Comitato per la difesa dell'ambiente ad Arese e dintorni.

cambio indirizzo email ! difendiamoarese@gmail.com

Riportiamo qui una semplice rielaborazione dei dati sulle polveri sottili pm10 in µg/m3 rilevati dalla centralina di Arese da ARPA Lombardia.

Iniziamo con il 2009 da maggio per 12 mesi. Le giornate con rilevazioni valide sono quasi un anno intero.

Proseguiamo con il 2011 che con il picco del 18 gennaio di porta il valore di 222

Arriviamo all'anno di EXPO e dell'apertura del Centro, purtroppo le giornate valide sono solo 32 mancando ben due settimane di dicembre.

Infine i dati attuali degli ultimi 12 mesi, ipotizziamo un danno alla centralina durato 60 giorni che ha ridotto a 289 i giorni di rilevazione. Ciò è successo in estate ed infatti le rilevazioni restanti toccano i 44,37 di media, quando il limite di legge è 50, oltrepassato per ben 90 giorni.

Il prossimo passo, riuscendo a recuperare i dati meteorologici è di integrare queste rilevazioni con i dati di piovosità e di ventilazione. Anche le temperature medie invernali sono importanti per ragionare sull'uso del riscaldamento.

Arese, 7 maggio 2014 -

il comitato DifendiamoArese incontra il sindaco Palestra e il vicesindaco Ioli.

Per evitare un’alterazione irreversibile del territorio, qualche anno fa si è formato il Comitato Difendiamo Arese che con l’aiuto di molti concittadini ha portato a conoscenza degli abitanti quello che sarebbe stato il futuro per Arese. Contestualmente all’attività di informazione è stata proposta una raccolta firme per una petizione che individuava, oltre all’invito a non lasciar insediare una grande struttura di vendita, ritenuta inutile e dannosa per il territorio, alcuni punti fermi:

1) la richiesta di non realizzare la “tangenzialina” che avrebbe distrutto un territorio agricolo strategico dal punto di vista ambientale e non avrebbe risolto il problema del traffico indotto dagli insediamenti commerciali dell’area: solo il 3% del traffico richiamato da tali insediamenti , dagli studi fatti dallo stesso operatore arriverà dalla zona di Terrazzano/Mazzo, mentre il grosso del flusso, assai oltre il 50% arriverà da est, nord est

2) la richiesta di un collegamento tra l’area ex Alfa Romeo e il polo fieristico Rho-Pero mediante percorso cittadino di una tramvia leggera con proseguimento verso la stazione Groane Ferrovie Nord, affiancata da una pista ciclabile

3) la richiesta di realizzare un terrapieno verde con funzione di barriera acustica lungo l’autostrada, per mitigare l’impatto acustico delle aree residenziali aresine ad essa limitrofe

4) la richiesta di non realizzare il grande parcheggio previsto dal progetto Expo nelle aree agricole dietro alla villa di Valera

Negli anni successivi è risultato evidente che, se a livello locale le circa 4000 firme raccolte paiono molte, i vincoli a cui devono sottostare le istituzioni sono spesso difficilmente superabili. Il Comitato ha sempre cercato di interagire con gli amministratori e persino con i commissari proponendo alternative plausibili, coinvolgendo anche i cittadini dei comuni limitrofi nel gruppo di coordinamento area ex-Alfa. Grazie a questa azione concertata si sono raggiunti alcuni risultati; dapprima la rimozione del ‘peduncolo’ in fondo a viale Sempione e poi di tutta la tangenzialina: essa infatti non serve ad alleggerire il pesante carico in termini di traffico attratto dal centro commerciale, danneggia irreparabilmente un ultimo lembo di territorio e rischia di essere una pericolosa alternativa all'autostrada

Anche l’assurdo parcheggio Expo nei campi agricoli di Valera è stato evitato; le barriere fonoassorbenti sono ora previste e l ’area agricola che separa Arese dall’autostrada è stata riconosciuta come strategica dal piano territoriale provinciale.

Notizie recenti ci riportano a temi simili: con una forzatura il commissario per l’Expo ha deciso che i lavori per la quinta corsia vengano sviluppati in due tempi, prima e dopo l’esposizione universale, vanificando così le attese di Lainate. Inoltre sono stati concentrati nell’area molti dei parcheggi remoti Expo che prima erano distribuiti in altri territori. Sembra che sia stato alterato anche l’accordo di programma ex-Alfa poiché l’area destinata a parcheggio non è più in zona “multipiano” bensì coinvolge il territorio di Garbagnate.

Su questo il comitato ha potuto confrontarsi nei giorni scorsi con il sindaco di Arese Palestra e il vicesindaco Ioli durante un incontro che ha delineato le possibili prospettive dopo l’intervento del commissario per Expo.

Rispetto ai nuovi scenari la proposta del Comitato DifendiamoArese è di collegare la presenza dei 10000 posti auto alla garanzia del completamento della variante varesina e, possibilmente, all’utilizzo senza pedaggio del tratto autostradale da e per Milano, azioni assai utili a evitare il traffico di attraversamento della città nei sei mesi della manifestazione.

Ora che il progetto di viabilità interna è in fase di validazione il Comitato si augura che l’amministrazione comunale e in particolar modo il sindaco Palestra e l’assessore Ioli possano ricevere supporto dalla cittadinanza per far sì che Arese non resti passivo spettatore ai tavoli sovra comunali di concertazione come negli anni scorsi invece è spesso accaduto. Molti dei vincoli presenti oggi sia nell’Accordo Alfa Romeo sia per Expo sono stati fissati anni fa dalle precedenti amministrazioni aresine e non possono essere rimossi; un’amministrazione sostenuta dai propri cittadini può avere un peso maggiore ai tavoli di trattativa. Anche chi si ritiene politicamente all’opposizione dovrebbe comprendere che nei progetti intercomunali l’unione fa la forza. Vogliamo ricordare che l’annullamento del parcheggio previsto per Expo dietro alla villa di Valera è stato possibile proprio grazie al voto unitario di maggioranza e opposizione del consiglio comunale.

COMUNICATO STAMPA

16 novembre 2013 – Il Comitato DifendiamoArese incontra l’amministrazione comunale.

Il Comitato DifendiamoArese, attivo da oltre quattro anni, continua la sua attività per promuovere una buona qualità di vita ad Arese e dintorni, un freno al consumo di suolo e una riduzione degli agenti inquinanti sul nostro territorio.

Proseguendo la serie di incontri con gli amministratori in carica, il Comitato DifendiamoArese è stato ricevuto dal Sindaco di Arese Michela Palestra coadiuvata dall’assessore Ioli. La prima impressione in confronto con gli incontri del passato è stata di una alta attenzione ai temi in discussione Non trascurabile anche la sensazione che le istanze del Comitato non verranno dimenticate in un cassetto.

Di questi tempi la viabilità è un tema che appassiona molti concittadini ma che è dal principio l’osservata speciale del Comitato; oggi si analizzano dettagli fino al centimetro ma occorre ricordare che nuove strade non riducono il traffico bensì il contrario oltre a consumare suolo. La struttura viaria di Arese è stata pensata molti anni fa e l’evoluzione delle normative, del parco automobilistico e delle esigenze abitative ma anche la richiesta di un servizio di trasporto pubblico efficiente ne rendono necessaria la revisione. Il Sindaco ha illustrato il progetto aggiornato con le ultime modifiche.

1- Il Comitato ritiene che la viabilità interna proposta sarà certamente un disincentivo all’attraversamento della città da parte del futuro flusso di traffico previsto per il centro commerciale, e che

2- la viabilità esterna ad Arese, con la nuova sistemazione della rete esistente (s.s. varesina) e di quella prevista su Garbagnate a nord in area ex-Alfa, pronta prima dell’apertura del centro commerciale, prevista nei tempi dell’Accordo di Programma, per il 2015, dovrebbe creare un flusso di traffico adeguato.

3- Infine l’amministrazione ha dato precise rassicurazioni riguardo alla famosa tangenzialina di Arese, ribadendo la sua contrarietà al progetto ritenuto inutile a risolvere i problemi di flusso del traffico previsto, per il quale è allo studio un progetto alternativo con la proprietà che sfrutta l’esistente autostrada.

4- Una delle opere lasciate incomplete dalla gestione commissariale è la nuova linea di trasporto 561 per la quale vi sono ancora dettagli da chiarire ma che con la nuova struttura della viabilità probabilmente troveranno soluzione, anche in vista di Expo.

Nelle attività che circondano il progetto ex-Alfa viene segnalata l’apertura dello Sportello per il Lavoro per i futuri posti disponibili nella struttura commerciale; posti che il Comitato, sulla base di studi di settore, ha sempre indicati come insufficienti e a saldo negativo per il territorio.

Il Comitato attende di conoscere la versione definitiva del progetto, in cui le proposte dei cittadini e gli impegni della maggioranza riusciranno a trovare spazio malgrado i vincoli esterni esistenti.

A questi vincoli negli ultimi tempi si sono aggiunte pressioni solo apparentemente nuove: non si può non commentare la proposta avanzata da Arese al Centro il 14.11.2013. per un progetto di viabilità alternativo. Leggendola non si può non pensare alle lacrime del coccodrillo, in quanto i firmatari, che una volta si chiamavano UDC sono gli stessi che hanno sistematicamente e pervicacemente appoggiato la realizzazione del Centro commerciale e delle nuove residenze nell’area Alfa (risultato che hanno ottenuto), nonché della famosa “tangenzialina” parallela all’autostrada e del cosiddetto “peduncolo” in fondo a viale Sempione. Il Comitato si è opposto a questo ulteriore nastro di asfalto (oltre che al centro commerciale e residenze) per mantenere integre quelle ormai uniche aree agricole rimaste fra l’abitato di Arese e l’autostrada dei laghi e vogliamo ricordare a chi ha la memoria corta alcuni fatti che abbiamo scoperto a suo tempo occupandoci della questione:

1. Una parte dei terreni (attualmente agricoli) che dovrebbero essere attraversati dalla strada sono oggi di proprietà del Fondo Sansovino (proprio lo stesso nome del consorzio che deve realizzare l’insediamento di Arese Sud. Sarà una coincidenza?), un fondo immobiliare che per il suo stesso statuto ha molto piu’ a che fare col cemento che con l’agricoltura.

2. Nell’ambito del procedimento di formazione del Piano di Governo del Comune di Rho (ricordiamo che i terreni in questione sono nel comune di Rho) e’ stato protocollato uno studio di fattibilità (24.11.2009 NR 0055334 A) per la realizzazione su parte dei terreni in questione di proprietà Finbrico SpA di un albergo di 10 piani e di un centro benessere.

3. Sebbene l’amministrazione provinciale insista da anni per un simile progetto di viabilità tra ex-Alfa e fiera, questo non è previsto dal PGT di Rho e soprattutto non ha i fondi economici per la realizzazione.

4. Una recente legge dello stato autorizza i comuni a pagare i terreni espropriati per ragioni di pubblica utilita’ concedendo permessi di costruzione.

Mettendo insieme questi elementi ci viene da pensare che dietro la realizzazioni della “tangenzialina” ci sia l’ennesima speculazione immobiliare.

In conclusione dobbiamo dire che l’incontro ha convinto sia sulla bontà degli obiettivi che sulla correttezza delle soluzioni proposte, sulla realizzazione definitiva delle quali il Comitato intende comunque vigilare; ma siccome pensiamo che su questioni tanto importanti per la nostra qualità della vita ognuno dovrebbe farsi una propria opinione senza sposare quelle preconfezionate dai vari partiti o gruppi di interesse, suggeriamo di andare sabato 23 novembre in Comune e approfittare dell’opportunità di chiedere direttamente ai responsabili dell’Amministrazione i chiarimenti necessari e avanzare i propri suggerimenti.

A CHI FA COMODO LA TANGENZIALINA?

Il Commissario Governativo ha approvato un progetto di massima della revisione della viabilità di Arese che, se attuato, taglierebbe in tre parti la città, trasformando quelle che erano strade cittadine, cioe’ per l’uso dei cittadini di Arese, in strade di attraversamento del paese per chi deve muoversi sull’asse Nord/Sud.

Questo progetto, si pone in una posizione completamente contraria a quella che, con continuità le diverse amministrazioni che si sono succedute, hanno seguito da oltre 40 anni ed ha riaperto la discussione sulla Tangenzialina.

La cosiddetta Tangenzialina, è quella nuova strada che, passando a fianco dell’autostrada, con una deviazione fino all’incontro fra viale Sempione e via Varzi, avrebbe dovuto congiungere la rotonda del cimitero di Arese con la rotonda che si trova all’uscita attuale dell’autostrada di fronte al distributore Total e con una nuova rotonda nel punto di incontro tra viale Sempione e via Varzi, attraversando anche i giardini di due villette e passando molto vicino ai condomini di via Varzi, largo Ungaretti e via delle Groane.

E’ sintomatico che fra i più fieri sostenitori della necessità di riesumare la Tangenzialina (idea nel frattempo abbandonata dagli stessi soggetti che l’avevano proposta) vi siano quelle forze politiche (UDC e PDL) che, con maggior caparbietà, si sono espresse a favore del progetto di costruzione del Grande Centro Commerciale e delle residenze nell’area ex Alfa e che, adesso, si sono accorte che la realizzazione di questo progetto peggiorerà la vita della nostra città in termini di maggior traffico e maggior inquinamento.

Come Comitato difendiamo Arese, siamo stati fautori dell’eliminazione della Tangenzialina (ma anche contrari al Centro Commerciale e alle residenze) e vogliamo ricordare alcuni punti che, a quanto pare sono stati dimenticati:

  • L'opposizione alla Tangenzialina nasceva in primo luogo dalla volontà di preservare dalla cementificazione quei terreni agricoli del comune di Rho che si trovano fra l'autostrada e l'abitato di Arese, attraverso i quali sarebbe passata la nuova strada.
  • Buona parte di questi terreni sono già nelle mani di due fondi immobiliari (SANSOVINO e FINBRICO) ed in occasione della redazione del PGT di Rho, sono stati presentati progetti edificatori di residenze al posto del bosco e dei campi agricoli ora esistenti e di un albergo di 12 piani con due interrati adibiti a centro fitness.
  • Parte delle aree agricole e boschive che sarebbero attraversate dalla tangenzialina fanno parte della dorsale verde nord Milano, importantissimo corridoio ecologico di questa zona.
  • Un altro aspetto rilevante deriva dallo studio presentato dallo stesso operatore che realizzerà il centro commerciale, da cui risulta che, solo una piccola corrente di traffico riguardante il centro commerciale (circa il 3,3%) avrebbe bisogno della tangenzialina. Infatti, i flussi più significativi potrebbero venire dall’autostrada che avrà un’uscita proprio alle spalle del centro commerciale e da viale Luraghi (collegamento Esselunga-Alfa).
  • In dettaglio i flussi di traffico previsti dall’operatore sono:

    • Da SUD, presunti utilizzatori della tangenzialina, da Pero l’1,8 % e da Mazzo di Rho l’1,5% del traffico attratto.
    • Da EST proverrebbe il 19,5 %
    • Da NORD il 18,5 % ,
    • Da MILANO (AUTOSTRADA) IL 31,7 %
    • Da OVEST il 20 % .

Ci sembra, quindi, di poter affermare, che l’interesse maggiore alla Tangenzialina sia quello di chi vuole cementificare anche quei pochi terreni agricoli rimasti fra l’autostrada e l’abitato di Arese.

Noi auspichiamo che la nuova Amministrazione, che sarà eletta fra pochi mesi, voglia farsi carico immediatamente dei problemi che sorgerebbero dall’attuazione della delibera del Commissario Governativo e rivederne radicalmente le scelte, non riesumando vecchie ipotesi (tangenzialina) anch’esse molto negative per Arese, ma nel senso più favorevole alla nostra comunità che non vuole certamente vedere il paese attraversato da vie di grande comunicazione, ne’ ulteriori edificazioni ai suoi confini, ma desidera piste ciclabili, una tramvia per disincentivare il traffico veicolare, e più spazi per i pedoni.

Arese, 26 Febbraio, 2013.

Il Comitato Difendiamo Arese.

Dalla padella alla brace

Il piano generale del traffico avviato nel 2012 sotto la reggenza del commissario Chiodi prospettava ancora, in alcuni suoi dettagli, una valutazione della viabilità considerata con l'occhio del cittadino residente e dell'utente dei servizi comunali. Lasciava spazio ad un mezzo di trasporto pubblico su corsia riservata transitante per le strade cittadine, non escludendo la forma del mezzo elettrico su rotaia. Certamente considerando altri particolari e impostazioni sorgono dei dubbi e per questo il comitato DifendiamoArese ha prodotto delle osservazioni (link) per migliorare la fruibilità dei trasporti pubblici e privati ma anche la qualità di vita complessiva di chi non percorre le strade cittadine bensì vi si affaccia con la propria residenza. Tali osservazioni, alcune elencate qui sotto, sono state respinte, sebbene alcune fossero veramente semplici e forse con risparmio di costi complessivi di progetto.

Quello che invece è successo nello scorso dicembre è un peggioramento drastico e immotivato del modo di pensare una viabilità urbana. Gli uffici comunali sotto la reggenza del commissario Pavone hanno incaricato lo studio tecnico PIM, già autore del piano, per uno "Studio di fattibilità per la realizzazione e l'attuazione di un servizio di trasporto pubblico tra Arese e le stazioni Rho-Fiera". Con una incomprensibile deviazione dall'incarico viene partorito un progetto di "interventi sul sistema viario di attraversamento" per il traffico esterno. Si è passati da una visione, pur obsoleta, di una viabilità per i cittadini ad una visione succube al futuro centro commerciale che in un futuro non certo sorgerà a nord di Arese. Si adducono motivazioni legate alla mancanza di nuove strade (la tangenzialina) ma si perde di vista che nessuna nuova strada è necessaria. Il punto di accesso al centro commerciale principale per i suoi clienti (di passaggio, come per ammissione della stessa proprietà al 50%) sarà il nuovo casello autostradale a 100 metri dall'immobile. La ex-SS.Varesina con la sua nuova variante continuerà a fare il suo compito così come la S.P. 119. Le restanti strade di Arese devono servire ai suoi abitanti per accedere alle proprie case; già molti comuni, Lainate è un esempio, hanno strutturato con sensi unici e circolazione forzata le proprie strade. Ad Arese si è sta perdendo l'ennesima occasione di avere una progettualità moderna, di stampo europeo che prevede l'uso delle strade urbane da parte degli abitanti.

Non è difficile notare che la delibera commissariale 22 del 29/1/2013 di approvazione del progetto preliminare è un segno di voler affrettarsi su decisioni che urgenti non sono. Fino a che il centro commerciale non nascerà (se e quando) vi sarà tempo di prepararsi. Adesso non c'è fretta e tra tre mesi un consiglio comunale eletto potrà dibattere sui progetti proposti da un'amministrazione eletta.

Però il progetto proposto può però essere facilmente modificato per tornare ad essere a servizio degli abitanti;

è importante però che non venga attuato prima delle elezioni!

Alcune delle osservazione al piano del traffico aprile 2012

    • si rivalutino i flussi di traffico alla base di questo piano dopo che sarà stata messa in opera la variante alla exSS233 tra Arese e Ospiate, in particolare sull’asse Resegone/Sempione;
    • per un raggio di cinquecento metri facendo centro sui singoli plessi scolastici e sul centro sportivo comunale vengano istituite zone 30 km/h;
    • per evitare incidentalità pedone/ciclista venga riconsiderata la struttura delle piste ciclabili esistenti e progettate, prevedendo la separazione delle utenze e i due sensi di marcia, oggi presente solo in via dei Platani e parte di via Nuvolari, e venga considerata nei percorsi in progetto, in particolare nei due sensi di marcia di viale Resegone/viale Sempione;
    • si converta la delimitazione delle ciclabili in sede separata con segnaletica a delimitazione con spartitraffico;
    • nelle zone dove non fosse disponibile lo spazio per una ciclabile per ogni senso di marcia si opti per rendere sicura la circolazione di biciclette tramite una zona 30 e nel caso di incroci si eviti l’uso di rotatorie preferendo i rialzamenti stradali semaforizzati;
    • la modifica di via Matteotti tratto sud venga trasformato il controviale in ciclabile e il parcheggio venga orientato verso la corsia di marcia per evitare incidenti da ‘zona cieca’ nei movimenti in retromarcia;
    • venga posta attenzione alla sicurezza degli itinerari ciclistici di connessione intercomunale in particolar modo dei cavalcavia verso Rho e predisponendo una passerella per l’attraversamento della exSS233 o sua variante in progetto;
    • venga considerata l’alternativa del bike sharing su ambito provinciale metropolitano in attesa del quale si proponga una collaborazione con i comuni limitrofi dotati di stazione ferroviaria per rendere disponibile un’area di parcheggio sicura (velostazione, bicibox) ad abbonamento;
    • si applichi l’opzione della sosta a pagamento solo nelle immediate vicinanze delle strutture comunali, quali il municipio e la farmacia, ricorrendo a una verifica settimanale delle soste di lungo periodo durante gli interventi di lavaggio strade.

Per il futuro intorno all’area ex-Alfa

non lasciamo decidere altri guidati dai loro interessi!

Adesso la carta da giocare è il ricorso al TAR

Con un ricorso al tribunale amministrativo teniamo aperta la possibilità di contestazione e/o composizione dei diversi interessi in gioco altrimenti siamo concordi con l’epilogo trovato alla grande storia dell’AlfaRomeo. Dobbiamo poter tutelare interessi diversi da quelli della proprietà: interessi di chi opera e abita nel territorio intorno.

Abbiamo legittimamente ancora tempo fino a febbraio per presentare i nostri motivi di reclamo in merito alla decisione del presidente regionale. Ricordiamo che il metodo utilizzato dai nostri amministratori, in primo luogo la Regione, non è andato per il sottile: approvare nell’ultimo giorno di governo 129 delibere non è indicazione di lavoro ben fatto. I documenti a corredo della decisione sono tenuti riservati nonostante la legge sull’accesso agli atti (241/90).

Abbiamo raccolto le adesioni dei commercianti dei Comuni interessati che avranno sicuramente un danno per l’insediamento dell’Ipermercato ma non basta,

adesso ci serve il vostro aiuto

    • per poter dire che il procedimento seguito non è legittimo nella sua forma,
    • per poter dire che le motivazioni dell’accordo tra le parti non tengono conto dei soggetti deboli, i Comuni,
    • per poter dire che le scelte pianificatorie che esso contiene non sono razionali e porteranno allo squilibrio di tutto il territorio,
    • per dire che le l’accordo sottoscritto ridurrà moltissimo il valore degli immobili esistenti, vecchi o nuovi, abitati o invenduti.
  • Per portare avanti tutto questo occorre anche il vostro sostegno economico a causa degli alti costi della giustizia in Italia. Se contribuiamo in tanti, anche con poco, potremo oltrepassare anche questo ostacolo.

Per condurre la pratica legale siamo in contatto con l'associazione AreseFuturo che senza con questo operare una scelta politica.

Arese, 24 dicembre 2012

ACCORDO DI PROGRAMMA PER L'EX ALFA:

UN REGALO PER I PRIVATI CHE COSTRUIRANNO IL CENTRO COMMERCIALE E NUOVE RESIDENZE,

NON CERTO PER I CITTADINI DI ARESE E DINTORNI

Sordi fino all’ultimo alle proposte di una rivalutazione dell’area ex-Alfa i burocrati incaricati della gestione di Arese (seguiti poi dal sindaco di Lainate) hanno liquidato la pratica. L’accordo sottoscritto dal commissario prefettizio Anna Pavone vincola il futuro della città di Arese con una variante urbanistica che riassesta il bilancio della società proprietaria dei terreni convertendoli da industriali a residenziali e commerciali. Così Arese, uno dei rari Comuni con bilancio in attivo, si permette di offrire un bel regalo a una società privata senza un’equa contropartita, con il rischio che nei prossimi anni la necessità di fornire servizi al nuovo quartiere porti addirittura a un passivo per le casse comunali aresine.

Nel corso degli anni sono state cambiate le carte in tavola dell'Accordo: quella che doveva essere una reindustrializzazione unitaria è diventata un conglomerato di funzioni senza una ponderata pianificazione territoriale. Il progetto offerto dalla proprietà sembra pensato nel secolo scorso: un centro commerciale accessibile con auto, rifornito con autocarri, e affiancato da residenze, nasce già vecchio. Addio agli impegni di riduzione dell’inquinamento, allo sviluppo sostenibile e alle forniture a filiera corta.

La licenza commerciale lega a filo doppio le amministrazioni comunali: ogni mossa futura del nuovo socio della città incomberà sull’equilibrio sociale e urbanistico. Per questo sarebbe stato opportuno avere al tavolo delle trattative un interlocutore che fosse espressione del territorio, non un amministratore pro tempore assegnato dalla prefettura; chiunque si troverà a gestire le conseguenze di questa precipitosa approvazione dovrà far valere gli interessi di tutti i cittadini (che osserveranno passo passo ogni nuovo passaggio).

Oggi invece veniamo informati solo a giochi fatti dei risultati (per altro ampiamente sopravvalutati); per alcuni dettagli, come la sostenibilità commerciale, non veniamo informati affatto. A fronte di una tale scelta, che si profila definitiva, noi riteniamo che i vantaggi per la città siano limitati nel tempo e nel valore; e in alcuni aspetti lascino persino spazio a possibili peggioramenti. Punto per punto, noi del Comitato DifendiamoArese qui sotto spieghiamo il perché.

Ciò che vogliamo far comprendere con le note che seguono, è che il progetto sottoscritto è del tutto vantaggioso per una società privata che ovviamente persegue i propri interessi, non certo per il tessuto sociale e il territorio circostante.

Il Comitato Difendiamo Arese, insieme alle forze della società civile e ai partiti di opposizione disponibili a schierarsi in questo senso, continuerà quindi a battersi affinché le scarse compensazioni ottenute non vadano sprecate o, peggio, utilizzate contro l’interesse collettivo. Come cittadini riteniamo necessario aver cura del territorio e pretendere una gestione trasparente e un’informazione accurata da chi ci amministra. Per questo continueremo a difendere l'interesse di tutti riservandoci prossimi ricorsi al Tar, una richiesta di referendum, e nuovi appuntamenti di cui presto daremo notizie.

Ecco dunque alcune nostre considerazioni sull'Adp ex Alfa

1) Vogliamo iniziare dalla prospettiva culturale e turistica, spesso trascurata in Italia. È interessante leggere sulla stampa che si voglia utilizzare come attrazione per i clienti la pista prove dell’AlfaRomeo tralasciando al contempo il museo storico. Ci viene ripetutamente detto che è fuori dal perimetro dell’accordo ma lo è al pari della centrale termica di cui però è previsto l’uso e lo sfruttamento economico in un’area già compromessa dall’inquinamento atmosferico.

2) Il progetto riguardante la viabilità è molto limitato e ambiguo. Identifica chiaramente la destinazione di 8 milioni di euro, mentre l’uso dei restanti 16 milioni verrà definito nei successivi 60 giorni dagli stessi burocrati che hanno operato finora. La cosiddetta tangenzialina di Arese è prevista su terreni di Rho ed è di competenza provinciale per cui non vi sono garanzie a riguardo (e non la contrarietà del Comune di Rho e la totale assenza di questo progetto nel PGT rhodense, in approvazione in questi giorni). Il Piano Generale Urbano del Traffico di Arese oggi non prevede la presenza né del centro commerciale né delle residenza per cui è improbabile che possa utilizzarne i fondi. È improvvido lasciare queste ambiguità per importi così ingenti.

3) Nel totale disinteresse della sostenibilità e di una visione più aggiornata e contemporanea dello sviluppo urbanistico, vengono previsti vasti parcheggi per auto private, mentre Il trasporto pubblico per Arese e Lainate viene offerto con il solo vantaggio di avere più clienti. Manca del tutto un collegamento verso la stazione di TreNord Groane (più vicina, dunque a costi più contenuti), mentre si propone il collegamento verso Rho-Fiera, ma solo per un periodo limitato, legato all’esaurimento dei fondi a disposizione. Anche in fatto di trasporto pubblico l’accordo soffre delle modifiche apportate alla sua nascita, che hanno visto scomparire l’opzione della metrotramvia, un tempo prevista: quello che rimane sembra un rimedio mal pianificato.

4) La mitigazione ambientale proposta è molto articolata e vanta quasi 190000 mq ceduti; purtroppo la loro frammentazione e disposizione non è favorevole alla Dorsale Verde Nord che viene interrotta proprio nell’ambito dell’accordo ex-Alfa. Considerare poi il verde attrezzato o i parcheggi alberati come aree di compensazione è fuorviante. La stessa rinaturalizzazione del torrente Lura è resa quasi inutile dalla vicinanza della pista prove, che di naturale non ha nulla. A poca distanza, per l’Expo, scompariranno 150 ettari agricoli su 180: un’occasione persa per sfruttare la legge della Rete Ecologica Regionale e vincolare molte più aree agricole intorno ad Arese.

5) Il sostegno del tessuto economico è stato proposto solo per rientrare nei parametri di sostenibilità commerciale: molte delle azioni proposte rispecchiano questa logica, e non sono un sostegno reale. Gli obblighi di legge risalgono a norme varate in un periodo economico nel quale bastava un aiuto iniziale per avviare delle attività: oggi non è più così e i commercianti chiamano “liquidazione” il sostegno proposto.

6) Quanto all’offerta occupazionale, molto pubblicizzata in questi giorni, i dati mancano del tutto di uno sguardo globale sull'impatto territoriale: non possono essere contabilizzati solo i nuovi posti offerti nel nuovo centro commerciale, bensì anche quelli persi nel vicinato. Lo ha fatto Confcommercio Milano che in uno studio ha calcolato che a fronte di 723 posti effettivi per nuovi addetti è prevista una perdita di 949 addetti nei dintorni, con un saldo effettivo, in negativo, di 246 posti persi.

Nell'Adp viene inoltre data ampia risonanza alla presenza di spazi industriali, poco utilizzati probabilmente a causa della proprietà incombente sul resto dell’area: un accordo rispettoso del termine “reindustrializzazione” deve includere incentivi all’impiego non solo nel settore commerciale. Esistono già realtà per il recupero ambientale; queste devono fungere da punto di inizio per un distretto legato alla economia dello sviluppo sostenibile, dal fotovoltaico al solare termico, alla mobilità sostenibile con una ricaduta occupazionale di qualità.

7) Il parcheggio pubblico remoto per Expo 2015 non ha di per sé un valore per Arese. In più, una volta esaurita la sua funzione, il suo spazio potrà essere utilizzato per edilizia commerciale. Leggiamo sconcertati della disponibilità per i Comuni di Arese e Lainate di 11000 mq nell’edificio dietro il centro tecnico; ci chiediamo quale fruibilità potrà avere. Già adesso la zona a sud di Arese ha carenza di servizi ma quella degli spazi nell’area Alfa non è certo una soluzione utile.

8) Il dettaglio delle opere pubbliche certamente colpisce il lettore aresino che vede risolvere annosi problemi in un sol colpo; ci auguriamo che le risorse destinate siano davvero sufficienti per tutti gli interventi previsti dal Comune. Ardua decisione sarebbe dover scegliere tra cittadini scolari, cittadini sportivi e cittadini lettori. Anche per questo attendiamo un dettagliato preventivo dei lavori.

Questione di democrazia…

Doveva essere l’atto finale ed invece il parere del consiglio Comunale di Lainate sull’accordo di programma (AdP) per la re-industrializzazione dell’area Alfa Romeo è rimasto sospeso, l’occupazione dell’aula del consiglio comunale da parte dei giovani della Fornace ha indotto il Presidente del Consiglio Alvaro Pravettoni a sciogliere la seduta. Nel compiere questo atto il presidente ha commentato amaramente: ”questa sera non siamo stati sconfitti noi ma ha perso la democrazia…“. Un frase a effetto che probabilmente risuonerà in altri commenti di condanna per l’invasione della Fornace, a noi però è immediatamente venuto in mente un altro aspetto della faccenda, il fatto che questo accordo che ipoteca il futuro del nostro territorio per i prossimi decenni viene sottoscritto da una giunta regionale dimissionaria, da un commissario prefettizio insediatosi da qualche mese nel comune di Arese, da una giunta provinciale dimezzata (5 assessori della Lega non hanno votato). Anche in questo caso si tratta di democrazia, il PDL che sostiene la giunta dimissionaria in Regione da tempo non ha più la maggioranza in Lombardia, i cittadini di Arese nelle elezioni di primavera hanno espresso il loro voto di gran lunga a favore dei partiti e dei movimenti che hanno espresso contrarietà per l’AdP. Per finire la Regione nel riproporre il nuovo AdP, alla fine del 2010, ha escluso il comune di Rho, il cui consiglio comunale aveva legittimamente bocciato l’AdP, non tenendo conto delle istanze proposte dall’assemblea rhodense come sarebbe stato doveroso da parte di un’istituzione pubblica superiore. Lo stesso atteggiamento la Regione lo ha tenuto con il comune di Garbagnate le cui competenze territoriali si incuneano nel perimetro dell’AdP, affidandosi ai due comuni che avevano mostrato fedeltà all’impegno della Regione per favorire la proprietà.

A nostro parere questa è la vera questione di democrazia, una Regione che contro ogni senso del pudore si permette di approvare un AdP di questa rilevanza tra le oltre cento delibere passate in fretta e furia in un pomeriggio prima dello scioglimento del Consiglio

Regionale, un commissario che per rimpinguare le casse comunali, esaspera il suo ruolo di amministratore unico delle città che gli è stata affidata per qualche mese e i rappresentanti della Lega che dichiarano la loro contrarietà all’AdP ma non danno seguito a questa loro scelta di campo consentendone comunque l’approvazione da parte di Provincia e Regione. Non possiamo che esprimere l’auspicio che la sospensione di qualche giorno serva a far riflettere i consiglieri comunali di Lainate della responsabilità che è capitata loro e non ratifichino l’AdP consentendo di riaprire la discussione sullo sviluppo di un’area che merita molto di più che un grande supermercato e molta residenza, e soprattutto preveda la partecipazione di tutti i soggetti interessati e democraticamente eletti. Di tutto ha bisogno il nostro territorio tranne che di centri commerciali, strade e altro cemento. Questa consapevolezza si è ormai diffusa negli altri comuni, progetti che puntano ad una vera reindustrializzazione di qualità si stanno affacciando con difficoltà ma rappresentano l’unica strada che incontri veramente i bisogni del territorio. Per questo continueremo a batterci comunque decidano gli amministratori di Lainate.

Coordinamento Alfa un altro progetto è possibile

Legambiente Rho

Tra le 129 delibere firmata da Formigoni la notte prima di andarsene dalla regione c'è anche quella dell'AdP.

Il sindaco di Lainate ha ancora l'opzione di non firmare.

Così come il consiglio comunale.

La storia si ripete: nel 2010 a Rho può succedere anche nel 2012 a Lainate

Venerdì 14 2012 alle 20:00 il consiglio comunale di Lainate

delibererà approvando o respingendo.

Troviamoci in tanti in Largo delle Scuderie davanti alla Biblioteca.

In collaborazione con l'associazione AreseFuturo una serata di informazione sul tema del commercio.

Sono disponibili i documenti proiettati durante l'evento (prospettive economiche e quadro progettuale)

cronoprogramma

Pubblicato il cronoprogramma delle opere compensative del centro commerciale. Più che le date indicate, che prospettano un'attività cantieristica molto intensa, desta ancora scalpore la scarsa qualità delle compensazioni. Dal punto di vista ambientale sono praticamente inesistenti: al posto di un effettiva compesazione quale un area boschiva, seppur limitato, ci si vede prospettare il "nuovo parcheggio (9)" per il quale risulta difficile trovare i benefici per i cittadini aresini. Si scopre anche che l'ex-Ancifap viene abbattuta e l'area viene destinata a bosco: ottimo, ma in quanto area comunale si intende che la compensazione la fa il cittadino e non l'investitore! Un capitolo a parte merita il recupero ambientale intorno al torrente Lura, che viene dotato di una pista per automobili: evidentemente è in progetto l'insegnamento a volpi, ricci, palmipedi vari i fondamenti del codice della strada al fine di non venire investiti agli attraversamenti. Tralasciando l'ironia, siamo in presenza di una scarsa considerazione del termine "compensazione". Il livello peggiore viene raggiunto al punto 6, dove si prevede la conversione da destinazione industriale a commerciale: sempre più difficile capire dove stia il vantaggio compensativo.

Incontro con il commissario di Arese sulle prospettive della città.

Dimissioni del Sindaco e nomina del Commissario. Comunicato stampa

28 Luglio - Da Lainate un comunicato stampa

IL COMITATO DIFENDIAMOARESE ALLA SECONDA CONFERENZA VAS

Domandare è lecito, rispondere è cortesia... e il televoto.

Leggete gli sviluppi del progetto ex-Alfa nell'estate aresina, il periodo più pericoloso dell'anno.

ambiti di variazione su Arese

IL COMITATO DIFENDIAMO ARESE DAL NEOSINDACO RAVELLI HA RIBADITO IL PROPRIO NO AL CENTRO COMMERCIALE ALL'EX ALFA.

I cantieri di maggio

(non è il titolo di una canzone)

è pubblicata la sintesi non tecnica per il centro commerciale dell'Alfa Romeo

http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/jsp/schede/schedaSintesi.jsf?idProcedura=030100001001&titolo=Agenda%20V.I.A.%20Regionali&osservazioni=si&aggreg=REG

è avviato un progetto a bollate in via ghisolfa: ovvero il lato est di AreseSud. Produttivo/terziario/commerciale (allegato pdf ; documentazione presso il municipio di Bollate)

è richiesta la valutazione per uno scambio di aree a Rho, i park p5-p6 della fiera trovano posto vicino alla fiera scambiando il verde con il prato di fronte a Villa Burba.

è una soluzione, soprattutto se a Rho riusciranno a fare una zona30 tra il nuovo parco e il parco di villa Burba.

http://www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/jsp/schede/schedaSintesi.jsf?idProcedura=020100001895&titolo=Agenda%20Verifiche%20Regionali&osservazioni=si&aggreg=REG

Abbiamo ricevuto le risposte alle nostre osservazioni sul traffico:

la tangenzialina è sempre incombente!

Sono stati pubblicati da Regione Lombardia i documenti per l'approvazione della VAS,

Valutazione Ambientale Strategica, del progetto AlfaRomeo.

Una prima evidenza è la ricollocazione della sede per la GrandeStrutturadiVendita, non più in ambito c1/b2 dove ora risiede la società AreseAutomotive, bensì in ambito c1/b.

Anche l'ambito c1/d ha perso l'orientamento a ripristino dell'area verde vicino al torrente Lura, che aveva acquisito durante la ValutazioneImpattoAmbientale

Risulta sempre più difficile identificare un'area da destinare a compensazione e riqualificazione della DorsaleVerdeNord.

Alfa2012
Villa Litta - 13 aprile 2012

27 MARZO ore 21

ASSEMBLEA PUBBLICA

con i candidati sindaco

presso la BIBLIOTECA COMUNALE

leggi il comunicato stampa

e

leggi il risultato del confronto

Si aprirà la stagione dei saldi immobiliari anche ad Arese?

1 marzo 2012

É oggi qui disponibile il testo della

Interrogazione ITR 3176 alla IV commissione attività produttive

con chiarimenti sui soggetti coinvolti, la destinazione d'uso e il futuro industriale dell'area

23 febbraio 2012

AGGIORNAMENTO SUL PROGETTO EX-ALFA

Ultimo Aggiornamento

In questi giorni stiamo contattando i candidati e le liste che parteciperanno alle prossime elezioni comunali per sensibilizzarli sui temi riportati nel nostro documento in modo che possano includerli nel loro programma. Quando, tra pochi giorni, sarà chiaro il profilo di cui si vorranno dotare pubblicheremo un elenco di compatibilità. Non un'indicazione di voto ma uno spunto di riflessione per tutti gli abitanti del nostro territorio.

- comunicato in occasione della campagna elettorale 2012 di Arese -

Arese, febbraio 2012

CHI SIAMO

Siamo cittadini interessati alla difesa dell'ambiente e della nostra città. Per questo nel 2009 ci siamo riuniti nel Comitato Difendiamo Arese, e da allora ci battiamo per la tutela del territorio aresino e dell'area ex Alfa. In particolare ci siamo impegnati a dar voce ai 4200 cittadini che, firmando una nostra petizione, hanno espresso la propria contrarietà all'ipotesi del mega centro commerciale all'interno dell'ex Alfa, ad una tangenzialina di collegamento tra Alfa e la zona Fiera, a un parcheggio Expo in un'area agricola di pregio limitrofa a Valera. E nel corso di due grandi manifestazioni, ad Arese e a Rho, abbiamo contestato il vecchio Adp (Accordo di programma), l’abbandono della vocazione industriale dell'area ex Alfa, ed espresso il nostro sostegno a nuovi progetti di green economy e mobilità sostenibile.

COSA CHIEDIAMO

In vista delle prossime elezioni comunali, nel ribadire la nostra NON appartenenza pregiudiziale ad alcuno schieramento, ci rivolgiamo a tutte le forze politiche che vogliano battersi per la tutela del territorio e per un accordo di Programma area ex Alfa Romeo che riparta finalmente dai bisogni del territorio, chiedendo che inseriscano nei loro programmi questi punti:

1. L'eliminazione dal progetto del centro commerciale, all'interno dell'Accordo di Programma Alfa Romeo, dannoso per il territorio sia dal punto di vista economico (poiché farebbe morire negozi e attività commerciali di prossimità esistenti ad Arese e nelle città limitrofe), sia dal punto di vista dell'impatto ambientale.

2. L'eliminazione della nuova viabilità, la famosa tangenzialina di collegamento tra Fiera di Rho/Pero e Alfa, che porterebbe pesanti aggravamenti dell’inquinamento atmosferico e acustico, oltre che un ulteriore consumo di suolo agricolo in un’area di grande valore ambientale, attraversata dalla Dorsale Verde Nord.

3. La conferma della vocazione industriale dell’area Alfa, e la ricerca di nuove opportunità di lavoro, incentivando un piano per insediamenti produttivi di green economy a basso impatto ambientale, con una visione strategica attenta anche alle future generazioni.

4. Una mobilità di collegamento con Milano su rotaia che disincentivi l’uso dell’automobile e abbassi quindi le soglie di inquinamento della nostra area urbana, già fortemente compromessa.

5. Il potenziamento del sistema delle piste ciclabili e posteggi per biciclette.

6. Un nuovo PGT che preveda “zero”consumo di suolo: basta con la svendita di territorio e la cementificazione a favore di costruttori e speculatori edilizi. No alla ulteriore riduzione del terreno agricolo. Sì alla salvaguardia delle residue zone verdi di interesse sovracomunale con accordi stabili con i comuni confinanti per tutelare il Parco delle Groane, il Parco del Lura, la Vignazza (in territorio di Rho), e tutta l'area della Dorsale Verde Nord.

7. Il sostegno all'impiego di energie alternative e la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, a partire da quelli pubblici.

8. La salvaguardia delle risorse naturali del territorio.

COSA FACCIAMO

Noi del Comitato continueremo a sollecitare, provocare e stimolare tutte le forze politiche, dialogando, collaborando e APPOGGIANDO chi saprà rappresentare la nostra contrarietà allo scempio del territorio, alla lobby del cemento e dei centri commerciali, e soprattutto la nostra voglia di difendere l'ambiente, l'occupazione, il futuro dei giovani.

Il comitato è tra i soggetti interessati per AdP

COMUNICATO STAMPA

Arese, 1 febbraio 2012.

Il Comitato Difendiamo Arese ha incontrato il commissario prefettizio Emilio Chiodi (che dal dicembre scorso amministra il Comune dopo le dimissioni dell'ex sindaco Fornaro) per ricordare le istanze espresse dai cittadini in tema di area Alfa e di tutela del territorio, e per conoscere le sue intenzioni circa l'Accordo di Programma Alfa Romeo attualmente sul tavolo della Regione e dei Comuni ancora coinvolti (Arese e Lainate). «Purtroppo nulla è cambiato nelle intenzioni dell'attuale amministrazione, rispetto al percorso avviato della precedente giunta, dimissionaria dopo i ben noti scandali giudiziari», ha commentato la presidente del Comitato Sara Belluzzo. «Ancora una volta non sono state tenute in alcuna considerazione le voci di 4000 cittadini, che con una petizione avevano espresso la propria contrarietà all'ipotesi del mega centro commerciale all'interno dell'ex Alfa, di una tangenzialina, di un parcheggio Expo in una zona agricola di pregio limitrofa a Valera. E che nel corso di due grandi manifestazioni avevano protestato contro il totale abbandono della vocazione industriale dell'area, e a sostegno di nuovi progetti di green economy».

Nel corso dell'incontro col commissario Chiodi la presidente del Comitato ha avuto la conferma che la bozza dell’Accordo di Programma attualmente sul tavolo della Regione e dei comuni coinvolti (ormai solo Arese e Lainate) ha esattamente gli stessi contenuti del precedente. Unica differenza, lo spostamento del grande centro commerciale nell’area più vicina al centro tecnico, quindi in territorio esclusivamente aresino e lainatese per poter escludere dai giochi Rho (che si era espresso negativamente sul vecchio

Accordo di Programma) e Garbagnate. Come nella proposta precedente, l'AdP prevede un grande centro commerciale, la tangenzialina, un'area residenziale (con un forte impatto ambientale sia in termini di consumo di suolo agricolo destinato alla nuova viabilità, sia di inquinamento atmosferico e acustico, che di impatto complessivo dei nuovi insediamenti commerciali e abitativi).

Ancora una volta, dunque, i cittadini sono stati esclusi dall'informazione circa il processo di definizione del nuovo accordo, che pure erano previste dalla delibera di avvio del nuovo Adp siglata dalla giunta regionale il 29 dicembre 2010.

Appare francamente improbabile che questo processo possa essere guidato dal commissario prefettizio che, come è noto, ha il compito di far funzionare la macchina comunale per la normale amministrazione. Noi riteniamo infatti che la messa a punto di un Accordo di Programma non possa prescindere da un’amministrazione democraticamente eletta.

RASSEGNA STAMPA: Articolo del Giorno 04.02.2012

INFO:Expo2015. Osservazioni alla procedura VIA980-RL "Piastra servizi EXPO"

Castellazzo, 18 gennaio 2012.

Novità per l'accesso ad Arese da sud: il progetto per Variante SP ex SS233 viene presentato dalla Provincia di Milano.

L'opera, facente parte dei lavori connessi ad Expo2015, risolverà l'annoso problema dell'attraversamento di Ospiate, riqualificando la frazione di Bollate e migliorando sensibilmente la qualità di vita dei suoi residenti. Dal progetto pubblicato risulta stralciata la connessione alla strada Rho-Monza; la speranza è di non ritrovarsi con una superstrada senza uscita.

La mappa sottostante illustra la parte vicina ad Arese, che viene ricavata da aree agricole attualmente inserite nel parco delle Groane. Ad oggi non siamo a conoscenza di quali compensazioni ecologicamente compatibili siano previste per il consumo di suolo effettuato.

Questo è il tracciato completo, come si può notare deve ancora risolversi la connessione alla SP Rho-Mon

Arese , 28 dicembre 2011.

Il comitato ha inviato una lettera aperta al commissario del Comune di Arese.

Egregio Commissario, in occasione dei nuovi importanti appuntamenti in tema di nuovi assetti per l'area ex Alfa che vedono coinvolti tutti i Comuni della zona, vogliamo farle conoscere l'opinione di 4000 cittadini aresini.

Dopo l'AdP Alfa Romeo proposto nel novembre 2009 dalla Regione Lombardia, che prevedeva la realizzazione di un mega centro commerciale, un’ampia area residenziale, una viabilità dall'impatto estremamente negativo sul territorio (con un'inutile tangenzialina che lambisce il centro abitato di Arese), un mega parcheggio in zona agricola, ma soprattutto la cancellazione della vocazione industriale da gran parte dell'area, circa 4000 cittadini di Arese hanno firmato una petizione a suo tempo presentata al Sindaco di Arese il 16 gennaio 2010 (e per conoscenza a quelli di Rho, Lainate e Garbagnate), che vogliamo farle conoscere (vedi testo allegato).

Questo perché nonostante le 4000 firme contro la tangenzialina e a favore di un trasporto pubblico su rotaia, nonostante le Osservazioni fatte dal Comitato Difendiamo Arese alla Valutazione Ambientale strategica (VAS) dell’Adp Alfa Romeo, e alla Valutazione di impatto ambientale del Centro commerciale proposto da Aglar Spa, nonostante le ulteriori Osservazioni del Comitato al Rapporto di impatto per la compatibilità commerciale, temiamo (come accaduto in passato) che il progetto ancora una volta riparta e prosegua senza tener minimamente conto delle tante e motivate obiezioni degli abitanti della zona, con l’ulteriore rischio della “riperimentrazione” che, cedendo al frazionamento della progettazione sull'area in base ai confini comunali, annullerebbe di fatto la possibilità di un disegno unitario e complessivo utile a una ricaduta positiva per il futuro anche a lungo termine di tutto il territorio.

Per questo il Comitato Difendiamo Arese chiede che ai nuovi tavoli di discussione venga tenuta in considerazione la voce dei cittadini, e vengano convocati i loro rappresentanti, come delineato anche nella delibera regionale del 29 dicembre 2010.

Il Comitato Difendiamo Arese

www.difendiamoarese.it

Arese , 11 ottobre 2011.

Come molti cittadini, associazioni e gruppi organizzati aresini, il Comitato Difendiamo Arese esprime la sua profonda preoccupazione per la mancanza di una guida credibile e davvero rappresentativa degli interessi di tutti ai vertici del Comune di Arese.

Dopo le ben note vicende (vedi la truffa del gas, le attenzioni della magistratura sugli appalti pubblici, la dubbia gestione del Ccsa - centro sportivo aresino), e soprattutto dopo l’arresto del sindaco Fornaro, le dimissioni di alcuni assessori e la disgregazione della maggioranza Pdl - Lega Nord, la città di Arese sta vivendo una realtà sempre più allarmante sotto il profilo della trasparenza e della legalità. In particolare ci preoccupano le modalità con cui sono state prese importanti decisioni per la nostra cittadina (con una maggioranza risicatissima) come l’approvazione del piano di riqualificazione della corte di Valera - con un nuovo parcheggio in un’area agricola del Parco delle Groane e con l’abbattimento di diversi platani secolari all’interno della corte. Oppure come l’approvazione di una variante del Piano Regolatore che prevede il trasferimento di volumetrie da un terreno in viale Alfa Romeo accanto al Ristorante Castanei - di proprietà della moglie dell’ex sindaco Perferi – a un'area in via Senato, attualmente sede di una fabbrica dismessa, che sarà riedificata con edilizia residenziale (rimandata in seconda convocazione al Consiglio comunale del 28 settembre, dato che il giorno precedente era mancato al Consiglio il numero legale per il voto). Come dire, altro consumo di territorio per nuove palazzine di cui non si comprende la necessità, deliberato da una giunta ormai delegittimata da arresti e dimissioni a raffica.

Ora la nostra Amministrazione sarà coinvolta in progetti importantissimi per il futuro della città come il piano Alfa Romeo (il nuovo Accordo di Programma va chiuso entro il 31 dicembre prossimo, secondo quanto previsto dalla Regione Lombardia) e il piano Expo (anche Arese è coinvolta nei progetti delle vie d’acqua, delle piste ciclabili, del Parco delle Groane, della viabilità, e forse - chi lo sa? - dei parcheggi). Come si possono affrontare simili sfide con una situazione così compromessa e non più rispondente alle legittime richieste di governance dei cittadini? Non vorremmo mai che a prendere decisioni vitali per il territorio, la viabilità, il traffico, insomma la qualità della vita ad Arese in un momento supercongestionato e cruciale come quello dell'Esposizione fosse ancora una giunta decimata e delegittimata.

Il Comitato Difendiamo Arese

www.difendiamoarese.it

Il Comitato Spontaneo dei Genitori di Arese (CSGA) organizza una manifestazione di protesta che si terrà sabato 15 ottobre alle ore 10:00

In area comunicati il testo completo

Qui i risultati dello studio SPAZI APERTI - UN PAESAGGIO PER EXPO promosso dalla Fondazione Cariplo

Quanto verde realmente vivo c'è intorno a noi? Lo schema della DorsaleVerdeNord lo evidenzia.

La DorsaleVerdeNord non è uno slogan: fa parte della ReteEcologicaRegionale istituita con legge della Regione Lombardia.

Sarà questo il nuovo panorama di Arese?

Se proprio volete trovate i dettagli di questa fantomatica entità qui http://www.areseautomotive.com

Fantomatica perchè, ad oggi 27 giugno, il comune di Arese non ne sa nulla e appaia in contrasto sia con l'obbiettivo dell'accordo

di programma (attività industriale) che con i progetti della proprietà (destinazione residenziale) come trovate più sotto.

Di tanto in tanto appaiono notizie sulla stampa; manca in ogni caso una conferma ufficiale, degli enti coinvolti nell'accordo di programma, di quello che tutta l'area diventerà.