COMUNICATO STAMPA: CENSURA DI STATO

Data pubblicazione: May 18, 2019 4:24:58 PM

COMUNICATO STAMPA: Censura di Stato

La FLC CGIL di Messina e tutte le sue componenti, dai dirigenti sindacali ai  semplici iscritti, dai docenti al personale ATA di tutte le scuole provinciali, esprimono vicinanza e solidarietà alla docente di Palermo, professoressa Dell’Aria, sanzionata per non aver "vigilato" sull'operato dei suoi alunni per l'elaborazione e la proiezione di un video durante la Giornata della memoria.

Non bastavano, nel recente passato, le coltellate, le legnate, gli insulti da parte di svariati genitori verso alcuni docenti, adesso anche la repressione e il castigo dello Stato verso chi educa e forma i cittadini del domani.Il ruolo dell'insegnante è quello di aprire le menti, di istruire, di educare ma soprattutto quello di attivare tra i ragazzi il pensiero e il senso critico.

La scuola è il luogo per antonomasia in cui si conservano e si trasmettono i saperi. Si insegna la critica e la libertà di pensiero non la repressione.

La vicenda di Palermo ha riacceso il "fuoco" in una classe, quella dei lavoratori della scuola, che da troppi anni subisce e continua a subire vessazioni ed umiliazioni da parte dei governanti di turno. Non possiamo stare zitti di fronte alla limitazione e alla soppressione della libertà d'insegnamento sancita dall'art. 33 della nostra Costituzione.

Il Seg. Gen. della FLC CGIL Messina, Pietro Patti, dichiara: " La scuola non insegna a censurare le opinioni ma a discuterle o criticarle. Tra i compiti del docente non rientra quello di "purgare" gli elaborati dei propri studenti ma quello di correggere eventuali errori. Se parlare di Giornata della memoria è omessa vigilanza allora sospendete tutti i docenti il 27 di Gennaio di ogni anno, se parlare di fascismo ed olocausto è omessa vigilanza allora sospendeteci tutti, se paragonare le leggi razziali del '38 al decreto sicurezza è omessa vigilanza, allora sospendeteci tutti. Le opinioni possono essere sempre discutibili ma mai censurabili. La sanzione disciplinare inflitta alla docente per "omessa vigilanza" di fatto si prefigura come una censura di Stato. Si sanziona la libertà di pensiero ma non i colpevoli di apologia di fascismo. Tutto il mondo della scuola messinese chiede il ritiro della sanzione disciplinare e il rientro immediato della docente a scuola tra i suoi ragazzi.

Messina, 19 Maggio 2019