La FLC CGIL Messina sulle dichiarazioni dell'assessora Tringali

Data pubblicazione: Feb 01, 2021 1:23:18 PM

L'assessora Tringali scambia individualismo e aziendalismo per innovazione. Piuttosto dica agli studenti se sono al sicuro a scuola, tutti insieme!

Scopriamo noi, e tutta la comunità scolastica messinese, l'ingente sforzo su edilizia e trasporti del comune di Messina e quindi, sorge spontanea la domanda: perché i genitori della nostra città non dovrebbero sentirsi sicuri di mandare a scuola i propri figli insieme ai loro compagni se il Comune ha garantito la sicurezza nelle scuole e ha implementato i trasporti per gli alunni?

La FLC CGIL, come la gran parte della comunità educante, crede nel percorso collettivo, solidale, condiviso che rappresenta la frequenza della scuola. Percorso che deve rimanere tale anche a distanza se le condizioni sanitarie non lo consentono.

Se, per necessità di lavoro o sociali, i genitori non possono seguire in DAD i bambini, saranno costretti a rinunciare alla sicurezza e alla salute dei minori e della comunità? A volte, anche se con timore, ci sono famiglie che non possono scegliere la didattica digitale. Ricordiamo, invece, alla Dirigente scolastica/Assessora che esistono specifiche ordinanze che assicurano su tutto il territorio nazionale la tutela degli studenti fragili e dei loro familiari.

Ribadiamo la necessità di mantenere la centralità pedagogica del percorso collettivo di formazione che non può essere abdicata rispetto a esigenze individuali, non sempre legate a motivazioni educative, ma spesso alle condizioni di necessità delle famiglie.

Le scuole hanno responsabilità educative, con o senza DaD, e gli EE.LL hanno la responsabilità di garantire la sicurezza, per TUTTI! Innovazione non significa rinunciare alle proprie prerogative: Assessora Tringali dica agli studenti messinesi se sono al sicuro a scuola, tutti insieme! Se non lo sono allora chiuda le scuole, così come è avvenuto a novembre e dicembre 2020 e gennaio 2021. O la scuola è sicura per tutti o per nessuno.

Rigettiamo l’idea di una scuola “on demand”, aziendalistica e verticistica, nella quale gli studenti vengono trattati come clienti e lo studio è considerato un servizio. Noi siamo per la scuola della Costituzione: pubblica, laica, solidale e inclusiva; dove viene garantito a tutti i livelli il diritto allo studio.

Riguardo all’ASP, in varie occasioni (interviste, comunicati, partecipazioni a programmi TV ec….) abbiamo denunciate le inefficienze delle USCA e dell’assenza di una corsia preferenziale per le scuole nella gestione dei casi COVID-19. Non mi risulta, invece, un coinvolgimento delle forze sociali e dei sindacati ai tavoli provinciali sulla sicurezza così come avviene a livello regionale e nazionale.

Non dobbiamo dimenticare l’enorme sforzo fatto dai lavoratori della scuola (Ds, docenti e personale ATA) per rendere gli ambienti sicuri e per attuare rigorosamente procedure e protocolli a garanzia della salute di tutti.

Sobbarcarli di ulteriori incombenze diversificate e individuali, con tutti i limiti strutturali e infrastrutturali, è da irresponsabili. Forse l’assessora ha dimenticato come funziona una scuola e quali sono i meccanismi interni che la regolano.

Gli alunni e le famiglie stanno pagando un prezzo già troppo alto per le inefficienze altrui. In questo momento hanno bisogno di certezze e le istituzioni, che lei e la giunta rappresentate, hanno il dovere di governare gli eventi con responsabilità e non con paura e avventatezza.

Riguardo all'ignoranza, cara assessora, le parole qualificano chi le usa!!!