Riscontriamo esempi in Italia in cui il rapporto tra il Consiglio CEP (o consiglio dell’Opera)
e il Consiglio Pastorale Parrocchiale viene declinato in maniera differente: alcune realtà in
cui i due organismi rimangono ben distinti pur camminando in sintonia e altre in cui si
propongono modelli di fusione e di integrazione.
A Sesto San Giovanni alla Comunità Salesiana è affidata una Comunità Pastorale (così
la diocesi ambrosiana denomina le Unità Pastorali) composta da due Parrocchie e da
un Oratorio. In essa un confratello è il Responsabile della Comunità Pastorale ed è anche
parroco delle due parrocchie. È presente un unico Consiglio Pastorale e un solo Consiglio
della CEP. Quest’ultimo si riunisce circa una volta al mese, animando e coordinando la
pastorale delle Parrocchie e dell’Oratorio.
La CEP di Scandicci è una parrocchia-oratorio e include un centro semi-residenziale per
minori a rischio nato dal lavoro della commissione carità della CEP. Negli anni ha seguito
l’indicazione di identificare consiglio CEP e consiglio pastorale e ha sentito anche
l’esigenza di costituire un “Coordinamento” composto da un gruppo più ristretto di
persone che ha il mandato di dare seguito alle decisioni del consiglio della CEP e
monitorare in modo più sistematico e costante l’andamento dell’opera. I ritmi del
consiglio, infatti, non risultano sempre conformi al ritmo della vita quotidiana.