"Care Leavers" è un progetto sperimentale a cui la Diaconia Valdese partecipa per la prima volta, destinato a neomaggiorenni fino al compimento di 21 anni allontanati dalle famiglie di origine con sentenza del giudice. Il progetto, che prevede una serie di azioni di accompagnamento e di supporto in vista dell’uscita dalle comunità per minori, si colloca nell'ambito del “Piano di inclusione sociale” cittadino del Comune di Torino - Area 2 Reti di sostegno di comunità e di accompagnamento all'inclusione sociale (scheda a.2 “sviluppo di percorsi di accompagnamento all'autonomia di ragazzi neomaggiorenni in uscita da percorsi comunitari), in coprogettazione e cogestione con la Città di Torino – Divisione Servizi Sociali, Socio sanitari, Abitativi e Lavoro.
Dopo la fase di istruttoria delle proposte progettuali presentate, a febbraio 2020 è stata avviata la fase di coprogettazione tra gli enti partner (Diaconia Valdese, Cooperativa Sociale P.G. Frassati, Cooperativa Mirafiori s.c.s. Onlus) e da marzo la successiva fase preparatoria, che ha visto, tra i vari step, l'individuazione da parte di ciascun ente dei tutor per l’autonomia, l’abbinamento con i giovani beneficiari inclusi nella sperimentazione da parte del Servizio Minori e Famiglie, la partecipazione al seminario formativo per i tutor, la suddivisione dei ragazzi in gruppi da affidare a ciascun ente attuatore.
Obiettivo generale del progetto è accompagnare i neomaggiorenni all'autonomia attraverso un percorso strutturato di accompagnamento verso l'età adulta, risultato di una valutazione elaborata da assistente sociale, educatori di comunità o familiari affidatari. I giovani vengono accompagnati per realizzare i propri percorsi che possono essere orientati al completamento degli studi secondari superiori, alla formazione universitaria, alla formazione professionale o all'accesso al mercato del lavoro. Il Tutor per l'autonomia è la figura individuata per sostenere le finalità e gli obiettivi della sperimentazione nazionale e dei progetti individualizzati. Il tutor si integra nella rete di relazioni dei care leavers, collabora con l'assistente sociale e favorisce la realizzazione delle azioni previste nel progetto individualizzato.
Il fine è favorire l’accesso alle risorse territoriali e agevolare il processo di empowerment dei destinatari del progetto in relazione alla gestione delle attività e degli impegni di cura quotidiana.
L'attuale sperimentazione vede coinvolta una operatrice sociale dell'equipe territoriale di Torino: in qualità di tutor segue 4 ragazze al momento impegnate in varie attività, secondo i percorsi condivisi e individualizzati, coinvolgendo anche altri servizi del territorio, tra cui lo Sportello Lavoro del Community Center presso il Passo Social Point e altre realtà attive nell'area cittadina.
Anche se è presto per fare bilanci, dal momento che i progetti sono entrati da poco nel vivo, anche a causa dei rallentamenti imposti dalla pandemia, la sperimentazione si pone come valido strumento di riflessione e può portare soluzioni innovative in grado di supportare i giovani, cercando di offrire a questo genere di utenza maggiormente vulnerabile le garanzie e le opportunità che contribuiscono a colmare lo svantaggio sociale, formativo ed occupazionale.
Laura Carletti, referente Servizi Inclusione
Giulia Tabone, referente Servizi Inclusione