RENDEZ-VOUS à BUJUMBURA
CHI SIAMO?
Clan\Fuoco Shalom
Simone Bonomi - Capoclan;
Rossella Biagini - Capofuoco;
Marianna Mele - Maestra dei Novizi;
Lorenzo Dorini - Rover in servizio presso il Reparto Scout Cassiopea;
Paolo Zani - Rover in servizio presso il Centro Diurno Disabili "La Quercia";
Benedetta Bonomi - Scolta in servizio presso il gruppo parrocchiale di S.Antonio "i Dinamici";
Francesco Pirovano - Rover in servizio presso il Reparto Scout Cassiopea;
Andrea Sartorelli - Rover in servizio presso il gruppo parrocchiale di S.Antonio "i Dinamici";
Stefano Frignani - Rover in servizio presso il Centro Diurno Disabili "La Quercia";
Carlotta Marchini - Scolta in servizio presso l'Istituto Don Calabria rivolto ai ragazzi con disagio;
Giampietro Campedelli - Rover in soggiorno-studio in Africa del Sud;
Yves Olivier Sabukunze - scout studente a Bujumbura - membro onorario del clan;
Il nostro campo
Il nostro clan-fuoco Shalom di Porto Mantovano, formato da 8 ragazzi tra i 18 e i 21 anni, quest' agosto vivrà un' esperienza d'incontro in Burundi. Saremo ospiti delle suore Bene-Umukama a Bujumbura, alcune delle quali sono in missione nella nostra parrocchia mantovana.
La voglia di conoscere meglio questo paese con i suoi problemi e le sue ricchezze sta alla base della nostra scelta di partire.
Là potremo condividere la quotidianità del servizio che le suore compiono ogni giorno: dall' assistenza agli ammalati, agli anziani ed ai bimbi disabili.
Una volta a Bujumbura andremo inoltre a visitare il centro Centre Jeunes Kamengé, la cui storia ci incuriosisce e ci interessa molto.
Tra i nostri obiettivi fondamentale è l'incontro con culture e religioni differenti e il confronto con le condizioni dei giovani e degli Scout di un paese diverso.
Il lavoro più impegnativo sarà, una volta tornati a casa, testimoniare alla nostra comunità ciò che abbiamo imparato e vissuto in Africa.
Chi sono i soggetti promotori del progetto?
I protagonisti del progetto Bujumbura 2009 sono otto ragazzi, di età compresa fra i diciotto e i ventuno anni, appartenenti al Clan-Fuoco “Shalom” della branca Rover/Scolte del Gruppo Scout Porto Mantovano 1, presso la Parrocchia di S.Antonio di Porto Mantovano (Mantova) .
Il progetto coinvolge diversi soggetti: la comunità capi del gruppo scout Porto Mantovano 1, che ha approvato e sostiene il progetto, la parrocchia di Sant’Antonio e le sue strutture, il parroco don Claudio Cipolla, il quale ha un ruolo attivo nel progetto educativo, e le suore Bene Umukama, presenti in servizio attivo presso la nostra parrocchia (Suor Cristina in particolare partecipa al progetto e ci accompagnerà nel nostro viaggio) e con la collaborazione delle suore che risiedono presso la sede centrale dell’Ordine, a Bujumbura.
Le forze che si sono scontrate in questo conflitto sono state da una parte i ribelli Hutu del Consiglio Nazionale per la Difesa della Democrazia (CNDD) e delle Forze per la Difesa della Democrazia (FDD) e dall’altra le Forze di Liberazione Nazionale (FNL), da sempre opposte al Governo, accusato di essere succube delle forze armate Hutu.
Nonostante l’apparente termine delle ostilità, nel marzo 2005 circa 800 persone appartenenti alle etnie minoritarie - Tutsi e Batwa - hanno abbandonato i distretti settentrionali del Burundi, per il timore di rappresaglie da parte degli Hutu. Questi ultimi rappresentano infatti l’etnia maggioritaria: inoltre, il 28 febbraio 2008 è stata approvata la nuova Costituzione che concede agli Hutu la maggioranza assoluta nelle principali istituzioni politiche del Paese. Sembra, infatti, che Tutsi e Batwa abbiano ricevuto pressioni e minacce di morte prima e dopo la consultazione elettorale: segni di instabilità che indicano chiaramente come la strada per la riconciliazione del Paese sia ancora lunga e tortuosa.
Il Burundi ha dovuto inoltre affrontare in questi ultimi anni anche altri due gravi problemi: l’AIDS e la siccità.
In questa realtà si inserisce la Congregazione delle Suore “Bene Umukama”, nata in Burundi e presente esclusivamente in questo Paese. La loro sede centrale è nella capitale del Burundi, Bujumbura, ma prestano servizio anche in altre 13 parrocchie sparse per tutto il Paese. La loro missione consiste principalmente nell’ assistenza verso poveri, ammalati, anziani, bambini e disabili.
Nella Capitale vi sono numerosi bambini orfani, che hanno perso entrambi i genitori per contrazione dell’AIDS o a causa della guerra: molti di loro sopravvivono in mezzo alla strada chiedendo l’elemosina, senza una corretta alimentazione e senza ricevere alcuna cura medica o un’adeguata istruzione
Da qualche tempo le Suore accolgono presso il Centro questi bambini e, dopo un’attenta ricerca circa le loro origini e la situazione familiare, li inseriscono presso alcune famiglie, pronte a prenderli in custodia. A queste famiglie viene offerto un sostegno economico per l’iscrizione dei bambini a scuola, per il vitto e l’assistenza medica.
Il progetto si pone diversi obiettivi, basati principalmente su due livelli: quello educativo, per i soggetti operanti nella realizzazione dello stesso, e quello della cooperazione allo sviluppo, attraverso l’intervento in zone del mondo con problematiche socio-economiche e sanitarie.
Lo sviluppo pressoché autonomo del progetto da parte dei ragazzi si inserisce nel loro cammino di formazione, di responsabilizzazione e di miglioramento della capacità di relazione e collaborazione, attraverso il lavoro in gruppo per uno scopo comune, al fine di comprendere l’importanza della costanza e della continua ricerca di stimoli per crescere.
Lo scopo educativo si inserisce anche in un progetto di rispetto per le diverse culture, di conoscenza, di abbattimento di pregiudizi e di apertura, dialogo e accoglienza.
Sarà perciò arricchente, per ciascuno dei soggetti operanti nel progetto, il confronto con una cultura ed una realtà di vita profondamente diversa dalla nostra.
Il progetto vuole anche fornire un’occasione di riflessione circa il ruolo attivo e cosciente di ognuno di noi nell’ambito della situazione politica ed economica mondiale.
Nostro desiderio è anche quello di vivere concretamente il concetto di sobrietà ed essenzialità, colonna portante del metodo scout, in un periodo storico che presenta una forte crisi in questo ambito.
Non meno attuale sarà l’approfondimento del tema della “schiavitù”, non esclusivamente nel senso storico del termine, ma soprattutto nel suo significato più attuale, sottolineando anche la responsabilità degli Stati più ricchi nei confronti dei Paesi del Terzo Mondo.
Vorremmo infine affrontare il tema della “missionarietà”, approfittando dell’esperienza e della testimonianza delle stesse Suore Bene Umukama, che raggiungono l’Italia al fine di aiutare le nostre parrocchie.
Dal punto di vista pratico presteremo servizio presso la sede della Missione, oltre che contribuire economicamente alla realizzazione dei loro progetti, tentando inoltre di creare l’occasione di confronto e relazione, attraverso l’esperienza di gemellaggio con un gruppo scout di Bujumbura già contattato.
Durante l’anno, oltre le attività di approfondimento delle diverse tematiche, il Clan organizzerà diverse attività di “autofinanziamento”, alcune delle quali già in fase di realizzazione, per promuovere il progetto alla comunità e per educare i ragazzi al valore del denaro. Le attività svolte sono e saranno:
Giardinaggio;
Camerieri per feste ed eventi;
Imbianchini;
Sgomberi e raccolta materiale usato;
Raccolta e vendita castagne, marmellate, torte;
Bancarelle dell'usato organizzate dall’Arci Papacqua di Mantova;
Attività di babysitter;
Incontri sulla cooperazione internazionale;
Il progetto si articola in due momenti diversi: durante lo svolgimento dell’anno scout (fino a Giugno 2009) saranno organizzate attività di preparazione a questa esperienza, nonché proposte di autofinanziamento (idea nata con fini educativi, allo scopo di aiutare a comprendere l’importanza dell’impegno e della costanza per il raggiungimento di un obiettivo).
Il campo di servizio presso la missione africana avrà luogo dal 8 al 24 agosto 2009.
Il primo passo in preparazione all’esperienza estiva consisterà nella conoscenza della realtà burundese. A questo scopo i ragazzi sono stati suddivisi in pattuglie, incaricate nella ricerca di documentazione, da presentare e condividere con il resto del gruppo; inoltre verranno organizzati alcuni incontri incentrati su testimonianze circa diverse problematiche che affronteremo, in particolare incontreremo:
· Sabuzunke Yves Olivier, fratello scout, residente a Bujumbura e studente universitario. Grazie all'amicizia con Eduardo Missoni abbiamo potuto conoscerlo e averlo come speciale guida per la capitale!
· Daniela Campus, Presidente del Gruppo Kamenge di Piacenza, associazione che aiuta attivamente il Centre Jeunes Kamenge, un luogo d'incontro per i giovani di diverse etnie dei difficili Quartieri Nord della capitale del Burundi, martoriato da guerre sanguinose, un Centro diventato fra i luoghi-simbolo della pace africana, tanto da meritare nel 2002 il "Nobel alternativo per la pace";
· Padre Claudio Marano, missionario Saveriano che da anni vive in Burundi (13 anni di guerra). Ha fondato le Centre Jeunes Kamenge nella, capitale Bujumbura, tra i quartieri poveri in lotta tra loro
· Eduardo Missoni, scout e docente di Salute Globale presso la SDA-Bocconi e l’Università Bicocca di Milano. Già volontario medico in Nicaragua, funzionario dell'UNICEF e esperto della Cooperazione Italiana allo Sviluppo (si possono avere notizie sue notizie anche su Wikipedia);
· Giorgio Viganò, animatore (e missionario laico) del Centro MIssionario Diocesano di Trento;
· Nadia, Bruno ed Ellen, una famiglia di parrocchiani recatisi recentemente presso la casa Santa Elisabetta;
· i padri missionari Saveriani, presenti a Bujumbura;
· il Vescovo di Bujumbura, approfittando della Sua visita a Roma nel mese di febbraio, mettendolo a conoscenza del nostro progetto;
· le Suore che prestano servizio nel nostro paese.
Per quanto concerne la seconda fase di realizzazione del progetto, Suor Cristina, in accordo con la Madre Superiora, ha avanzato diverse proposte di servizio presso la sede della Missione e in situ, definite in base alle tempistiche e alle esigenze che verranno a crearsi.
A seguito dell’attuazione del progetto, vi sarà quindi l’occasione per condividere impressioni e riflessioni che l’esperienza ha suscitato in ciascuno.
L’intenzione è di riuscire ad acquistare una buona consapevolezza del significato di questa esperienza, per poi rielaborare una presentazione creativa della stessa, utile ad una campagna di sensibilizzazione circa il problema africano, da diffondere nella nostra Parrocchia, gemellata con casa Santa Elisabetta, e, in secondo luogo, in tutto il territorio mantovano.
La voce principale all’interno delle spese previste è logicamente quella del volo aereo di andata e ritorno (AdisAbeba-Bujumbura e Bujumbura-AdisAbeba) e del treno per Roma andata e ritorno, per 12 persone, comprendendo i ragazzi partecipanti all’iniziativa, i capi accompagnatori e suor Cristina. Saranno poi aggiunte le spese di vitto e alloggio del gruppo, oltre a quelle dovute alla realizzazione delle attività presso la missione.
L’A.G.E.S.C.I. è un’associazione senza fini di lucro: motivazione da cui è nata la richiesta di un contributo per sostenere le spese di realizzazione del progetto.
Per sostenere il nostro progetto è sufficiente cliccare il link "Sostienici" e seguire le semplici istruzioni!
Per i dettagli dei costi e delle spese clicca il link "Profilo Economico".
Rossella Biagini, Simone Bonomi, Marianna Mele, Suor Cristina e Don Claudio Cipolla
Ringraziamo la Parrocchia di Sant'Antonio di Porto Mantovano per l'aiuto spirituale e concreto che ci sta dando!;
Ringraziamo le suore Bene Umukama presenti a S.Antonio, in particolare Suor Cristina, Suor Eugenia e Suor Giovanna;
Ringraziamo la nostra Comunità Capi che ci sostiene nel progetto;
Ringraziamo il gruppo Scout Mantova 4 che, avendo inserito in rete il loro progetto Gighessa 2006, ci ha notevolmente aiutato nello stendere il progetto permettendoci di dividerlo in capitoli chiari e ben mirati a far capire chi siamo e quali obiettivi ci poniamo!;
Ringraziamo Porto Solidarietà per l'offerta!
Ringraziamo il Lions Club Mantova Ducale per l'offerta!
Ringraziamo l'associazione "Il Germoglio" per l'interesse nei nostri confronti e per i lavori che ci sta procurando;
Ringraziamo il Gruppo Kamenge di Piacenza per la disponibilità offerta e per tutto il materiale offertoci gratuitamente;
Ringraziamo la Diocesi Mantovana per i lavori che ci ha procurato (tinteggiatura capannone casa Diocesana San Martino Gusnago e servizio come camerieri al pranzo di Aggiornamento degli insegnanti di Religione);
Ringraziamo la famiglia Adami/Belnudo per aver creduto nelle nostre doti di babysitter professionisti!;
Ringraziamo la famiglia Martinelli per aver creduto nelle nostre doti di camerieri provetti e smemorati;
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno permesso di mettere mano al loro giardino credendo nel nostro pollice verde!
Ringraziamo l'associazione "con vista sul mondo - onlus" per aver creduto nelle nostre doti di abili mercanti;
man mano aggiungeremo chi ci sta aiutando, siete in tanti!! grazie!
Porto Mantovano, 10 ottobre 2008