DOCUMENTO APPROVATO DAL COLLEGIO DOCENTI AINIS MESSINA

Data pubblicazione: May 23, 2015 6:58:43 PM

Il collegio dei docenti del Liceo “E.Ainis” di Messina, in sintonia con altri istituti superiori quali il Liceo Garibaldi di Palermo, intende esprimere il proprio disagio e il profondo disaccordo verso l’approvazione del DDL detto della “Buona Scuola”, che appare rispondere all’urgenza di un cambiamento immediato e populista e non apporta un reale MIGLIORAMENTO della realtà scolastica da noi vissuta, già buona per la volontà e il senso di responsabilità di docenti e del personale A.T.A.

La motivazione che spinge noi docenti affonda le sue radici in un senso di acuta amarezza e di rammarico per il clima di tensione che si è venuto a creare a causa del suddetto DDL, che mira a creare profonde spaccature tra le varie componenti del mondo scolastico, mettendo a repentaglio il clima collaborativo che da sempre ha caratterizzato il nostro istituto.

I docenti intendono esprimere la propria preoccupazione poiché il suddetto DDL introduce norme ambigue e arbitrarie che minano profondamente sia la qualità dell’insegnamento che i diritti dei lavoratori, affidando una delega in bianco al potere del singolo e privando la scuola di una delle sue caratteristiche peculiari: la collegialità delle decisioni. Denunciamo la mancanza di criteri oggettivi che regolino la mobilità del personale docente e garantiscano la libertà di insegnamento, la riduzione del personale ata che si trova a smaltire una mole di lavoro sempre crescente, la vanificazione e l’impoverimento di una reale partecipazione democratica di tutte le componenti della scuola con la riforma degli organi collegiali

Siamo preoccupati inoltre per l’aperta dichiarazione da parte del Governo di non poter garantire il finanziamento della scuola pubblica e indignati, d’altro canto, per la precisa volontà di non intaccare in alcun modo i finanziamenti verso la scuola privata. La presenza di finanziatori privati nella scuola pubblica, a nostro avviso, renderà la scuola succube e dipendente da una politica commerciale che è del tutto estranea alle sue finalità, cioè la formazione di uomini e donne liberi e consapevoli.

Rifiutiamo l’idea che l’attuale sistema educativo sia responsabile dell’alto tasso di disoccupazione giovanile e che l’alternanza scuola-lavoro, così come proposta dal DDL, possa rappresentare una reale soluzione. Noi che abbiamo sperimentato forme di stage formativi già da diversi anni rivendichiamo esperienze finalizzate ad acquisire reali competenze da spendere sul campo e non prestazioni lavorative gratuite durante i periodi di interruzione delle attività didattiche. Come lavoratori della scuola intendiamo quindi sollecitare il coinvolgimento di organizzazioni politiche e sindacali, riteniamo necessario intraprendere azioni di informazione di tutta l’opinione pubblica e in particolare degli utenti della nostra scuola, perchè la scuola di domani possa ancora dirsi rispondente agli art. 3 e 33 della nostra costituzIone