Incontro a Betania - Domenica
29/03/2020

(La freccia a destra apre il messaggio letto durante l'incontro)

BETANIA (Roma)
(pubblicato in 9° vol. n. 69)
Mercoledì 27 aprile 1977 (a sacerdoti e gruppo)
(letto a Betania 5° dom. di Quaresima 29.3.20)

MARIA SANTISSIMA

Figli, figli miei... «Non mi lasciare». Quale grandezza in questa vostra richiesta! «Resta con noi Signore, non ci lasciare per le vie del mondo». Figli miei, la Mamma Celeste viene a tendervi la mano per portarvi nella via del Cielo, per togliervi dalle vie del mondo. La via del Cielo, la Mamma non soltanto viene a indicarvela, ma viene a offrirvela. La via del Cielo si deve conoscere, ci si deve portare; nella via del Cielo ci si deve portare con il comportamento. Figli, bisogna respingere la via del mondo per trovarsi nella via del Cielo. Figli miei, ecco, la via del Cielo è qui alla vostra presenza. Ecco la parola della Mamma, l’amore della Mamma è via del Cielo. Le braccia della Mamma sono la via del Cielo. Bisogna correre e lasciarsi prendere e portare da queste braccia. Figli miei, queste sono le parole che la Mamma viene a portarvi per darvi forza, luce, guida. Togliersi, togliersi, figli, dalle vie del mondo, da quelle vie che vogliono portarvi nel precipizio dell’inferno. Figli miei, ecco perché la Mamma parla, ecco perché la Mamma opera anche in modo tanto visibile che deve essere possibile al vostro umano, al vostro occhio di toccare come la Mamma si adopera, come tende le braccia verso i suoi figli tutti, tutti! Non vi sono colpe che un figlio possa commettere che abbiano la potenza di far ritirare il braccio della Mamma, di distruggere l’amore della Mamma. Mamma!... Questo nome è pieno, è pieno dell’opera di Mamma. Mamma, figli miei, Mamma per l’eternità. Per essere Mamma per l’eternità bisogna che con il mio amore, con il mio Cuore, sia Mamma anche nel tempo. Che dolore perdere un solo figlio per l’eternità! Quale premio, quale ricompensa può avere quel figlio che mi si adopera per tendere la mano al suo fratello, per portare a me il mio figlio! Cerco disperatamente! È questa una parola per far meglio capire come una mamma umana cerca disperatamente di salvare il suo figlio. La Mamma Celeste conosce quale perdita è la perdita del figlio per l’eternità. Deve rientrare quell’anima da dove è uscita. Questo è il compito. Non devo, non posso trascurare un solo minuto, un solo mezzo. È per la potenza datami dal mio Dio, dal mio Padre, dal mio Sposo Spirito Santo, dal mio Figlio, mio Figlio e mio Dio. Quale amore mio Figlio ha lasciato nel Cuore della sua Mamma per poterla far Mamma di tutti i suoi fratelli! Fratelli di Dio, figli di Dio, figli del mio Cuore Immacolato! Visione. Quale visione la Mamma porta davanti ai suoi occhi! Visione. La visione della Mamma, figli miei, è la visione di Dio, del Figlio di Dio, la visione del Calvario, del sangue del Figlio di Dio!... Come si può dimenticare, come si può annullare dalla mia mente, dal mio Cuore, dai miei occhi questa visione? Che cosa il mio Cuore, il mio amore ha dovuto sopportare! Perché tanta sottomissione, tanto sopportamento, tanto amore, e non chiedere al Padre «basta»? Mai, mai il mio amore si è fermato di ripetere: «La tua volontà, Padre, la tua volontà su tuo Figlio, sulla sua Mamma, sull’umanità! Che cosa si stava per compiere con quel dolore, con quell’amore, con quel sangue, con quella spada!... Come, figli miei, come non cercare con passi veloci, ad uno ad uno i miei figli? Posso gridare in Cielo e in terra «i miei figli» perché ho voluto, ho accettato tante sofferenze. O, figli miei, sofferenze! Nessuna mente umana potrebbe salire nemmeno con l’immaginazione alla grandezza del dolore e dell’amore che vi era nel mio Cuore. Figli, conoscere, sapere chi è colui che si è lasciato crocifiggere. O figli, il dolore della crocifissione!... Dolore, dolore, ancora più dolore per quei figli, per quei suoi fratelli che si godevano lo spettacolo. Lo spettacolo!... La Mamma, la Mamma che cosa ha dovuto accettare per avere questo nome, questa missione, questo compito? Accettare, come dire? Con quali parole? Tanto dolore! Questo dolore è stato offerto per voi e per tutti. La Mamma deve cercare di utilizzare questo dolore poiché è per la salvezza dell’umanità. L’umanità! Benedetta umanità, benedetta umanità che si lascia benedire: è il numero che accetta questo dolore, quel numero che autorizza questo dolore, che ne fa tesoro per l’eternità. Ecco perché la Mamma Celeste vi lascia un messaggio di dolore: per farvi prendere un poco di parte al suo (di Gesù) e mio dolore e portarlo tutto a un unico posto e per una sola cosa: per utilizzarlo per la vostra santità e la santità dei vostri cari, dei vostri fratelli; fratelli tutti, non soltanto fratelli nell’umano, fratelli nelle anime, figli di Dio, figli del mio Cuore Immacolato. Come scende la Mamma, come vi segue! In quanti modi vi tende la mano, vi porta la parola piena di amore! La Mamma vi chiede la carità di darle i vostri cuori, le vostre preghiere, le vostre opere di bene. Figli miei, quanto ancora la Mamma vorrebbe e potrebbe dirvi!... Opere di bene. Quali sono le opere che si possono accettare come opere di bene? Figli, le opere di bene sono quelle opere che si compiono con grande amore e umiltà. Umiltà, figli miei! La più grande necessità è questa di portarsi nell’umiltà. Figli, umiltà e amore; sono questi quei binari che fanno camminare quei piedi, quei cuori, quelle menti, verso la santità. Siate umili e amorosi, pazienti e generosi. Non è, figli miei, non è tanto la quantità, è la qualità. Si fa quel che si può, ma quando si è fatto quel poco che si può, in quel poco ci deve essere grande amore e umiltà. Mai, mai accettare nel pensiero e nel cuore: «Io ho fatto, io sono più di un altro». O figli miei, fa tremare la terra questo comportamento. Questo comportamento resterà in terra poiché si è ricevuta la ricompensa in terra. Fare il bene con amore e umiltà. Questo è il bene che la Mamma Celeste viene a raccogliere e a portare in Cielo al Padre vostro, poiché è quel bene che è stato compiuto con il vero amore, con umiltà. «Padre, ho dato ciò che tu mi hai dato». Questo vi deve essere nel pensiero e nel cuore. «Ho dato la parola che tu mi hai dato, ho dato l’amore che tu mi hai dato, ho dato l’opera che tu mi hai dato. Padre, tutto è tuo, il bene è soltanto tuo. Il bene viene da una sola fonte. La fonte del bene, porta il bene. Figli miei, siate sempre più perfetti; la Mamma vi vuole portare a questa grandezza di perfezione. La Mamma vi vuole santi, santi! Quanti, quanti potrebbero prendere da voi la santità! Se prima vi sarà in voi, gli altri potranno raccogliere da voi. Anche se cadono poche briciole, ci sarà sempre chi ha bisogno di raccogliere le vostre briciole di santità. Come ci si dovrebbe interessare, preoccupare di raccogliere questi doni! Il dono della Mamma è il dono che il Padre offre per mezzo del Cuore della Mamma a tutti i figli. Ma quali figli li godranno? Quelli che saranno solleciti a prendere e a operare. Non vi mancherà la mia forza e il mio potente aiuto per farvi dirigere nelle vie del Cielo.
(Invita a cantare:) «Resta con noi, Signore».

DON GIORGIO

Enrico: "Ciao... Siete grandi don!"Fabiano: "Grazie cari sacerdoti di Betania, le vostre parole sono un balsamo"Beatrice: "Siamo assetati delle vostre sante parole!"
Susan: "Grazie per l'invito e per le vostre riflessioni, un abbraccio"

DON ALFREDO

Michela: "Grazie don Alfredo e grazie alla Mamma Celeste per questi incontri..."
Cesira: "Grazie don Alfredo"
Giorgia: "è un grande!"Ersilia: "Grazie a tutti voi e un caro abbraccio alla Mamma Celeste che ci ama di un Amore infinito"

DON LORIS

Letizia: "Grazie per questo bellissimo incontro... Grazie alla nostra mamma Celeste che ce lo ha permesso... Che Dio vi benedica a tutti!"Martina: "Un abbraccio a tutti"Tiziana: "Grazie a tutti per il vostro grande amore per la Mamma e per noi!"

DON FABRIZIO

Mariagrazia: "La Mamma Celeste dice che non c'è mente umana che può capire la grandezza del suo dolore e dice <<che dolore perdere un solo figlio per l'eternità!>>"Enrico: "Vi ringrazio tutti..."
Milena: "Ciao! Grazie a tutti"

Incontro a Betania - Domenica
22/03/2020

(La freccia a destra apre il messaggio letto durante l'incontro)

BETANIA (Padova)

Lunedì pomeriggio 23 giugno 1975

(a un sacerdote, alcuni malati e al gruppo)

(pubblicato in 6° volume n. 69 – letto a Betania 4° dom. Quaresima 22 marzo 2020)

MARIA SANTISSIMA

(Chiama una delle ultime arrivate e la fa sedere in prima fila).

Figlia mia, come vengono le parole, così viene l’amore della Mamma Celeste. La Mamma aspetta... la Mamma vuole ricevere tutti i suoi figli. Non manca una sola volta che si cerchi la Mamma Celeste e la Mamma si rifiuti di rispondere. Quale dono, figlia e figli tutti! Com’è grande il dono della Mamma, figli, tanto è grande la vostra intelligenza per conoscere quale dono vi sia stato fatto. Figli, vi è stato fatto il dono dell’amore per la Mamma Celeste. E quale è questo dono, questo amore, se non l’amore stesso del Padre Celeste e del Figlio? Figli miei, miei siete voi... vostra sono io! E dove siamo, se siamo un dono: io per voi e voi per me... se la vostra Mamma Celeste è tanto grande? Come vi è stata data la conoscenza che io sono la Madre di Dio, altrettanto vi è stata data la conoscenza che sono la Madre vostra. E come non capire ancora di più e sempre di più che la Madre di Dio è anche la Madre vostra? E dove si trova la Madre vostra se è Madre vostra?... Figli miei, la Madre si trova e si deve trovare con i suoi figli. Voi siete la mia ricchezza eterna e la ricchezza del Cielo tutto!
O figli miei, la Mamma conosce molto più dei figli, la Mamma corre molto più dei figli. La mano della Mamma, il passo della Mamma è molto più lungo del passo dei figli! Figli miei, la Mamma vostra del Cielo fa tanto presto a trovarsi anche in terra; ma ancora più voglio che si sappia che la Mamma contemporaneamente non manca in Cielo e neppure in terra. La Mamma, con il suo Figlio ha gli stessi poteri. Ho bisogno di portarvi a questa conoscenza. Figli miei, quando mai, con questa conoscenza, potrebbe essere in voi un solo minuto di turbamento e di paura? Quanto amore per voi!... Non si conosce né l’Amore, né la grandezza dell’opera dell’Amore! Figli miei, l’Amore opera, ma l’Amore non opera soltanto portando il bene del corpo; l’Amore opera anche quando porta le sofferenze del corpo. Figli miei, l’Amore conosce che cosa portano queste sofferenze; ecco perché l’Amore opera anche nelle sofferenze, lasciando le sofferenze per il tempo, per trovarsi un aumento di gioia per l’eternità. O figli miei, non si può gioire nelle sofferenze, ma si può amare nelle sofferenze. Amare, portare la sofferenza con amore, offrendo... offrendo, figli, come ha fatto lui (la persona strumento indica Gesù Crocifisso): amore e offerta. Quanto si può avere con la sofferenza, non si può avere senza la sofferenza. Figli miei, la Mamma Celeste vi porta il conforto, la conoscenza... vi tende la mano piena d’amore!
Il mio sguardo si è incontrato con il suo sguardo sulle vie del Calvario e con questo sguardo, con questo incontro ci siamo confortati a vicenda: lui ha confortato me, io ho confortato lui. Le sofferenze si sono unite: la sofferenza del Figlio con la sofferenza della Madre. Quando il figlio soffre, la Mamma non soffre meno del figlio. Figli miei, la Mamma vostra viene a portarvi questo sguardo, questo amore, per farvi conoscere che sono con voi. Non vi ho abbandonato! Ancora un poco, figli miei, il tempo è un poco, per tutti. Quando è passato questo poco, è finita la sofferenza e ci si incontra con la Mamma e ci si trova allo stesso posto, poiché si è camminato sulla stessa via. Figli miei, la via... la via deve essere non soltanto la via della sofferenza, ma la via dell’amore in questa sofferenza, della pazienza e di una continua offerta. Quanto più il peso si fa sentire sulle vostre spalle, tanto più la Mamma tende la mano. O figli miei, se non vi fosse la mano della Mamma... figli miei, quante volte sareste crollati sotto questo peso! Quando le vostre forze sono all’estremo, ecco la Mamma che vi porge la mano. La Mamma veglia, misura e rimisura, non lascia cadere il figlio sotto il peso; ma quantunque vi fosse la caduta, la Mamma tende la mano e lo rialza e lo spinge ad andare avanti. La Mamma sa che cosa trova il figlio all’arrivo, all’incontro con il Padre Celeste! Figli miei, come vi sono state dette e vi vengono dette queste verità, così vi vengono compiute queste verità. Figli miei, le verità sono queste; quanto più si accettano, si custodiscono nel cuore, si praticano con amore, tanto più cresce la vostra santità e la gioia scende nei vostri cuori... anche nel dolore. Quando si conosce la ricompensa si porta sempre più pazienza; e quando si porta più pazienza è allora che nel cuore scende la gioia. Si sa ciò che si dà, ma si sa anche ciò che si riceve.
Figli miei, la Mamma Celeste è con voi. Su queste mani si possono posare tutte le mani ed a nessuna mano manca il proprio posto. Sulla mano della Mamma vi è posto per tutte le mani dei suoi figli. O figli miei... conoscere la mano... conoscere l’amore... conoscere la gioia! Quando la vostra mano si tende alla Mamma, vuota, la Mamma la riempie di amore, di gioia e di ogni bene.
Fate che questa mia parola non abbia a passare senza che venga del tutto raccolta e custodita nel cuore. Figli miei, quanto potere ha la vostra Mamma, se è sempre e del tutto unita al suo Figlio, al Figlio di Dio?Figli miei, siate contenti di essere come siete e dove siete. Figli miei, conoscere il posto, occupare il posto! E come occupare il posto nel mio Cuore? Con questi incontri, con queste preghiere, con aumento di amore, figli, quale è la via più facile che si deve percorrere per arrivare al proprio posto?
La via è la via dell’amore. Amarsi, unirsi, essere sempre più fedeli fra voi. Quando più siete uniti e fedeli tra voi, tanto più la Mamma Celeste gioisce nell’essere con voi e voi con la vostra Mamma.
Avanti nella conoscenza e nella pratica. Figli miei, come vi posso mostrare quanto si sale con questi gradini? Questa è la scala! Questi incontri sono gradini per farvi salire su questa scala. Preghiera e amore; unione e pace tra voi; questo è il vostro posto in terra e in Cielo. In questo modo ci si trova nel posto giusto, prima in terra, per poi arrivare in Cielo, al posto giusto.
Avanti! La Mamma è con voi. La Mamma scende, i figli salgono, contenti, amorosi, generosi. Che cosa vi posso offrire più di questo? Offrire la Mamma nei vostri cuori, al vostro fianco, alla vostra guida!...
Dove è la Mamma non manca il Cielo tutto.

(I presenti cantano «Una corona d’Ave»).