REFEZIONE SCOLASTICA-COMUNICATO STAMPA

Data pubblicazione: Sep 14, 2016 9:13:10 AM

Lunedì 12 a seguito del sit-in organizzato dalla Filcams e dalla FLC CGIL con i lavoratori della refezione scolastica e con la presenza di alcuni docenti e genitori, una delegazione dei presenti è stata ricevuta dall’assessore Ursino la quale ha descritto lo stato dell’arte del Comune di Messina.

La federazioni sindacali hanno avanzato alcune proposte all’assessore la quale si è resa disponibile a convocare un tavolo tecnico per giovedì 15 settembre p.v. al fine di capire quali soluzioni adottare per la risoluzione del problema della refezione scolastica.

Resta il fatto - fanno presente gli esponenti delle due organizzazioni che rappresentano gli addetti alla mensa e il personale scolastico – che allo stato attuale il sevizio, nonostante l’imminente inizio della scuola, non è ripreso e che in relazione allo stato in cui versa il Comune, difficilmente il servizio riprenderà in tempi celeri.

In passato sia l’assessore Eller che il dirigente al ramo avevano garantito alla cittadinanza tutta che con l’inizio del nuovo anno scolastico i problemi che hanno interessato il servizio di refezione scolastica sarebbero stati definitivamente risolti. Ma nonostante le promesse ancora il servizio è in alto mare.

Abbiamo sempre e fortemente chiesto all’Amministrazione di non scaricare su lavoratori, utenti e fasce deboli colpe e responsabilità amministrative, programmando la stabilità di un servizio importante”, fanno presente gli esponenti delle federazioni sindacali. Nonostante le tante promesse e gli impegni assunti, in questi tre anni il risultato è stato quello della settima interruzione del servizio, con famiglie e personale della scuola costretti a fare fronte a ulteriori disagi, con bambini che si ritrovano nell’ennesima emergenza.

Auspichiamo – dichiarano gli esponenti delle due organizzazioni sindacali – che giorno 15 settembre, durante la riunione del tavolo tecnico, si possano individuare date certe per la ripresa del servizio e soluzioni momentanee che tengano conto delle esigenze degli ottanta lavoratori, che ormai da mesi si trovano senza alcuna retribuzione e senza ammortizzatori sociali. A tutto ciò si aggiungono i problemi delle migliaia di bambini che si troveranno ancora una volta privi di un servizio ritenuto da tutti essenziale e della gestione e/o autogestione delle scuole, che scarica responsabilità, che non gli competono, ai dirigenti scolastici e agli insegnati che si troveranno costretti ad inventarsi soluzioni che non potranno tenere conto delle diverse condizioni socio-economiche degli utenti.