di morte

In Italia non è prevista la pena di morte in nessun caso, come è stato deciso dall’Assemblea costituente (l‘organo che ha scritto la Costituzione) con l’articolo 27 Cost. il 22 dicembre del 1947. Rimase, però, in vigore fino al 1994 nel Codice Penale Militare di Guerra, quando venne abolita totalmente per qualsiasi reato. 


L’autodifesa

In Italia l’imputato non si può difendere da sé, ma deve farsi rappresentare da un avvocato (art. 24 c.3 Cost.). (Solo di fronte al Giudice di Pace è possibile autodifendersi). 

Perché questa legge? Principalmente perché un cittadino non sa approfonditamente i propri diritti e gli strumenti legali per farli valere e quindi finirebbe con il rischiare di non avere una buona difesa. E se l’imputato non può permettersi un’avvocato? Si sa che in Italia, ma come all’estero, il costo dell’avvocato è alto e per questo la Costituzione, tramite l’art. 24 c.2, stabilisce che la difesa è un diritto inviolabile e in questo modo garantisce, a chi non ha i mezzi per permettersi una difesa, un avvocato d’ufficio (anche negli Stati Uniti è previsto).

Art. 27 Cost. - La responsabilita' penale e' personale. L'imputato non e' considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanita' e devono tendere alla rieducazione del condannato. 

IL CASO DI PERUGIA (2007)

Ora che sappiamo qualcosa su entrambi i processi, è il momento di analizzare un caso: è quello di Meredith Kercher, anche conosciuto come Il delitto di Perugia. Partiamo dal raccontare che cosa è successo. E’ il 2 novembre del 2007 e dopo che l’americana Amanda Knox ha passato la notte dal fidanzato Raffaele Sollecito, è tornata nella casa che condivideva con la coinquilina Meredith Kercher, inglese. Le due erano in Italia per il progetto Erasmus. Amanda, una volta entrata, va in bagno e nota delle gocce di sangue. All’inizio non ne da peso ma poi fa una terribile scoperta: la sua coinquilina è senza vita in una pozza di sangue in camera sua. Sono 47 coltellate ad averla uccisa. La Knox chiama subito la polizia e qui iniziano le indagini. 

Ma perché questo caso ha fatto così scalpore? Perché si vede il contrasto tra il procedimento penale americano e quello italiano. 

Fotogramma dell'abitazione dove fu ritrovato il corpo senza vita di Meredith Kercher

I protagonisti del caso di Perugia

Tutto il processo è stato molto discusso. Ancora oggi non si sa effettivamente le dinamiche avvenute la notte del 1^ novembre, anche se in molti sono ancora convinti che i colpevoli siano Amanda Knox e l’ormai ex ragazzo Raffaele Sollecito. I due sono stati condannati dalla Corte d’Assise di Perugia nel 2009. successivamente assolti e scarcerati nel 2011. Non solo loro ad essere stati indiziati, ma anche Patrick Lumumba, il datore di lavoro di Amanda al tempo. Durante gli anni dell’indagine i principali sospettati si sono dati la colpa a vicenda e tutti si sono fatti qualche anno di carcere. Dopo la scarcerazione del 2011, nel 2014 la Corte d’Assise d’Appello di Firenze condanna nuovamente la coppia: Amanda a 28 anni e 6 mesi di reclusione mentre Raffaele a 25 anni. Ma solamente un anno dopo la Corte di Cassazione annulla senza rinvio le condanne, affermando la mancanza di prove necessarie per la colpevolezza e molteplici errori nelle indagini, che per anni hanno fatto discutere. Il colpevole ufficialmente chi è? Nonostante il travagliato processo della Knox e di Sollecito, per la legge c’è un colpevole: Rudy Guede. Ma come si è arrivati a lui? Dopo delle testimonianze da parte dei vicini e l’identificazione di tracce genetiche sulla scena del delitto, le sentenze hanno ricostruito le modalità e il movente, definito “erotico sessule violento”. 

L’uomo però non ha mai confessato anche se ha ammesso di essere stato nella casa di Meredith. Oggi Rudy Guede è libero dopo aver scontato 16 anni di reclusione. 

Quale è lo scontro tra gli Stati Uniti e l’Italia? Quando gli americani hanno ricevuto la notizia, per il grande scandalo, hanno subito accusato la giustizia italiana di aver condannato Amanda e Raffaele per concludere il processo più velocemente. Tra i tanti, anche Hilary Clinton ha mosso queste accuse. Un altro scontro è derivato dal documentario di Netflix, che prende posizione riguardo le parti: quella della Knox e di Sollecito non dando spazio e voce agli altri soggetti coinvolti, come Guede e la famiglia della Kercher. Dunque mostrano solo la difesa, quella americana. Inoltre, nell’ultimo periodo, Amanda ha fatto ulteriormente parlare di sé, tramite dei tweet sul relativo social. Dalla foto che la ritraeva nel carcere di Perugia a una risposta in cui affermava che studiare all’estero è fantastico. Forse questo è solo un modo per mantenere l’attenzione dell’opinione pubblica su se stessa.

Il tweet incriminato di Amanda Knox